Calciomercato, battute finali: ultimi acuti, si chiude oggi alle 23
Di Emanuele SaccardoAnche quest’anno siamo agli sgoccioli della sessione estiva di calciomercato. Potrebbe essere il momento giusto per stilare una classifica immaginaria tra chi, in Serie A, è riuscito a fare meglio; tuttavia è giusto attendere le 23 di questa sera, ora in cui il sipario calerà per dare il suo arrivederci a gennaio.
Resta comunque il segreto di Pulcinella, la sopracitata e ipotetica classifica. Lo sappiamo tutti, la Juventus vincerebbe già così a mani basse: Higuain, Benatia, Dani Alves, Pjanic, Pjaca. C’è bisogno di altri nomi? Certo, a voler proprio guardare il pelo nell’uovo – un pelo bello grosso, per la verità – è partito Pogba e un sostituto vero non c’è. Non c’era, sarebbe il caso di dire. Condizionale d’obbligo perché non esiste ancora un contratto ufficialmente depositato, ma l’accordo tra la Juve e Alex Witsel è concreto.
Marotta, una volta di più Re Mida del calciomercato (per tacere di Raiola che meriterebbe un libro a parte), ha convinto lo Zenit a cedere il centrocampista belga sulla base di 18 milioni di euro più 3 di bonus. Witsel, in scadenza a giugno 2017, venne strapagato quattro anni fa: 40 milioni finirono nelle casse del Benfica – che ancora ringrazia – e lo Zenit, con il rischio di vederlo partire a zero tra un anno, ha dovuto fare i suoi conti tenendo ben presente anche lo spauracchio del temuto fair play finanziario. Marotta si è insinuato e ha portato quasi a compimento l’ennesimo capolavoro.
Non c’è soltanto Witsel, perché il mercato bianconero si arricchisce del già noto Cuadrado, per il quale Juventus e Chelsea hanno trovato l’intesa a 5 milioni – prestito oneroso con obbligo di riscatto a 20 legato alle presenze. Operazione quindi lì lì per concretizzarsi ancora una volta, tanto più che Antonio Conte non prevede il colombiano all’interno dell scacchiere tattico dei suoi neonati Blues.
Nell’ideale classifica del calciomercato, a una incollatura dai campioni d’Italia si piazzerebbe l’Inter. Vero che il tempismo del cambio in panchina (dentro De Boer, fuori Mancini a due settimane dall’inizio del campionato) varrebbe come penalità a cronometro, ma è altrettanto vero che l’arrivo gratuito di Banega, il riscatto di Brozovic a 5 milioni, più gli acquisti di Candreva e Joao Mario non sono stati robetta. Certo, 40 milioni per un centrocampista che fino a due stagioni fa era quotato un paio di milioni e oggi ne vale 30 per aver vinto l’Europeo della vita con il Portogallo, paiono un azzardo. Molto meno gambling l’arrivo di Candreva, esterno maturo e pronto al salto definitivo.
Ma non sono soltanto gli arrivi ad alimentare l’idea che l’Inter, con questo calciomercato, si sia rafforzata (al netto di un’amalgama tutta da trovare): il d.s. interista Ausilio ha detto no al trasferimento di Jovetic. Niente ritorno alla Fiorentina per lui, dunque, e nemmeno a parlarne di un eventuale salto sulla sponda opposta del Naviglio milanese. L’ingaggio del montenegrino (7 milioni lordi a stagione) è troppo alto sia per le casse della Viola, che sognava un ritorno romantico, che per quelle esangui del Milan. Montella se ne farà una ragione.
E poi c’è da considerare il terzo incomodo, cioè il Manchester City, che dall’Inter avanza ancora 17 milioni per Jovetic. La ragione? Il fantasista è sempre una proprietà dei Citizens, e al prossimo gettone in A i nerazzurri dovranno sborsare la cifra di cui sopra. Difficile quindi immaginare che Fiorentina o Milan, oltre all’ingaggio, potessero accollarsi anche quest’onere. In così poco tempo non c’è nemmeno margine per discutere con il City.
Un’ultima postilla la dedichiamo a Mino Raiola. Spazio per un libro non ce n’è, ma se gli riesce anche quest’anno l’impresa di piazzare Balotelli, beh, è un eroe. Forse forse ce la sta facendo in queste ore, se è vero che l’ex attaccante del Milan è stato intercettato a Monaco presso l’Istitut Monegasque de Medicine du Sport per sostenere le visite mediche di rito. Raiola, dopo aver trovato un accordo con il Nizza (4,5 milioni lordi con clausole percentuali per eventuali cessioni future), sta lavorando per convincere il Liverpool. I Reds alla fine daranno ancora una volta ascolto al buon Mino, anche perché Balotelli tutto è fuorché nei piani del Club. Ribadiamo: se si chiude con il Nizza per una punta che vale 7 milioni e solo due anni fa era quotata 27, Raiola è un eroe del calciomercato.
Commenta o partecipa alla discussione