Allenatore che vince si cambia
Di Matilde BerettaIl caso di Mancini è storico: mai nessun allenatore arrivato primo in serie A era stato esonerato prima di lui. Era prevedibile vista l’accoppiata di menti protagoniste del bizzarro benservito. La notizia eclatante è che quest’anno sembra andar di moda il licenziamento dei vincenti.
Scendiamo in classifica e troviamo il Siena, salvo grazie ad alcune imprese da manuale – i romanisti ricordano un 3 a 0 da non raccontare ai nipoti. L’allenatore è Beretta, uno che ha dimostrato di saperci fare. Ma dopo il fischio finale della stagione, Beretta è stato mandato a casa. Tanti saluti, è stato bello grazie di tutto.
Stesso trattamente ha ricevuto Ballardini, protagonista della rimonta che ha portato il Cagliari dall’ultimo posto alla salvezza anticipata. Se in casa gli isolani hanno mantenuto un ritmo da scudetto, gran parte del merito risiede nelle mani di chi ha saputo infondere coraggio ai giocatori in campo. Ballardini appunto, che appena è calato il sipario è stato messo all’angolo da Cellino, non certo nuovo a questo tipo di situazioni.
Insomma cari allenatori della serie A, fate molta attenzione: vincere troppo può costarvi il posto. Mourinho, ovviamente, è avvisato.
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Ciao sono Jvan Sica,
è da un po’ che ti seguo ed essendo un grande appassionato di sport mi interesso molto alle cose che scrivi.
Ho aperto da poco un mio blog sulla storia dello sport (www.sportvintage.blogspot.com), dove voglio parlare di quelle emozioni che abbiamo provato davanti alle immagini di sport che ci hanno accompagnato nella nostra vita.
A me farebbe molto piacere scambiare il link con te per poterti seguire con maggiore costanza e per parlarci un po’ delle cose che ci piacciono.
Spero di riscriverti presto e di scambiare il link con te.
Continuerò a seguirti con attenzione.
Ciao.