Notizie sportive giornaliere

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Il mercato entra nel vivo con la prima, clamorosa indiscrezione riportata dal Corriere della Sera: la Juventus avrebbe offerto all´Inter 50 milioni più Higuain per Mauro Icardi. I bianconeri hanno messo pure al lavoro i propri legali per capire se la clausola rescissoria dell´attaccante nerazzurro vale davvero soltanto per l´estero. Intanto, sul Pipita c´è anche il Chelsea.

 

Successo al debutto per la nuova italia di Mancini che supera 2-1 l´Arabia Saudita. Primo tempo convincente con il gol di Balotelli e il raddoppio di Belotti a inizio ripresa, prima del calo degli azzurri nel finale. “Bene per un´ora contro un avversario più in forma di noi” si consola il c.t. chiedendo di più a Balotelli: “Può fare molto meglio, ma era importante fare gol”.

 

Riparte ancora da Donnarumma il mercato del Milan “potrebbe restare a vita, più facile se ne vadano prima i cinesi” l´indizio sibillino del suo agente Mino Raiola. Si avvicina Badelj della Fiorentina dopo l´annuncio del ds viola Corvino: “Gli abbiamo proposto 4 anni di contratto ma cercava nuove sfide e ha confermato la voglia di andare da un´altra parte”.

 

Ultimi impegni per le squadre che stanno per affrontare la rassegna in Russia. Pareggio per il Portogallo contro la Tunisia, a segno Andre Silva e Joao Mario, mentre la Francia con Giroud e Fekir regola facilmente l´Irlanda. 90 minuti senza gol invece per Dzeko e Pjanic nello zero a zero tra Bosnia e Montenegro

 

Rescisso l´accordo con MediaPro per i diritti tv del prossimo triennio, la decisione della Lega all´unanimità riapre la trattativa con Sky. Finisce così il commissariamento di Malagò che ha provveduto alla nomina del presidente Miccichè e della nuova a governance, di cui faranno parte Antonello e Fassone mentre Lotito e Marotta saranno i rappresentati in consiglio federale.

 

Sarà ancora tra Golden State e Cleveland l´ultimo atto dell´Nba: i Warriors hanno vinto nella notte a Houston, conquistando l´accesso alla quarta finale consecutiva, sempre contro la squadra di LeBron James. Intanto, in Italia, l´Armani Milano vince gara 3 contro Brescia e vede la finale Scudetto. Stasera Venezia-Trento. Al Roland Garros oggi Bolelli contro Nadal e Fabbiano con Ebden dopo l´interruzione per pioggia.

 

Passi avanti nella trattativa tra il Napoli e Rui Patricio. Il portiere dello Sporting Lisbona è la prima scelta per il dopo Reina e la trattativa è a buon punto. A confermarlo le parole di Augusto Inacio, nuovo direttore generale del club portoghese: ”Il Napoli è il club che vuole Rui Patricio e tutto sta procedendo in questa direzione – ha detto in un’intervista a RTP3 -. Tra l’altro, le trattative erano già in corso quando sono arrivato con i documenti all’amministrazione e al presidente”. Secondo il quotidiano sportivo lusitano ‘A Bola’, l’affare – curato dal potente Jorge Mendes – è in dirittura d’arrivo e potrebbe concretizzarsi già nelle prossime ore sulla base di una cifra oscillante tra i 10 e i 15 milioni. A spingere è lo stesso giocatore che anche in seguito all’aggressione subita da un gruppo di tifosi dopo la mancata qualificazione alla Champions ha deciso di lasciare il Portogallo per vivere una nuova avventura all’estero. Rui Patricio, 30 anni, è nato e cresciuto nelle giovanili dello Sporting Lisbona e ha sempre indossato la maglia biancoverde. E’ numero uno del Portogallo con cui giocherà i Mondiali in Russia e con cui ha vinto gli Europei nel 2016.

 

Una parte dello staff di Carlo Ancelotti ha visitato ieri il Centro tecnico del Napoli a Castel Volturno, accompagnati dal presidente Aurelio De Laurentiis che ha illustrato il restyling in corso. Il lavoro più importante riguarda il sistema di irrigazione che era fatto con acqua parzialmente salata (il mare è vicino) e quindi tendeva a seccare l’erba, mentre con i lavori in corso ci saranno serbatoi di acqua dolce che garantiranno un perfetto manto erboso sui tre campi di allenamento. Il Napoli è in attesa delle autorizzazioni per cominciare la costruzione di una piscina mentre nell’albergo adiacente al centro tecnico verranno ristrutturate le 30 stanze che di solito vengono usate dai calciatori durante i ritiri. Una prima visita su cui sarà fatta relazione ad Ancelotti che farà il suo ingresso ufficiale a Castel Volturno per il raduno del 9 luglio. De Laurentiis ha assicurato che seguirà in prima persona i lavori per garantire un centro tecnico di alto livello per la prossima stagione.

 

La Lega di Serie A riunita a Milano ha votato all’unanimità, 17 voti, la diffida ad adempiere con la risoluzione del contratto di Mediapro. Gli spagnoli avranno ora sette giorni di tempo per presentare la fidejussione bancaria richiesta dai club per i quali non sono state sufficienti le garanzie presentate.

E, a quanto apprende l’AdnKronos, il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, ha chiesto “di verbalizzare che ci riserviamo di chiedere i danni non solo a Mediapro ma anche a coloro che, dopo 3 richieste di adempiere, essendo Mediapro ancora inadempiente, ci impediscono qui in Lega di disporre dei nostri diritti”.

Intanto Banco di Santander scende in campo al fianco di Mediapro nella difficile partita per i diritti tv della Serie A, in una sorta di operazione di sistema spagnola. Mediapro, in una lettera inviata – tramite Pec – alla Lega di Serie A nel giorno dell’Assemblea, nel tentativo di fugare i dubbi dei club, spiega che “in data 24 maggio il consiglio di amministrazione di Imagina ha deliberato che al somma di 186 milioni, come da voi richiesto, sia emessa a favore della LNPA a garanzia dell’esatto adempimento di Mediapro rispetto agli obblighi di cui all’invito LNPA. Tale somma – spiegano gli spagnoli – sarà depositata in un escrow account presso il banco Santander e tale deposito sarà regolato da un escow agreement in base al quale Imagina sarà il depositante, la LNPA il beneficiario e la Banco Santander S.A. sarà il depositario”.

È durato poco meno di quattro mesi il sogno spagnolo di rivoluzionare il mercato televisivo della Serie A. Gli uomini di Mediapro erano sbarcati in Italia lo scorso 5 febbraio vincendo a sorpresa – a fronte di un’offerta da 1.051 milioni di euro – il bando della Lega per intermediare la vendita dei diritti tv del prossimo triennio, minacciando così l’impero di Sky. Doveva essere l’alba di una nuova era, quella del “più calcio per tutti” e delle “partite viste su tutte le piattaforme” . È stato un fallimento totale.

Come sempre quando la Lega decide all’unanimità, dietro c’è qualcosa di sinistro. E quel qualcosa di sinistro era stata la precedente composizione della governance ( Marotta e Lotito in consiglio federale; Fassone, Campoccia, Antonello e Percassi in consiglio di Lega). Spartite le poltrone, anche con l’inguardabile seppur legittimo contributo delle tre retrocesse (il tema non le riguardava più, un’astensione sarebbe stata il minimo sindacale), è stato più facile trovare la quadra sui diritti tv e accontentare Malagò ( che subito dopo l’assemblea ha dichiarato cessato il suo commissariamento) e Micciché, che a ben guardare sono i veri vincitori della partita.

A dire il vero una possibilità di rientrare in partita in extremis per Mediapro ci sarebbe ancora: dovrebbero presentarsi entro sette giorni con una fideiussione bancaria da un miliardo e trecento milioni. Ma si tratta di una possibilità del tutto teorica. Se Malagò e Micciché sono i vincitori, l’elenco degli sconfitti è piuttosto lungo. Con il fallimento del blitz di Mediapro si infrangono i sogni di molti: quelli dell’advisor Infront che vedeva attraverso l’avvento di un nuovo soggetto la possibilità di spezzare il monopolio della tv di Murdoch; quelli dei presidenti che avevano visto lievitare il valore del ” prodotto pallone”; e quello di Marco Bogarelli, ex numero uno di Infront, nemico storico di Sky, e grande consigliere di Jaume Roures, il numero uno di Mediapro, per questa avventura.

Finita la stagione dei sogni, si apre invece quella delle cause. Mediapro che aveva già anticipato un pagamento da 64 milioni di euro, farà di tutto per tornare in possesso di quel denaro e porterà la Lega in tribunale nella speranza di poter poi trattare per avere indietro almeno una parte di quel capitale. La Lega invece dovrà affrettarsi a rimettere quei diritti sul mercato per evitare di cominciare la nuova stagione senza copertura televisiva. Il piano è già pronto, le scadenze, in linea di massima, fissate. Già domani dovrebbe esser pubblicato l’invito a partecipare a una trattativa privata. Entro l’8 giugno, dopo i primi incontri con i partecipanti, verranno pubblicati i pacchetti definitivi (uno per piattaforma e uno per prodotto). Il 12 verrano aperte le buste e avviata la fase cruciale dei rilanci che si dovrebbe chiudere la sera stessa con l’assegnazione finale.

La richiesta di partenza della Lega sarà di un miliardo e cinquanta milioni di euro. La stessa cifra messa da Mediapro. Con ogni probabilità si chiuderà a 950- 970 più i diritti di archivio. Cifra alla quale si dovrebbe arrivare grazie alle offerte dell’emittente satellitare, di Mediaset e di Perform, una società tedesca che vuole lanciare in Italia la Netflix del pallone. Come rivelato da Repubblica il 16 marzo scorso, in una lettera riservata, Sky aveva rassicurato Malagò che, a fronte di un asta per prodotto, cioè con molti eventi concessi in esclusiva, non ci sarebbero stati problemi a trovare un’offerta “in linea con le attese dei presidenti”.

 

ADL parla della poca predisposizione dei giovanissimi verso il calcio, indirizzati verso altri giochi, e la necessità di velocizzare il gioco ed aggiunge una proposta: “Mi sono battuto sull’allargare la panchina, per evitare giocatori esclusi in tribuna, ed è stato accolto. Ora il problema è ottenere più cambi possibili, valorizzando anche i giocatori ed il gioco”. Risponde Sconcerti sul calcio italiano:Una delle domande basi del nostro calcio credo sia perché non creiamo fuoriclasse. Il problema non è il Ct, ma i giocatori. Io credo che il calcio sia figlio del paese che lo genera, un paese triste gioca un calcio triste. Negli ultimi 20 anni è scomparsa la strada dove si giocava, l’oratorio, gli spazi stretti, ma si gioca nelle scuole calcio che devono far giocare tutti perché pagano e cade la selezione e la qualità originale. Il gioco s’è spostato sulla playstation, si resta in casa”.

ADL interrompe Ulivieri: “Ma non sei dell’idea che almeno si debba dare la possibilità ad un tecnico di poter chiamare uno o due volte il VAR?”. Rizzoli interviene: “E’ una mia proposta, all’IFAB per il protocollo, vediamo cosa risponderà”.

12.05 – Prima di altre domande, il presidente degli allenatori Renzo Ulivierri interviene sul VAR visto dalla panchina.

12.04 – Spazio alle domande degli studenti. Presidente, cosa manca al Napoli per diventare forte a livello europeo? “Non manca nulla, in Olanda hanno stimato il Napoli secondo per valore dietro alla Juve, ma davanti alle milanesi che per tradizione e fatturato hanno più di noi. Significa che dietro il Napoli, che i giornalisti definiscono poco organizzata ecc, c’è tanto lavoro e capacità che ci arriva dal Cinema che è molto complesso e istruttivo, in continuo aggiornamento. “.

11.59 – Replica ADL: “Il problema è semplice, il boccino deve stare in mano alla confindustria del calcio. Pure la federazione viene pagata dalla serie A che deve prendere le decisioni, non possono passare sulla nostra testa. Se sbagliamo, dobbiamo sbagliare noi. Noi siamo abituati a tanti problemi nei club, ma non coinvolgerci in un qualcosa che incide sul risultato di una stagione… con le conseguenze economiche che ci sono… Non è che un presidente della federcalcio può decidere, noi ci fermiamo e mandiamo tutti a casa. Vedete Sky come s’è preoccupata di MediaPro che poi abbiamo contestato. Ad un certo punto a Sky preoccupava di smontare tutto l’apparato, non sapeva cosa farne di tutti i commentatori e altro. Se siamo una confindustria del calcio, non avremmo voce in capitolo anche politicamente sul ruolo del paese in Europa? Nel calcio vorrei una definizione dell’obiettivo, se Veltroni nel ’96 ha dato una direzione. Siamo sempre nel mezzo, è sport o industria? A voi dell’Università dico il compromesso è la più grande stupidaggine, nella vita si fanno scelte, o si sta di qua o di là, prendendosi le responsabilità!”

11.53 – La replica di Rizzoli: “Rispetto ADL, ascolto volentieri tutti, figuriamoci una figura così importante. Posso rispondere sulle ragioni tecniche, garantendo che l’obiettivo è proprio togliere i se ed i ma e la dietrologia. Le regole sono della Fifa e l’IFAB, leggendo il protocollo capireste che ci sono pochi margini sui dubbi. Poi si può modificare e qualche riflessione è stata fatta. La regia è un obiettivo, non so quanto tecnicamente sarà pronta perché ci sono problemi di comunicazioni. Già quest’anno c’è stato qualche problema dalla sala var allo stadio al campo. Sul discorso dei tecnici, può essere interessante, ma chiedo, se si vogliono toglierei i dubbi, chi sarebbero? Chi li sceglie? Che carriera hanno fatto? Sarebbero ex giocatori o allenatori di qualche squadra, come si fa?”

11.45 – ADL ed un breve passaggio sulla stagione: “Noi abbiamo fatto un campionato bellissimo, l’unico torto è stato uscire dalle coppe. Quelle internazionali per me sono produttive, è quello che raccontiamo a 38mln di tifosi del Napoli che non stanno solo in campania ed in Italia, ma in tutto il mondo, non al San Paolo soltanto. Noi giochiamo pure per loro”.

11.31 – E’ il turno di ADL: “Non mi voglio soffermare sulle parole di Lombardo, che hanno un taglio giornalistico, ne accusare gli arbitri. Quello che a me ha sfastediato è che nessuno vuole assumersi la responsabilità. Un arbitro deve essere equidistante, non può avere un ruolo politico, una categoria inserita in un’associazione federativa, è già un errore, perché quell’associazione si dovrà schierare e se lo fa con uno e non con un altro crea uno sbilancio. Nel calcio si è vissuto sull’ignoranza, in Inghilterra non esiste legame tra la Premier e la Federcalcio, così come io credo la classe arbitrale dovrebbe essere assunto, pagata, ammonita se è il caso, dalla Lega di A. Loro dovrebbero essere dei nostri dipendenti. Il VAR non può essere introdotto come un esperimento, ma noi non possiamo guardare nulla pur non essendo propensi a criticare. Poi si dice perché lasciare sempre punti interrogativi e dietrologia? Perché far dire che la Juve ha sempre un rapporto di forza sugli arbitri sin da Pechino? Con Calciopoli vogliamo dimenticare il mondo arbitrale? Proprio per tenerla fuori si devono togliere dubbi. Ero attento alle spiegazioni trasparenti di Rizzoli, ma forse ci sono troppi se… troppe possibilità di dubbio. Bisognerebbe essere chiari nel regolamento su cosa non è verificabile dal VAR. La regia delle immagini deve essere centralizzata e servono dei tecnici al VAR che deve seminare rispetto, non odio sugli arbitri che andrebbero portati su un piedistallo inattaccabile, altrimenti faremo convegni in cui si dirà di tutto ma non ne usciremo mai e resterà il dubbio sulla Juve, parleremo degli scudetti tolti che loro riportano”.

11.28 – Prende la parola il direttore della comunicazione Nicola Lombardo: “Il Napoli ha sempre ritenuto gli arbitri fondamentali, vanno tutelati perché possono sbagliare nonostante il VAR e siamo talmente rispettosi che siamo la seconda squadra che prende meno ammonizioni. La nostra linea è di non criticare gli arbitri negli errori, solo in occasione di Juve-Napoli di Coppa Italia perché c’erano due episodi e ci fu detto che la Rai nella telecronaca non solo non ne parlava ma non chiese il replay e ci fu una protesta dei tifosi. Da parte del Napoli non ci saranno aggressioni verbali. Ai giocatori chiederemo di ridurre al massimo anche l’aggressività verbale nei confronti dell’arbitro”.

11.25 – Fallo di mano: l’esempio del rigore in Milan-Chievo perché il difensore gialloblù occupa più spazio per non far passare il pallone, non c’è il fallo di mano di Koulibaly in Napoli-Bologna perché non si rende neanche conto del tiro partito.

11.22 – Viene mostrato il gol di Mertens con l’Atalanta: essendoci dubbio di pochissimi centimetri viene confermata la decisione del campo e confermato il gol. Così come su Hamsik successivamente.

11.20 – Viene mostrato il gol annullato a Icardi nel derby per fuorigioco di pochi centimetri per far capire la ricerca del frame giusto per posizionare la linea.

11.12 – Viene fatto ascoltare l’audio tra VAR e arbitro in Benevento-Napoli sul rigore revocato per fuorigioco al Benevento nello svolgimento dell’azione

11.03 – Il designatore Rizzoli ammette che ci sono stati anche errori nell’utilizzo del VAR

11.00 – Rizzoli con diverse slides mostra il calo di falli, fuorigioco, proteste e simulazioni, parlando di “vittoria dell’onestà del calcio”.

10.50 – Rizzoli mostra 3 casi corretti dal VAR per riassumere le modalità d’intervento.

Prende la parola il designatore Rizzoli: “Sono contento di poter parlare agli studenti e alla città di Napoli. Dal confronto costruttivo si può crescere. Sono qui perché ho l’obiettivo di far comprendere meglio il nostro mondo e questa tecnologia, positiva ma che può migliorare. S’è deciso di partire un anno prima, senza esperienza, ma migliorando durante la stagione arrivando ad un finale che ha trovato un po’ più di uniformità”

10.41 – E’ il momento del saluto del rettore dell’Ateneo, poi si passerà agli interventi degli ospiti.

10.39 – Il giornalista Toni Iavarone introduce il dibattito sul VAR

 

Si infiamma il mercato del Napoli. Ancelotti, ovviamente, monitora ogni tipo di situazione attorno al mercato, e cosi pare aver avallato a pieno l’operazione che porterebbe Fabian Ruiz (22) in azzurro: secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, nelle ultime ore ci sarebbe stata un’accelerata con il Betis ed il giocatore avrebbe detto sì all’ipotesi Napoli. Fabian Ruiz ha una clausola di 30 mln ma, come è giusto che sia, De Laurentiis proverà a strappare un piccolo sconto per accaparrarsi il centrocampista spagnolo, futuro della nazionale e di grandi doti fisiche (è alto 1.89) e tecniche.

 

Comincia bene l’avventura di Mancini sulla panchina dell’Italia.

Gli azzurri battono per 2-1 l’Arabia Saudita. Decidono i gol di Balotelli e Belotti.


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