Juventus: turno alla rovescia che aiuta, ma ora c’è l’Inter forza sette
Di Emanuele SaccardoCapitano quelle giornate un po’ così: fai il tuo, tutto sommato con il minimo sforzo, e gli altri ti danno anche una mano. Alla Juventus è andata proprio così in questo weekend: 2-0 facile facile in casa del Sassuolo, gara in archivio già nel primo tempo; poi un orecchio teso ad ascoltare le buone notizie in arrivo da Genova, sponda Samp. Alla fine, conti alla mano, i bianconeri sono sempre più leader della classifica con 51 punti, 4 in più della Roma caduta al Ferraris. E Allegri ha il bonus del recupero con il Crotone da far fruttare.
IL MONDO CAPOVOLTO – Insomma, alla Juventus i conti ricominciano a tornare. Intanto con il modulo, quel 4-2-3-1 nato dopo un risveglio di Allegri e già diventato la chiave di volta del nuovo anno. I conti tornano quindi anche con la classifica, complice un turno anomalo, di quelli che in fronte hanno scritto “il mondo capovolto”. Prima la Lazio, che nell’anticipo ci aveva lasciato le penne in casa contro il Chievo, aveva dato la sensazione di un vento avverso in arrivo; a rincarare la dose di dubbi, il rocambolesco 3-3 tra Fiorentina e Genoa; quindi la Roma, rimontata e alla fine battuta dalla Sampdoria; poi il Napoli, fermato dal Palermo tra le mura amiche del San Paolo. Complessivamente un bel regalo alla Juventus, che allunga sia su Spalletti che Sarri (+4 e +6).
NIENTE VACANZE ANTICIPATE – E, nel mezzo, un campionato che continua ad avere un senso alla faccia di chi già non ci crede più. Chievo, Udinese (2-1 a un Milan in piena crisi) e Sampdoria sono lo spot per tutte quelle squadre che non si sentono in vacanza con 4 mesi di anticipo. In coda, non mollano neanche Crotone e Palermo. I calabresi, dopo aver asfaltato l’Empoli allo Scida con la tripletta di Falcinelli (prima in Serie A) e la rete di Stoian, rivedono la luce anche se è lontana 8 punti; i rosanero, disorientati dall’ennesimo cambio in panchina, sono sempre vicini alla B dopo aver stoppato il Napoli, ma con una quota in più di morale da poter spendere. Soltanto il Pescara pare non poter nemmeno tentare la lotta, e cartina di tornasole è il secco 3-0 rimediato a San Siro per mano dell’Inter.
DERBY D’ITALIA ALLE PORTE – Già, l’Inter. Prossima avversaria della Juventus. Un derby d’Italia che non potrebbe capitare in un momento migliore. I nerazzurri arrivano da sette successi consecutivi in campionato: la gestione di Pioli sta dando i frutti sperati e, adesso, la zona Champions è a soli 3 punti. Una specie di miracolo, considerando l’eredità che l’ex tecnico della Lazio si è trovato in mano dopo la brevissima parentesi De Boer. Eppure miracolo non è: si chiama lavoro. Duro. Umile. Continuo. E non solo tattico: adesso la squadra corre, recupera, rimonta, non perde la testa. Eder ha ritrovato il sorriso, Joao Mario si è caricato sulle spalle il centrocampo, davanti ad Handanovic si balla di meno. Allo Juventus Stadium l’Inter cercherà l’ottavo acuto, sia per tentare l’aggancio al terzo posto, sia per riaprire un campionato virtualmente blindato dai pluri campioni d’Italia.
Commenta o partecipa alla discussione