Roma e Napoli non si fermano più, la Juve abdica
Di Emanuele SaccardoDiciamolo subito, per l’ennesima volta: niente è ancora scritto in modo definitivo, mancano 28 partite alla fine del campionato. Tuttavia una minima previsione si può anche azzardarla, no? Ecco, bene: che la Juventus possa riuscire nell’impresa di conquistare il quinto scudetto consecutivo, è addirittura qualcosa in più di una scommessa – liberissimi di puntarci del denaro, se si vuole. Che i bianconeri possano colmare il gap con la testa della classifica pare più una sceneggiatura buona per un film di fantascienza.
Non ce ne voglia Max Allegri, ma dati alla mano la verità è impietosa. La Juve si trova, dopo appena 10 turni, a -11 dalla Roma, attuale leader del torneo. Le statistiche suggeriscono altre valanghe di presagi negativi: da quando esiste il campionato a girone unico, mai nessuna squadra con 12 punti dopo 10 partite ha vinto il tricolore. E, da che la Serie A mette in palio i 3 punti (stagione 1994/95), i bianconeri non ne avevano raccolti mai così pochi su 30 disponibili. Ci fermiamo qui perché potremmo andare avanti per pagine e pagine. Ci limitiamo a chiosare che, con un terzo scarso di punti conquistati, Allegri è sull’orlo di una crisi di nervi e identità. A questo punto, dopo il quarto ko nel torneo (che ha coinciso con il primo, storico successo del Sassuolo sulla Vecchia Signora), la sua creatura irriconoscibile non ha più alibi, e giungere ad un piazzamento Champions per il prossimo anno sarà dura – per non dire di peggio.
Scalare l’impervia strada che porta alla gloria diventa complesso, tenendo soprattutto in considerazione il cammino di chi fa l’andatura: la Roma in primis (a rullo anche sull’Udinese), il Napoli appena dietro e la coppia Inter-Fiorentina che, tra alti e bassi, è sempre lì con il fiato sul collo di Garcia e Sarri. Ma ci sono anche il Sassuolo, la Lazio (sebbene sconfitta in rimonta a Bergamo), la stessa Atalanta, il Milan in crescita (più di risultati che di gioco); insomma, per la Juventus è un anno balordo.
Ma dicevamo della vetta: la Roma scavalca l’Inter, fino a ieri momentaneamente padrona della A, impreziosendo il suo presente con la quinta vittoria di fila, questa volta contro la malcapitata Udinese. Giallorossi mai in difficoltà con i friulani, così come il Napoli contro il Palermo, caduto sotto i colpi – consueti – di Higuain (ottavo sigillo su 10 gare per l’argentino) e Mertens. Per la squadra di Sarri anche 3 pali e, al pari della Roma, pokerissimo di successi consecutivi. Tra la Capitale e il capoluogo campano corrono circa 200 chilometri, la sensazione è che il tricolore sarà un tira e molla sull’autostrada del Sole. Sempre che gli incomodi Mancini e Sousa non riescano a mettersi di traverso il più a lungo possibile. Ma, come accennavamo inizialmente, e come mai smetteremo di ripetere, il campionato è lungo. E sabato sera è in programma Inter-Roma.
RISULTATI 10° TURNO SERIE A:
Bologna-Inter 0-1 (giocata martedì), Sassuolo-Juventus 1-0, Roma-Udinese 3-1, Atalanta-Lazio 2-1, Torino-Genoa 3-3, Napoli-Palermo 2-0, Frosinone-Carpi 2-1, Verona-Fiorentina 0-2, Milan-Chievo 1-0, Sampdoria-Empoli oggi ore 20:45
CLASSIFICA:
Roma 23, Napoli, Fiorentina e Inter 21, Sassuolo e Lazio 18, Atalanta 17, Milan 16, Torino 15, Sampdoria* 14, Juventus e Chievo 12, Palermo, Genoa e Udinese 11, Frosinone ed Empoli* 10, Bologna 6, Verona e Carpi 5
*una gara in meno
PROSSIMO TURNO (31 ottobre, 1 e 2 novembre):
Juventus-Torino, Inter- Roma, Fiorentina-Frosinone, Carpi-Verona, Udinese-Sassuolo, Bologna-Atalanta, Genoa-Napoli, Lazio-Milan, Chievo-Sampdoria, Palermo-Empoli
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