Si fa sempre più nebuloso il futuro di Mario Balotelli

Di

Mario Balotellidi Lorenzo Cristallo
Che fine ha fatto Super Mario Balotelli? Quale squadra vorrà far suo questo talento del calcio moderno che rischia di bruciarsi troppo presto? Ad oggi rispondere con certezza a questi quesiti è un qualcosa di molto complicato, un rebus difficile al quale trovare una soluzione. La certezza è che il Liverpool non sa più cosa farsene del bad boy e sta cercando disperatamente una destinazione per non sobbarcarsi un ingaggio faraonico ma dal rendimento alquanto deludente. Nella stagione appena trascorsa con i Reds, Balotelli si è fatto notare più per le scorribande fuori dal campo e i tweet polemici che per le prodezze nel rettangolo di gioco. Il suo apporto alla causa della squadra guidata da Rodgers è stato minimo se non impalpabile e la mancata convocazione nella tourneè australiana ne ha sancito definitivamente lo strappo.
Il suo agente Mino Raiola sta cercando in tutti i modi di sistemare Super Mario e rilanciarlo da una situazione professionale degradante. In Italia alcuni club di serie A si sono fatti avanti per cercare qualche informazione in più su di lui. In primis è stata la Fiorentina a dare vita a questa idea suggestiva ma la piazza viola ha reagito in malo modo non gradendo affatto questa ipotesi. Poi si è vociferato di un contatto con Lazio ma qui sia il presidente Lotito che il tecnico Pioli hanno fatto spallucce. Il primo ha asserito che l’ingaggio di “Balo” è fuori portata per il budget biancoceleste, il secondo invece ha mostrato più di qualche perplessità per ciò che riguarda l’aspetto comportamentale del calciatore. Rimane in piede l’idea Samp con il numero uno dei blucerchati, ovvero sia il presidente Ferrero che dinnanzi ai microfoni dei giornalisti ha affermato senza tanti giri di parole che eventualmente con una compartecipazione nel pagamento dell’ingaggio di Balotelli da parte del Liverpool, se ne potrebbe parlare. Dulcis in fundo negli ultimi giorni si è fatto vivo il neopromosso Bologna che con il duo Corvino-Tacopina vuol dar vita ad un mercato di rafforzamento stellare e Super Mario sarebbe il nome giusto per infiammare la folla e apporre la ciliegina sulla torta. Anche in questo caso l’intoppo riguarda il costo del cartellino dell’attaccante, fuori portata dal budget del club rossoblu. Il costo del calciatore è il seguente: il Liverpool lo valuta dieci milioni di euro, quindi un importo in netto ribasso rispetto alle quotazioni di un’estate fa e l’ingaggio dell’attaccante si attesta sui sei milioni di euro, cifra abbastanza proibitiva per i club sopra menzionati.
In ultimo, giorni fa il suo ex compagno al Milan, Marco Amelia, attualmente presidente del club di Lega Pro: Lupa Castelli Romani, gli ha proposto di andare a giocare per la sua squadra, come un atto di rinascita e ripartire con una verve e uno spirito diverso. Balotelli ha ringraziato il suo ex compagno di squadra per la proposta ma per ovvie ragioni ha declinato l’invito.
È necessario che il prima possibile Super Mario trovi una squadra disposta a puntare su di lui, per fargli sentire la fiducia addosso. Un club da cui ripartire per riannodare i fili di una carriera ad oggi ferma al palo. Fuori dal giro della nazionale, lontano parente del Balotelli che esaltava i tifosi di Inter e Milan. Super Mario ha un bisogno impellente di ritrovarsi, innanzitutto come uomo dopo le mille vicissitudini nella sua vita privata e poi come atleta, come campione dai numeri sopraffini. Il calcio italiano ha bisogno che un talento assoluto come lui torni a ricoprire le prime pagine dei quotidiani sportivi per le imprese sul campo, per le sue prodezze. Siamo stufi di vederlo mortificarsi dietro storie che nulla hanno a che fare con il calcio giocato. Balotelli se vorrà è molto di più di un tweet, di una corsa sfrenata sulla Ferrari o di una vacanza trascorsa in compagnia della modella di turno. Super Mario è un attaccante che sa far goal e che potrebbe rappresentare il fiore all’occhiello in maglia azzurra.
Attendiamo con ansia novità sul fronte mercato per riabbracciare questo campione dalla vita privata dissoluta e dargli di nuovo il benvenuto nel nostro campionato con la speranza che non sia più prigioniero dei suoi “colpi di testa” e scacci via il marchio attaccatogli addosso di “bad boy”.


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