Doppio Vargas: Cile in finale di Coppa America

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Vargas-doppietta-PerùCile – Perù 2-1 (1-0)

42′ e 64′ Edu Vargas (C), 61′ aut. Medel (C)

Ora: a noi non piace la dietrologia, strizzare l’occhio ai complotti, dare ragione a chi vede sempre e comunque la malafede nel calcio. Tuttavia non è possibile, evidentemente, prescindere dalla sudditanza psicologica nei riguardi dei padroni di casa quando si giocano tornei tra Nazionali come un Europeo, un Mondiale, una Coppa d’Africa. E, naturalmente, una Coppa America.

Alzi la mano chi può arrogarsi il diritto di issarsi su di un piedistallo e, con il megafono, gridare ai quattro venti che sono stati uno scandalo gli arbitraggi che hanno accompagnato il Cile nel quarto di finale con l’Uruguay e nella semifinale contro il Perù. Alzi la mano chi, nella sua vita da tifoso della propria rappresentativa Nazionale, non ha mai visto un arbitro avvantaggiarla durante una competizione casalinga. Non è bello che accada, ma succede. Così è stato per il Cile (abbiamo già sondato la questione Cavani in un precedente articolo), anche ieri sera nella gara che valeva l’accesso alla finalissima di Coppa America 2015.

Sotto i riflettori di Santiago il direttore di gara (il venezuelano Argote) ha senza dubbio dato un imprinting decisivo sin da subito al match tra Cile e Perù. Prima non vede una manata di Vidal sulla faccia di Zambrano, poi estrae il rosso all’indirizzo di quest’ultimo per un’entrata sicuramente scomposta ma non assassina ai danni di Aranguiz. Il Perù in dieci uomini, con ancora 70 minuti da giocare, stringe i denti e lotta colpo su colpo – seppur con i nervi più che tesi, data la posta in palio.

Farfan non la smette di centrare pali, come già accadutogli nei quarti di finale; la Blanquirroja “annusa” nell’aria, oltre alla presunta ostilità arbitrale, anche un conto aperto con la fortuna. Però il saldo resta negativo e a firmare la chiusura del sogno ci pensa Edu Vargas, l’attaccante del Napoli rientrato dal prestito al Qpr. La punta cilena prima apre le danze con un gol piuttosto goffo a fine primo tempo (e anche qui: leggero fuorigioco di Aranguiz che manda fuori giri il portiere peruviano Gallese), poi sigilla la pratica con una saetta dai 30 metri che incenerisce l’estremo difensore dei Los Incas. Nel mezzo c’è il momentaneo pareggio firmato suo malgrado da Medel, che nel tentativo di anticipare Carrillo spedisce la sfera alle spalle del proprio Numero Uno. E c’è pure spazio per un gol annullato al fenomeno partenopeo: netto fuorigioco, impossibile anche per Argote chiudere un occhio nonostante la prodezza volante del Rojo.

Poco importa, il risultato resta quello griffato dalla splendida seconda rete di Vargas. Il Cile torna quindi in finale di Coppa America dopo 28 anni (ultimo approdo nel 1987, finale persa 1-0 contro l’Uruguay) e, questa volta, sogna di alzare il suo primo trofeo di fronte al pubblico di casa. Il Perù mastica amaro per gli episodi avversi di marca arbitrale e per la scarsa mira di Farfan: per la Nazionale allenata da Gareca, finalista l’ultima volta nel 1975, la gloria s’interrompe a 90 minuti dalla fine della competizione. Ora il Cile si metterà comodo davanti alla tv, in attesa di una tra Argentina e Paraguay. Appuntamento fissato per sabato 4 luglio.


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