Il Crotone annichilisce la Lazio e conquista meritatamente la permanenza in serie A
Di Lorenzo CristalloMissione salvezza compiuta. Alzi la mano chi ci avrebbe scommesso ad inizio stagione oppure al termine del girone d’andata. I calabresi, dopo aver chiuso il primo giro di boa, con soli nove punti all’attivo, sono riusciti ad andare oltre ogni aspettativa, al di là di qualsiasi visione ottimistica. La banda di Nicola ha inanellato numeri da record: venticinque punti nel girone di ritorno, sei vittorie nelle ultime nove giornate, una sola sconfitta al passivo, quella contro la Juventus, risultati prestigiosi al cospetto di Inter, Milan e Lazio e tanta voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo, dimostrando a tutti che con l’impegno, l’umiltà, il sacrificio, lo spirito di abnegazione, l’attaccamento alla maglia, la passione per i colori rossoblù e per l’intera città, si può riuscire nell’impresa di compiere qualcosa di inaudito. Il Crotone, all’ultima curva della stagione, supera in volata l’Empoli, condannando i toscani alla retrocessione in serie B, chiudendo il campionato a quota trentaquattro e meritandosi gli applausi e i complimenti da parte di tutti gli addetti ai lavori. La Lazio, invece, dopo aver conquistato l’accesso diretto in Europa League, ha mollato gli ormeggi. I biancocelesti, a seguito della terza sconfitta consecutiva, si congedano al quinto posto con settanta punti all’attivo. Il match dello “Scida” evidenzia sin da subito la maggior spinta propulsiva e le superiori motivazioni da parte dei padroni di casa che passano in vantaggio al 14’ con Nalini, abile ad effettuare una conclusione vincente, in girata, dall’interno dell’area, capitalizzando al meglio l’assist dalla corsia di destra di Rohden. Il raddoppio dei pitagorici giunge al 22’ dagli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Barberis. La palla giunge in area dove Falcinelli si fa trovare pronto all’impatto con essa, non lasciando scampo a Strakosha. Per l’attaccante umbro si tratta del tredicesimo sigillo in questo campionato. Le sorti della gara si riaprono al 26’, quando l’arbitro Rocchi decreta un penalty a favore dei biancocelesti dopo aver ravvisato un intervento scomposto di Sampirisi ai danni di Patric. Dagli undici metri si presenta Immobile che non sbaglia, nonostante Cordaz avesse intuito l’angolo. Per l’attaccante natio di Torre Annunziata è il ventitreesimo centro in campionato. Al 42’ gli ospiti restano in dieci, a seguito dell’espulsione, decretata per somma di ammonizioni ,dall’arbitro Rocchi, per fallo di Bastos nei confronti di Nalini, con quest’ultimo involatosi in porta. Nella ripresa giungono notizie confortanti dal Barbera di Palermo, con l’Empoli inchiodato sullo 0-0 dai rosanero. Allora il Crotone decide di mettere in ghiaccio il risultato, siglando la rete del definitivo 3-1 con Nalini, abile nel ribadire in rete, un assist di testa, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, di Ferrari. Primi due goal in serie A per l’attaccante proveniente dalla Salernitana. Dallo Scida è tutto, ora bisogna protrarre le orecchie verso ciò che accade a Palermo ed in effetti dalla terra siciliana giungono ottime notizie, con il vantaggio di Nestorovski e poi il raddoppio di Bruno Henrique. I toscani tentano la reazione con la rete messa a segno da Krunic ma è oramai troppo tardi. Dagli spalti dell’impianto crotonese esplode la festa e al triplice fischio finale, l’intero staff tecnico, dirigenziale e i calciatori rossoblù possono tirare un sospiro di sollievo, festeggiando a dovere una permanenza in A che fino a qualche mese fa appariva impensabile. Ai microfoni dei giornalisti, il tecnico dei pitagorici, Davide Nicola,esprime la massima gioia e soddisfazione per il traguardo raggiunto. A suo avviso quest’impresa dai connotati titanici dovrà essere da stimolo per chiunque, affinché non si arrenda davanti alle difficoltà ma dia sempre il massimo, senza risparmiarsi mai. L’allenatore dei calabresi ha dichiarato di aver lavorato molto sull’aspetto psicologico dei suoi uomini, incitandoli nel non lasciare nulla di intentato. Tale atteggiamento è stato ripagato dai risultati e dal prestigioso traguardo raggiunto. Durante la conferenza stampa della vigilia della gara con la Lazio, Nicola aveva citato delle frasi pronunciate dal giudice Giovanni Falcone, toccando le corde emozionali, di un popolo, quello meridionale, in cerca di riscatto e che attraverso il calcio può manifestare il proprio calore, la propria passione, la propria caparbietà nel non volersi arrendere. Per quanto riguarda il suo futuro, Nicola dovrebbe restare in sella alla squadra, non prima però di rispettare la sua promessa, ossia quella di compiere un giro d’Italia del tutto personale, in compagnia del cognato, con partenza da Crotone ed arrivo a Torino. Una full immersion ciclistica per onorare un salvezza dal profumo di scudetto in terra calabrese.
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