Walzer delle panchine: Gattuso al Palermo, Mazzarri e Benitez “sposano” Inter e Napoli
Di Emanuele SaccardoSiamo soltanto all’inizio del mercato, ma il balletto delle panchine di A e di B è già entrato nel vivo. In attesa di possibili colpi estivi sul fronte dei calciatori, quello degli allenatori vive da settimane una girandola impazzita di voci, intenzioni, sussurri e promesse.
L’ufficialità, com’è noto, si è concretizzata solo a Milano, sponda Inter, e sotto il Vesuvio, nel regno del Napoli. Mazzarri si è accasato alla corte di Moratti, spingendo l’esonerato Stramaccioni verso il Genoa (anche se Preziosi non sembra pienamente convinto della soluzione). Contestualmente il vuoto alla guida tecnica dei partenopei è stato in breve colmato da Rafa Benitez, fresco vincitore dell’Europa League con il Chelsea. Queste però non sono novità.
La vera bomba arriva dal neo retrocesso Palermo del vulcanico Zamparini. Incassato il no di Sannino – mister dei rosanero, prima rimpiazzato e poi richiamato in fretta e furia – per nulla rassicurato dal modus operandi scostante e altalenante del presidente, il club siciliano ha scelto Gennaro Gattuso. L’ex centrocampista del Milan (attualmente in forza al Sion) si è già dimostrato un allenatore in campo, sia con i rossoneri sia in Svizzera, e in molti sono convinti che la sua grinta possa essere fondamentale per motivare lo spogliatoio e riportare subito la squadra in Serie A.
Il trentacinquenne calabrese ha “diretto” quest’anno gli elvetici in dieci occasioni, tuttavia non ha maturato altre esperienze in qualità di tecnico; specialmente in Italia, dove le pressioni sono maggiori e le difficoltà tattiche molteplici. Per questo si dovrà attendere a lungo per avere il sì del giocatore che, non è un mistero, vuole tornare nel nostro calcio dopo due anni di assenza. Il dilemma è se farlo ancora come atleta o virare su una nuova carriera.
Sul fronte milanista, si attendono gli sviluppi relativi al possibile triumvirato Berlusconi-Galliani-Allegri, programmato per domani. L’a.d. del Diavolo ha ribadito che si faranno gli interessi del club; magari questi coincideranno con quelli della Roma, rimasta alla finestra nella speranza d’ingaggiare il tecnico livornese.
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