Marco Borriello riparte dall’ Atalanta per una nuova avventura professionale

di Lorenzo Cristallo
Colpo di mercato sensazionale per l’Atalanta che acquisisce le prestazioni sportive di Marco Borriello. L’attaccante campano classe ’82 vestirà i colori nerazzurri per i prossimi sei mesi, sperando che possa dare un notevole e prezioso contributo alla causa orobica per la conquista della salvezza senza ulteriori patemi. L’ex bomber di Milan, Roma e Juventus, giunge presso la corte di Edy Reja dopo aver disputato la prima parte di stagione con i colori biancorossi del Carpi. In terra emiliana, la parentesi di Borriello non è stata affatto negativa. Le sue performance sono state coronate da quattro reti e due assist. Tutto sembrava filare liscio, fino a quando mister Castori non ha ben delineato la linea tecnico-tattica della sua squadra, dando piena fiducia agli artefici della promozione dalla B alla massima serie, relegando fuori squadra alcuni elementi che erano giunti in estate, tra i quali proprio Borriello. L’attaccante campano, nel pomeriggio di ieri, è stato presentato alla stampa presso il centro sportivo di Zingonia, affiancato dal direttore generale Marino. Borriello ha risposto a molteplici domande che spaziavano su vari fronti. Innanzitutto sulla nuova esperienza atalantina, l’attaccante numero ventidue, ha dichiarato con convinzione che è molto motivato e vorrà dare il massimo per fornire il giusto apporto alla squadra. Tranquillizza tutti i tifosi, affermando di sentirsi in forma e di voler riallacciare il filo del goal allo scorso 20 dicembre, ultima gara di campionato che disputò con la maglia del Carpi siglando la rete del momentaneo vantaggio emiliano al cospetto della Juventus. Borriello non ha fornito ulteriori spiegazioni sulla rescissione consensuale con il club carpigiano. Ha affermato che le vedute erano differenti, soprattutto con il tecnico e si è cercato di risolvere il tutto con questa decisione per permettere alla punta campana di poter dimostrare il suo valore altrove. Borriello scherza con i giornalisti, affermando che toccare la doppia cifra di goal in diciassette giornate a disposizione è un’ardua impresa, però sommando le reti con le quattro realizzate con la maglia del Carpi, la missione può essere fattibile. L’ex attaccante rossonero, autore di più di cento goal in carriera, ha parole di elogio per i suoi compagni di reparto. Da Pinilla a Monachello, passando per Denis, un vero punto di riferimento in casa Atalanta, ma non si spinge oltre sulla possibilità che il “tanque” possa lasciare Bergamo destinazione Argentina, e più precisamente Independiente. Sul numero di maglia che indosserà, risponde in maniera quasi scontata che sarà la numero ventidue, una cifra che rappresenta molto per lui, essendo la data di nascita di sua madre, il numero civico in cui abita e la data della morte di suo padre, tutti eventi e situazioni che appartengono al Borriello uomo e non solo calciatore. Su chi gli ha chiesto cosa si aspetti dall’ Atalanta, MB risponde che non gli è stato promesso nulla, men che meno un ruolo da titolare inamovibile. È conscio che la concorrenza nel reparto avanzato è spietata ma assicura che con il lavoro costante e l’abnegazione potrà riuscire a ritagliarsi uno spazio importante. Il direttore generale Marino ha affermato che la scelta di ingaggiare Borriello è stata dettata prevalentemente dalle sue caratteristiche tecniche e fisiche che ben combaciano con il modulo tattico e la filosofia di gioco di Reja. Marco Borriello si augura di fare bene nei prossimi mesi per poi discutere con i vertici societari la possibilità di un prolungamento di contratto perché la sua presenza a Bergamo non è esclusivamente di passaggio ma vuol dimostrare che l’attaccante che realizzò goal a grappoli con il Milan, il Genoa e la Roma non si è smarrito tra pagine di gossip e love story più o meno paparazzate, ma il mestiere di attaccante con lo spiccato senso del goal lo sa svolgere in maniera esemplare e da vero professionista, così come stava dimostrando a Carpi, in quella provincia emiliana lontana dai riflettori delle metropoli.