Serie B: Palermo campione d’inverno. Analisi e commenti.
Di Alessandro LugliGiovedì 3 gennaio scatterà la ‘fiera dei sogni’, e delle illusioni, si aprirà cioè la finestra sul calciomercato invernale che, più di riparazione, può essere considerato della disperazione. Diverse squadre s’interrogano sui possibili aggiustamenti da apportare all’organico, auspicando un futuro migliore. I soldi sono pochi, però, le ambizioni accomunano e stimolano la fantasia. In Italia la Juve stradomina il campionato, con e senza Var, ma il resto è da definire: in tanti puntano alla Champions, che porta soldi e gloria; altri sognano l’Europa che conta di meno; altri ancora la salvezza in Serie A. L’Inter, a sentire il ds Ausilio, “si muoverà solo in estate”, ma per “fare cassa”. Le voci portano al giovane difensore Gabriel BRAZAO del Cruzeiro, classe 2000. Il Pallone d’Oro croato Luka MODRIC resta sempre il sogno chissà quanto irrealizzabile. “Non si sa mai”, sottolinea Ausilio. Il Napoli rimarrà alla finestra, muovendosi solo se occorre, il Milan no: il club rossonero, come ha annunciato ieri Rino Gattuso, punta su Luis MURIEL del Siviglia, che arriverebbe in prestito e che interessa anche alla Fiorentina per i buoni rapporti fra l’attaccante e Corvino. Sfumati i ritorni di IBRAHIMOVIC E PATO, nei giorni scorsi si è parlato di un clamoroso scambio fra HIGUAIN e MORATA, che nel Chelsea fa panchina e vuole tornare in Italia. L’argentino, però, ieri ha ritrovato la strada del gol. Ci si interroga anche sul futuro di BAKAYOKO, giocatore di proprietà del Chelsea, ma in questo momento al Milan. In uscita i vari BERTOLACCI e MONTOLIVO, mai presi in considerazione dal tecnico. La Roma si gode il gioiellino KLUIVERT, ma soprattutto il ‘millenial’ ZANIOLO, ma deve risolvere l’enigma legato a Javier PASTORE, prima ancora di interrogarsi sul futuro di SCHICK che non convince del tutto la dirigenza. Il ‘Flaco’, che pure ha firmato un paio di gol di tacco, si è rivelato un flop e potrebbe lasciare Trigoria, anche se l’investimento del club in estate ha superato i 24 milioni. L’addio di Ever BANEGA al Siviglia (lo vuole l’Arsenal) potrebbe aprire le porte alla cessione di Pastore. Di Francesco vorrebbe un centrocampista di regia, ma per il ds Monchi non sarà facile accontentarlo.
L’Atalanta, passato il peggio, sembra avere trovato la giusta dimensione: chi dovrà correre ai ripari solo le squadre in coda e, a tal proposito, la Spal ha preso il portiere VIVIANO, che torna in Italia dallo Sporting: il club estense e quello portoghese hanno trovato l’accordo per i prossimi sei mesi. Cerca rinforzi anche il Frosinone, che dopo aver sbagliato il mercato estivo cercherà a gennaio gli uomini giusti per provare a centrare una salvezza che appare problematica. Alla dirigenza ciociara sarebbe stato offerto il brasiliano LUCAS PIAZON. Infine BALOTELLI: non era presente alla ripresa degli allenamenti del Nizza, ma la società ha precisato che era un’assenza autorizzata. Per lui rimane comunque probabile la cessione, e si sarebbe già fatto avanti il Besiktas.
Il Chelsea vince e consolida il quarto posto nella classifica della Premier League. La squadra guidata da Maurizio Sarri, in uno dei posticipi della 20/a giornata di campionato, si è imposta di misura (1-0) in uno degli innumerevoli derby di Londra, disputato sul terreno del Crystal Palace. Ha deciso il confronto una rete del francese Kante, dopo 6′ del secondo tempo, su passaggio di David Luiz. Il Chelsea sale a quota 43 punti, a +5 sull’Arsenal, a -1 dal Manchester City, in campo nella trasferta di Southampton, e a -2 dal Tottenham, che ieri ha perso a sorpresa in casa. Il Liverpool è sempre al comando con 54 punti. La Premier sarà in campo anche il primo, il 2 e il 3 gennaio.
Sta decollando la petizione lanciata dal portale PianetaGenoa1893 “Restituiamo il gol a Piatek”, lanciata dopo che la Lega di A ha deciso di definire autorete di Toloi una conclusione del centravanti polacco contro l’Atalanta. La petizione ha raggiunto 1.800 firme, molte delle quali arrivano dalla Polonia. A far impennare il numero dei firmatari due episodi dell’ultima giornata di campionato: il gol assegnato a Duncan su conclusione deviata da Palomino, in Sassuolo-Atalanta, è la rete di Petagna su conclusione ‘corretta’ da Romagnoli in Milan-Spal. “Le linee guida della Lega parlano chiaro – dicono da PianetaGenoa -: non sono considerati autogol i tiri nello specchio della porta che vengono deviati da un difensore. E’ esattamente quello che è successo a Piatek, ma anche a Duncan e a Petagna”. La punta polacca è rimasto deluso dalle ultime decisioni della Lega di A e ha confidato ad amici la propria amarezza perché, con queste scelte, ha perso il trono dei capocannonieri, ora di Cristiano Ronaldo con 14 gol.
“Mi dispiace. Per il mio club, per i miei compagni, per i miei tifosi, per il mio allenatore. Per me. Una espulsione forse evitabile e secondo me abbastanza ingiusta. Di sicuro nessuno mi restituirà la possibilità di giocare e aiutare la mia squadra nella finale di Supercoppa contro la Juventus”. Lo scrive Suso su Instagram dopo l’espulsione rimediata contro la Spal che lo costringerà a saltare la Supercoppa Italiana, in programma il 19 gennaio a Gedda, in Arabia Saudita. “Per il resto – aggiunge Suso -, ottimi 3 punti, felice per Higuain, e l’obiettivo Champions è lì a portata di mano. Buon anno, buon 2019. Che inizierà però con tanta rabbia!”.
Il Palermo è campione d’inverno in Serie B. Nella 19.a giornata, Falletti regala la vittoria per 1-0 a Cittadella. Vittoria pesante anche per il Pescara, che con una tripletta di Mancuso passa 4-2 in casa della Salernitana, mentre il Brescia fa 1-1 a Benevento. Crollo inatteso del Perugia, travolto 4-0 dalla Cremonese. L’Ascoli batte il Crotone 3-2 al 95’, Venezia-Carpi 1-1, 2-2 tra Foggia e Verona. Livorno bloccato in casa dal Padova (1-1).
BENEVENTO-BRESCIA 1-1 Gara di altissima classifica allo stadio Vigorito, con un grande equilibrio e poche occasioni nel primo tempo. Bisoli va vicino al gol per gli ospiti, con parata di Montipò, per il Benevento è Roberto Insigne a sfiorare il palo con un gran sinistro. Squadre che alzano il ritmo nella ripresa alla ricerca della vittoria, chance per i giallorossi con Bandinelli chiuso in angolo. Il gol sembra poter arrivare da un momento all’altro e infatti Torregrossa realizza il vantaggio bresciano (73’) su assist di Donnarumma. Il Benevento non si perde d’animo e anche con un po’ di fortuna pareggia (81’) grazie alla svirgolata di Cistana, che batte il proprio portiere Alfonso. Nel finale ci prova con più convinzione la squadra di casa, ma finisce con un pareggio giusto.
CITTADELLA-PALERMO 0-1 Sfida equilibrata e dai ritmi interessanti, ma con poche vere occasioni da gol in avvio. Il Palermo prova a fare la partita, ma nella seconda parte del primo tempo emerge il Cittadella, con tre palle gol clamorose per Panico (due volte) e Finotto che non trovano la porta da ottima posizione. A un passo dall’intervallo, replica Trajkovski, che dopo una respinta di Paleari trova soltanto il palo esterno. I pali sono due per il Cittadella a inizio ripresa con i soliti Panico e Finotto. Ma una ripartenza di Trajkovski ispira il gol palermitano di Falletti (51’), ancora a segno. I veneti provano a riacciuffare il pareggio, ma perdono di lucidità con il passare dei minuti, nonostante la grande generosità.
SALERNITANA-PESCARA 2-4 Match importante per la zona playoff, sbloccato per la Salernitana, dopo 13 minuti, dal colpo di testa di Pucino, su un calcio di punizione proveniente dall’esterno. L’equilibrio rimane anche dopo la rete granata, con il Pescara che non riesce a produrre una reazione apprezzabile, fino al gol annullato a Gravillon. Il difensore commette poi il fallo di mano che porta al rigore segnato da Vitale (36’), ma gli abruzzesi tornano subito in partita con la rete di Mancuso, un minuto dopo. Rimonta completata, a inizio ripresa, con Scognamiglio (51’) su azione d’angolo. Non è finita, perché Mancuso, al 61’, concretizza addirittura il 3-2, con un altro gran colpo di testa. La Salernitana non c’è più e rischia il tracollo, ma Micai salva su Mancuso e su Marras, deviando sul palo. Mancuso imperversa e trova la tripletta (81’), stavolta con un gran sinistro a giro, poi Machin manca il quinto gol in contropiede.
CREMONESE-PERUGIA 4-0 Perugia subito vicinissimo al vantaggio con due calci di punizione, uno di Mazzocchi a lato e uno di Falasco inchiodato sulla linea da Ravaglia. La Cremonese però non si spaventa e risponde a tono, colpendo due volte, prima con Terranova su angolo (15’) e poi con Piccolo, che al 22’ batte Gabriel con uno splendido pallonetto. Gli umbri accusano il colpo e Castrovilli, al 36’, realizza addirittura il gol del 3-0. Ripresa senza storia in cui di nuovo Castrovilli colpisce (59’) per il poker grigio rosso dopo una grandissima azione personale.
ASCOLI-CROTONE 2-2 Dopo il nuovo ribaltone in panchina, con l’addio di Oddo e il ritorno di Stroppa, la reazione emotiva dei calabresi è prepotente. Dopo poco più di un quarto d’ora è addirittura 2-0, con le reti di Simy (9’) e Firenze (16’). L’Ascoli, al contrario, non c’è, e rischia più volte di incassare la terza rete. Anche se nel finale del primo tempo prima Addae e poi Beretta colpiscono due traverse clamorose. I marchigiani riaprono poi la partita in avvio di ripresa con Brosco (46’) e spingono alla ricerca del pari. Gara con occasioni da una parte e dall’altra, ancora Addae sfiora il gol con un gran tiro dalla distanza che esce di pochissimo. Alla fine, il pareggio arriva, all’88’, con Beretta che sfrutta un’incomprensione tra Cuomo e Festa. Il Crotone sbanda e crolla all’ultimo minuto, con Simone Ganz che al 95’ completa la rimonta ascolana, dimenticato completamente dalla difesa.
VENEZIA-CARPI 1-1 Il Venezia inizia cingendo d’assedio l’area del Carpi, creandosi un paio di buone occasioni, ma gli ospiti, alla prima occasione, passano con Suagher in mischia (20’). Gli uomini di Zenga si gettano in avanti per cercare il pareggio, ma la manovra è confusa e con pochi sbocchi. L’ingresso di Litteri, nella ripresa, crea subito problemi a Colombi. L’attaccante pareggia poi al 61’, su calcio di rigore. Spinge il Venezia alla ricerca della vittoria, ma Colombi nega a Schiavone il gol su punizione e con altri grandi interventi preserva il punto per gli uomini di Castori.
FOGGIA-VERONA 2-2 Match combattutissimo allo Zaccheria, il Foggia mette in difficoltà il Verona che però passa al quarto d’ora con il tap-in di Pazzini, dopo una respinta di Noppert su Lee. Il centravanti sfiora anche la doppietta, ma i padroni di casa non stanno a guardare. Galano va vicino al pari, che arriva alla mezz’ora con Mazzeo, bravo a sfruttare una topica difensiva gialloblu’. Silvestri deve poi salvare su Kragl, il Verona però torna avanti nel finale di tempo con Noppert che esce a vuoto su un cross e consente a Lee di raddoppiare tutto solo. Secondo tempo a ritmi ancora più elevati, il protagonista assoluto è Silvestri che si oppone a Iemmello prima su un tiro da fuori, poi parando al centravanti foggiano il suo terzo rigore stagionale. Gara che si innervosisce parecchio, il Verona prova a gestire ma il Foggia non si perde d’animo e trova il nuovo pareggio con un missile di Gerbo da dentro l’area, imparabile per Silvestri. Rossoneri che ci credono e ancora una volta Silvestri deve salvare tutto su Galano presentatosi tutto solo in area. Finale convulso, il Verona non riesce più a uscire e Gerbo, con un’altra cannonata, manca di pochissimo il gol della vittoria, senza trovare stavolta il bersaglio.
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