Tevez avvicina lo scudetto, il Milan allontana Inzaghi

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Inzaghi-perplessoTra Milano e Torino ci sono appena 120 chilometri, eppure la distanza appare sempre più siderale. Stati d’animo agli antipodi quelli di Juventus e Milan: i bianconeri, grazie al successo in rimonta sulla Fiorentina, sono ad un passo dal quarto tricolore consecutivo; i rossoneri, al contrario, da un pezzo guardano negli occhi l’abisso. E la sconfitta interna contro il Genoa spinge ancora più a fondo Inzaghi e il suo morale.

Due realtà opposte che sono l’alpha e l’omega della giornata infrasettimanale di campionato. Nel mezzo poco da segnalare a parte la matematica retrocessione del Parma, la pietra tombale su una stagione da dimenticare per i ducali, e dalla quale ripartire. Lazio e Roma tengono botta in ottica Champions, in attesa del Napoli che questa sera tenterà di restare in scia inseguendo i tre punti con l’Empoli. La zona Europa League è come di consueto un ingorgo, nel quale ora anche l’Inter s’inserisce di prepotenza dopo il successo di Udine e la contestuale sconfitta della Fiorentina allo Juventus Stadium. Per Mancini un solo rammarico: il successo del Grifone contro i cugini milanisti.

Da qui siamo partiti, dagli stati d’animo opposti di Vecchia Signora e Diavolo. Allegri e i suoi hanno conquistato la vittoria numero 23 in campionato con il solito piglio: pur non in un momento brillante, i bianconeri sono riusciti a ribaltare il risultato grazie al carattere e al talento dei fuoriclasse. Llorente sta tornando decisivo, Tevez non ha mai smesso di esserlo e la doppietta ai viola ne è ennesima conferma. L’Apache chiude la bocca a chi lo vorrebbe bollito piazzando le reti del 2-1 e 3-1, a coronamento di una rimonta che ha davvero tanto il sapore di scudetto. Pirlo sta ritrovando la miglior condizione e, in ottica semifinale di Coppa Campioni, è una lieta notizia per il popolo bianconero.

Inzaghi guarda da lontano Allegri, il “nemico” dell’ultimo anno da giocatore, e forse lo invidia. O forse no, ha altro a cui pensare. In primis la perenne spada di Damocle che un tecnico alla guida del Milan si ritrova sul collo se non fa risultato. E, nel caso di Super Pippo, il filo che la sorregge è ora esile più che mai. A margine del decimo ko stagionale in Serie A, il Club avrebbe allertato Brocchi, mister della Primavera, qualora l’esonero dell’ex attaccante diventasse qualcosa in più di una chiacchiera. Un’ipotesi che non ha molto senso, considerando due aspetti: la stagione è ormai agli sgoccioli e a Milanello non c’è più nulla da salvare né un obiettivo di prestigio da conquistare, perciò un cambio in panchina non darebbe una scossa motivazionale utile a qualcosa (se non all’orgoglio dei giocatori, casomai). La seconda riflessione riguarda il profilo di Brocchi, praticamente identico a quello di Inzaghi: nessuna esperienza nella massima categoria, poca gavetta e soltanto con i giovani. Premessa che farebbe pensare semplicemente ad un traghettatore per un mese e poco più di attività. E si ritorna al punto di partenza: vale la pena dare il colpo di grazia ora, al tecnico in carica?

Ha molto più senso attendere anche gli sviluppi di una questione assai delicata, ovvero sia la cessione di una parte del Club a Mr. Bee. Già oggi potrebbe essere una giornata decisiva per un via libera o uno stop, tenuto conto dell’offerta messa sul piatto dal thailandese: 500 milioni di euro per il 51% del Milan. Berlusconi sembra riluttante all’idea di non avere il pieno controllo del pacchetto azionario, per questo è già prenotato un volo con destinazione Cina, dove altri acquirenti potrebbero essere all’erta. Barbara Berlusconi e Adriano Galliani prendono tempo, come Ponzio Pilato forse attendono il passaggio di consegne per lasciare ad altri l’onere di decidere il futuro di Inzaghi. Con la squadra in ritiro volontario, i tifosi disillusi stanchi persino di contestare (ieri sera San Siro ha parlato chiaro) e i libri contabili aperti sul tavolo, la situazione del Milan è senza dubbio la più complessa degli ultimi 29 anni.

RISULTATI 33° TURNO SERIE A:

Udinese-Inter 1-2 (giocata martedì), Palermo-Torino 2-2, Sassuolo-Roma 0-3, Cesena-Atalanta 2-2, Juventus-Fiorentina 3-2, Chievo-Cagliari 1-0, Milan-Genoa 1-3, Sampdoria-Verona 1-1, Lazio-Parma 4-0, Empoli-Napoli oggi ore 20:45.

CLASSIFICA:

Juventus 76, Lazio 62, Roma 61, Napoli* 56, Sampdoria 51, Genoa 50, Fiorentina 49, Torino e Inter 48, Milan 43, Palermo 42, Chievo e Verona 40, Udinese 38, Sassuolo 36, Empoli* 35, Atalanta 32, Cagliari e Cesena 24, Parma 16.

* una gara in meno

PROSSIMO TURNO (2-3-4-6 maggio):

Sampdoria-Juventus, Sassuolo-Palermo, Roma-Genoa, Inter-Chievo, Fiorentina-Cesena, Atalanta-Lazio, Verona-Udinese, Napoli-Milan, Cagliari-Parma, Torino-Empoli.


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