Finale Supercoppa europea: Bayern, successo di rigore
Di Emanuele SaccardoBAYERN MONACO – CHELSEA 2-2 (p.t. 0-1, 2-2 d.t.s, 7-6 d.c.r.)
8′ Torres (C), 47′ Ribery (B), 93′ Hazard (C), 121′ Javi Martinez (B)
Partiamo dall’epilogo dei centoventi minuti: un rimpallo fortunoso libera nell’area del Chelsea Javi Martinez, più rapido della concorrenza bavarese a prendersi il pallone e depositarlo oltre le spalle di Cech. Con questa rete la squadra di Guardiola fa 2-2, ma non solo: con questo gol il Bayern Monaco cancella i fantasmi della finale di Champions League 2012, in cui venne ripresa proprio dai Blues e da Drogba quasi al termine dei novanta minuti regolamentari. Di più: per le statistiche l’ennesima sfida tra Pep e Mou finisce in parità e, ancora prima di arrivare alla lotteria dei rigori, Guardiola annusa di aver fatto l’impresa.
Adesso partiamo dall’inizio. La finale di Supercoppa europea tra i tedeschi e gli inglesi, nell’insolita cornice dell’Eden Arena di Praga, inizia sotto il segno della banda Mourinho; il rinato Torres trova il vantaggio prima del decimo minuto di gioco, dando il via a un match spumeggiante da ambo le parti. Lo Special One ha già trasmesso la sua filosofia di gioco al gruppo, Guardiola fa più fatica ma ha Ribery, galvanizzato dal premio ricevuto a Nyon e vero trascinatore dei suoi. E’ proprio lui, migliore in campo alla fine, a riacciuffare il pareggio al 47′, nonostante gli sbandamenti difensivi del Bayern lascino presagire niente di buono.
Sul finire dell’incontro l’estremo difensore Neuer è straordinario nell’opporsi a David Luiz, portando di fatto la gara ai supplementari. E qui succede ciò che non ti aspetti: il Chelsea passa di nuovo, a dispetto dell’uomo in meno (espulsione sacrosanta per Ramires), con una rasoiata beffarda del belga Hazard che coglie impreparato, una volta tanto, il numero uno della Nazionale teutonica. Guardiola guarda la sua difesa sbandare – Boateng è una stauta di sale sulla rete londinese – ma l’inerzia dell’incontro riprende la strada verso Monaco. Il Chelsea si arrocca nella propria metà campo e riparte in contropiede quando può, ricordando la sfida del 2010 tra Barcellona e Inter di Champions. Cech, ispirato dall’aria di casa, è prodigioso in tre circostanze. Pep vede i fantasmi, ma l’epilogo di cui sopra porta ai tiri dal dischetto le squadre.
Lukaku fallisce l’ultimo penalty e la maledizione tedesca in Supercoppa si spezza: al quinto tentativo (l’ottavo complessivo per il calcio del Kaiser) il Bayern trionfa, mitigando anche la delusione per la sconfitta nella Supercoppa di Germania. Mourinho lascia il terreno di gioco applaudendo giocatori e tifosi ma, siamo sicuri, avrà segnato sul proprio taccuino il nome di chi si è perso la marcatura di Javi Martinez in occasione del 2-2. Povero lui.
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