La Roma è da record, Juventus polemica, il Genoa si affida di nuovo a Gasperini
Di Emanuele SaccardoAlzi la mano chi si sarebbe aspettato una Roma così. Dopo due stagioni fallimentari e, soprattutto, la finale di Coppa Italia persa a maggio contro la Lazio, forse nessuno avrebbe immaginato una partenza a razzo come quella del nuovo corso targato Rudi Garcia. Sei vittorie su sei gare disputate, miglior attacco (17 reti all’attivo) e miglior difesa (De Sanctis battuto una sola volta); De Rossi sembra rinato, Totti pare un ragazzino, Gervinho gioca come fosse cresciuto nelle giovanili giallorosse – per lui tre centri nelle ultime due uscite.
I maligni dicono che le squadre del tecnico transalpino sprintano in avvio perché la preparazione estiva non prevede il fondo. Sarà, ma il 5-0 di ieri ai danni del Bologna racconta di una squadra coesa, con le idee chiare e la propensione al sacrificio collettivo. E’ comunque presto per fare bilanci e paragoni, o per pronunciare la parola “scudetto”. Certo è che l’Inter, prossima avversaria della capolista, è avvisata. Mazzarri è reduce dal pareggio con il Cagliari, un 1-1 maturato nella ripresa che ha messo in evidenza il limiti dei nerazzurri, per i quali il lavoro da fare è ancora molto.
Il Napoli ha invece ripreso la marcia passeggiando sui resti del Genoa: la doppietta di Pandev ha condannato Liverani, tecnico dei liguri, silurato da Preziosi nel post partita. Al suo posto torna Giampiero Gasperini, fermo dopo la sciagurata parentesi alla corte di Moratti, che di fronte a sé ha un lavoro difficile da compiere per portare la squadra in zone più tranquille di classifica.
Il derby della Mole è andato in archivio tra polemiche di rito e consuete code velenose. I bianconeri si sono imposti di misura grazie al gol di Pogba, viziato però da un fuorigioco di Tevez. Il sito del club granata si è scagliato contro Antonio Conte, reo secondo il portale di non tenere i conti dei presunti favori arbitrali maturati nei novanta minuti. L’allenatore pugliese ha posto l’accento sulla mancata espulsione di Ciro Immobile, solo ammonito dopo un’entrataccia proprio ai danni di Tevez (per lui a rischio l’impegno Champions di mercoledì). Rialza la testa il Milan, che nel prossimo turno farà visita proprio ai campioni d’Italia, superando a San Siro la Samp – ora fanalino di coda insieme al Sassuolo. Rete decisiva firmata Birsa, centrocampista lanciato dall’infortunio di Kakà, che si sta rivelando gradita sorpresa dalle parti di Milanello.
Si chiude questa sera con il Monday Night tra Fiorentina e Parma: i viola cercheranno di rosicchiare due punti all’Inter e di staccarsi dalla Lazio in crisi di identità e dall’ottimo Verona di Mandorlini. I gialloblu, invece, avranno l’occasione per confermare i progressi visti nel successo della scorsa settimana di fronte all’Atalanta.
RISULTATI 6° TURNO SERIE A:
Genoa-Napoli 0-2, Milan-Sampdoria 1-0 (giocate sabato), Torino-Juventus 0-1, Cagliari-Inter 1-1, Sassuolo-Lazio 2-2, Atalanta-Udinese 2-0, Catania-Chievo 2-0, Verona-Livorno 2-1, Roma-Bologna 5-0, Fiorentina-Parma questa sera, ore 20:45.
CLASSIFICA:
Roma 18, Napoli e Juventus 16, Inter 14, Fiorentina*, Lazio e Verona 10, Livorno, Milan e Torino 8, Cagliari e Udinese 7, Atalanta 6, Parma* 5, Genoa, Catania e Chievo 4, Bologna 3, Sampdoria e Sassuolo 2.
*Una partita in meno
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