Guai per il Torino: Belotti si fa male
Di Lorenzo CristalloPomeriggio travagliato, quello di ieri, presso l’impianto Filadelfia, dove il Torino stava svolgendo una consueta seduta d’allenamento in vista della gara di campionato, in programma sabato pomeriggio, contro il Genoa. Belotti ha fatto crack, ed è di nuovo il ginocchio destro a fare i capricci. Stando alle prime indiscrezioni si tratterebbe di un trauma distorsivo che ha costretto il “gallo” ad uscire, anzitempo, in lacrime, dal campo d’allenamento, per sottoporsi alle prime cure del caso. Quest’oggi verranno effettuati i controlli strumentali al fine di comprendere la reale entità dell’infortunio, ma osservando la reazione immediata avuta dal centravanti granata sembra proprio che si debba trattare di qualcosa di particolarmente serio. In questa stagione, Belotti ha subito il medesimo problema al ginocchio, lo scorso 1 ottobre durante la gara contro l’Hellas Verona. Anche in quella circostanza, l’attaccante fu costretto ad uscire dal rettangolo di gioco, restando ai box quasi un mese, per tornare in campionato il 29 ottobre in occasione della sfida contro il Cagliari e a seguire in Nazionale, con Ventura che lo schierò nella maledetta notte del 13 novembre, per circa mezzora, con l’intenzione di scardinare lo 0-0 imposto dalla Svezia. Da lì in avanti, il “gallo” ha fatto fatica a tornare quello arrembante e famelico sotto porta ammirato nello scorso campionato. Il numero nove granata da novembre sino allo scorso 23 dicembre ha timbrato il cartellino solamente due volte: in Coppa Italia contro il Carpi e alla diciassettesima giornata nell’1-3 a favore del Napoli. Sino ad ora le reti messe a segno in campionato sono solamente quattro, nulla a che vedere con le ventisei realizzante nello scorso torneo, bottino che fece accendere su di lui le luci del calciomercato. Il Chelsea di Conte lo voleva a tutti i costi, ma la clausola da 100 milioni di euro imposta dal presidente Urbano Cairo, ha avuto l’effetto di un deterrente per i Blues, così come non fu mistero l’interessamento palesato dal Milan, alla ricerca del centravanti che potesse completare la faraonica campagna acquisti messa in atto dal duo Fassone-Mirabelli. Alla fine sotto l’ombra della Madonnina atterrò Kalinic, con il “gallo” che non smise di indossare gli abiti granata. Solamente che rispetto alla passata stagione, molto sembra essere cambiato. L’infortunio patito ad inizio ottobre ha condizionato fortemente il rendimento di Belotti che ha palesato difficoltà nel ritrovarsi. Ora quest’ennesima, preoccupante, ricaduta sarà difficile da smaltire. Di certo sarà assente sabato contro il Genoa e mercoledì 3 gennaio in vista del derby della Mole valevole per i quarti di finale di Coppa Italia, ma ciò che si sospetta è che lo stop possa essere decisamente lungo e nella peggiore delle ipotesi, in caso di operazione chirurgica sul ginocchio, a quel punto, si potrebbe parlare di stagione finita in anticipo. Il tecnico Mihajlovic e la dirigenza granata attendono l’esito degli esami strumentali che verranno eseguiti quest’oggi al fine di valutare se intervenire sul mercato o meno. In caso di forfait prolungato del “gallo”, i nomi in cima alla lista dei desideri sono quelli di Pazzini e Falcinelli, chiamati all’arduo compito di sostituire il numero nove del Toro, centravanti dal fiuto del gol infallibile. Le lacrime versate da Belotti, ieri, durante l’uscita dal campo d’allenamento rischiano di essere le lacrime del popolo granata che sognava una stagione dal profumo d’Europa, ed invece, al momento, deve accontentarsi di un decimo posto, a quota ventiquattro, distante tre lunghezze dalla Sampdoria sesta ma con una gara ancora da recuperare.
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