La Juventus supera, in amichevole, la Roma ai calci di rigore
Di Lorenzo CristalloNon chiamatelo semplicemente calcio d’estate, perché al Gillette Stadium di Foxborough per almeno un’ora si è assistito ad una gara vera, intensa, ben disputata da due squadre che non avevano nessuna intenzione di perdere. Tutto ciò lo si è capito dalle mosse iniziali di Allegri e Di Francesco che hanno schierato i loro uomini migliori, lasciando trapelare che la sfida dell’International Champions Cup, avesse un valore molto più vicino ad un test probante pre-campionato. La prima contro la seconda della passata stagione, un duello sempre carico di significati e disputato con vigoria, in cui il temine “amichevole” parrebbe assumere i connotati di un eufemismo. La prima occasione degna di nota del match è a favore dei giallorossi con Defrel che serve all’interno dell’area Dzeko, ma l’attaccante bosniaco non giunge all’impatto con la sfera. La Vecchia Signora risponde con un’azione avviata sulla destra da De Sciglio per Cuadrado, il quale sforna un cross indirizzato al centro dell’area, dove irrompe in scivolata Mandzukic, senza inquadrare lo specchio della porta. A seguire è di nuovo la Juventus a creare un grattacapo con Pjanic, il cui tiro dalla distanza termina di poco sul fondo. Al 29’ minuto i bianconeri si portano in vantaggio grazie ad un passaggio in profondità di Alex Sandro per Mandzukic, il quale supera in dribbling l’uscita disperata di Alisson, e da posizione defilata appoggia in rete, nonostante il tentativo di Juan Jesus di salvare sulla linea. Nella ripresa i capitolini appaiono più pimpanti creando un brivido con Strootman, il quale, ben servito da Bruno Peres, lascia partire un bolide dal limite dell’area che si stampa clamorosamente sulla traversa. Qualche minuto più tardi ci prova Dzeko, ma la sua conclusione viene respinta da Buffon. Da lì in avanti inizia la girandola delle sostituzioni, con entrambe le squadre che cambiano volto ed interpreti. Tra le fila bianconere occorre segnalare il debutto del neo acquisto Federico Bernardeschi. La Vecchia Signora, completamente rimodellata, si fa vedere sempre meno dalle parti di Alisson, mentre i giallorossi cingono d’assedio la metà campo avversaria, trovando il pari al 74’ con Dzeko, abile ad appoggiare in rete un comodo assist dalla sinistra di Kolarov. I novanta minuti regolamentari si chiudono con il punteggio di 1-1, motivo per cui al fine di decretare il vincitore si passa alla lotteria dei calci di rigore. Tra le fila juventine vi è l’en-plein con cinque centri realizzati su cinque, mentre tra i giallorossi è il giovane Tumminello a farsi respingere il penalty dal terzo portiere bianconero Pinsoglio. Il tiro dal dischetto decisivo lo calcia Douglas Costa che spiazza Alisson e regala alla Juventus questa vittoria che dona una carica di autostima a tutto l’ambiente. In base a quanto visto sul rettangolo di gioco, la Vecchia Signora è apparsa convincente soprattutto nella prima frazione di gara, mettendo in mostra interessanti trame di gioco sulla trequarti, svariando molto lungo le corsie laterali, dove Alex Sandro e Cuadrado sono apparsi irresistibili. Da rivedere il feeling in difesa tra Rugani e Benatia, con quest’ultimo spesso in sofferenza su Dzeko. Nei secondi quarantacinque minuti, invece, meglio la spinta propulsiva della Roma, che ha cercato con insistenza la via del pareggio. I bianconeri hanno sofferto la maggior carica agonistica della banda di Di Francesco, che ha messo in mostra un talentuoso Cengiz Under, definito il “Dybala turco”, il quale a dispetto dell’età, ossia 20 anni, non ha evidenziato nessun timore reverenziale al cospetto della granitica retroguardia bianconera. Indubbiamente per entrambe le compagini ci sarà ancora da lavorare per raggiungere il top della condizione, alcuni meccanismi andranno rivisti e studiati alla perfezione, ma in base a quanto ammirato nella cornice a stelle strisce del Gillette Stadium, sia la Juventus che la Roma si candidano, nuovamente, a lottare in maniera estenuante per la conquista del titolo di campione d’Italia.
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