L’Inter non decolla e risultati stentano ad arrivare
Di Lorenzo CristalloQuesto inizio di campionato, per l’Inter, è assolutamente preoccupante. I nerazzurri dopo la sconfitta rimediata al “Bentegodi” nella prima di campionato, subendo un pesante 2-0 ad opera del Chievo, non vanno oltre il pareggio per 1-1 dinnanzi al proprio pubblico contro il Palermo. La squadra guidata dall’olandese De Boer stenta a trovare un gioco che possa garantire spettacolo e successi. L’Inter appare lenta nella manovra, prevedibile e compassata. Nel reparto arretrato concede sempre qualche chance agli avversari e davanti il solo Icardi non può sempre togliere le castagne dal fuoco. Frank De Boer aveva dichiarato che per vedere giocare bene la sua nuova squadra, occorreranno quattro mesi. Troppi per il campionato italiano, un’eternità per i tifosi che pretendono immediati trionfi dopo stagioni buie e deludenti. Ed allora, alla vigilia del match contro i siciliani, l’allenatore olandese si è corretto ed ha parlato di un mese solo d’attesa prima di assistere ad un Inter che abbia assimilato la sua idea tattica. Fino ad ora, però, si è visto ben poco di questo nuovo corso, griffato dall’ex tecnico dell’ Ajax. L’Inter sembra manifestare le stesse pecche evidenziate in passato con Mazzarri e nei tempi più recenti con Roberto Mancini. I nerazzurri non divertono, non entusiasmano, non offrono spunti interessanti. Fanno leva sulle individualità e su qualche guizzo degno di nota, ma tutto qui. Per ambire a posizioni di classifica altisonanti, occorre fare molto di più e in fretta, perché lì davanti la Juventus non frena e fra quattro mesi, probabilmente non ci sarà più tempo per insidiare le dirette concorrenti per un posto per la prossima Champions League. In questa campagna acquisiti è stato particolarmente rafforzato il reparto d’attacco, con ultimo l’arrivo del brasiliano, ex Santos, Gabigol. In avanti la scelta, per Frank De Boer, è vasta, potendo svariare ai lati tra Perisic ed Eder passando per Candreva e per l’appunto Gabigol, oltre alle punte centrali Icardi e Palacio. Probabilmente, la campagna acquisti non è stata svolta con raziocinio, in quanto sono altri i reparti che soffrono carenze tangibili. Partendo dal centrocampo, appaiono alquanto deludenti le prestazioni in coppia di Medel e Kondogbia. Due calciatori bravi in fase di interdizione ma lacunosi nel momento di imbastire una manovra. Sono approdati in nerazzurro Banega e Joao Mario che sicuramente nell’arco della stagione forniranno un prezioso contributo, ma la domanda che sorge spontanea è : perché non dare spazio anche a Brozovic?. Il calciatore croato è relegato mestamente in panchina, con voci di cessione attorno a lui. Potrebbe essere proprio il numero settantasette nerazzurro, la soluzione per molti dei problemi a cui deve dare una risposta De Boer. Infine concludiamo con la difesa: sono noti i rumors che vedono il d.s. Ausilio impegnato per reperire un esterno. Si fa il nome di Caceres come possibile pedina, anche se , in base a quanto visto nelle prime due giornate, non dispiacerebbe un ulteriore innesto tra i centrali difensivi. La coppia Miranda-Murillo fornisce delle garanzie, ma semmai dovesse essere assente uno dei due, i problemi sorgerebbero inevitabilmente, in quanto Ranocchia non fornisce prestazioni convincenti e Andreolli è reduce da un infortunio e inizierà ad allenarsi nuovamente in gruppo solo fra un mese. Sono tante le “grane” da risolvere, con il mercato che fa da cornice. Un mercato dispendioso, in quanto siano stati spesi ben 100 milioni di euro tra Candreva, Gabigol e Joao Mario eppure si rischia di lasciar scoperto qualche tassello. De Boer dovrà trovare immediatamente la ricetta giusta per far tornare a decollare l’Inter, perché quattro mesi sono tanti da aspettare, soprattutto nel campionato italiano, dove gli ostacoli sono dietro l’angolo e ogni sfida presenta delle insidie, spesso, inattese.
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