Cutrone tinge di rossonero il derby della Madonnina
Di Lorenzo CristalloE’ il Milan a mettersi al riparo da una crisi profonda. Cutrone nel primo tempo supplementare di un gara non spettacolare dal punto di vista tecnico ma dall’elevato tasso agonistico, regala il pass ai rossoneri al fine di accedere in semifinale di Coppa Italia, dove affronteranno la Lazio. Milan-Inter termina 1-0, a margine di un match dall’indiscutibile posta in palio per entrambe le compagini. Per i nerazzurri è un ko che brucia, al pari delle due sconfitte rimediate in campionato contro Udinese e Sassuolo. La banda guidata da Spalletti dice addio all’unica competizione extra-campionato e a questo punto è inevitabile affermare che siano di fronte ad una crisi perlomeno di risultati. Gli uomini di Gattuso, invece, in caso di debacle avrebbero certificato ulteriormente una situazione alquanto drammatica: undicesimi in campionato e distanti quattordici punti dal quarto posto, ultimo gradino utile al fine di accedere in Champions League. Un gap ragguardevole che non lascia spazio a voli pindarici con la fantasia. Eppure il derby di Coppa Italia, il ventiquattresimo in questa competizione, ha regalato una notte magica di fine anno al “diavolo”, che sotto una pioggia battente caduta su Milano, ha fatto prevalere la propria fame di vittoria e il maggior agonismo al cospetto di un’Inter che ha sciupato almeno tre occasioni da gol degne di nota. La serata non era iniziata sotto i migliori auspici per i rossoneri, in quanto Storari, chiamato a sostituire Gigio Donnarumma infortunatosi all’inguine, durante il riscaldamento ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di un problema muscolare. Al suo posto, quindi, è stato chiamato a presidiare i pali della porta Antonio Donnarumma, terzo portiere e fratello di Gigio, con quest’ultimo, seppur in precarie condizioni, precettato per accomodarsi almeno in panchina. La prima chance della gara è a favore dei rossoneri con Kessiè che scodella un cross in area su cui si avventa di testa Bonaventua ma Handanovic è abile nello spedire la sfera sopra la traversa. I nerazzurri rispondono con un gol annullato a Perisic, autore di un tiro deviato in porta da Donnarumma, per posizione di offside di Ranocchia. Il “diavolo”, scampato il pericolo, torna nuovamente a farsi vedere in avanti con Suso, protagonista di una conclusione, dall’interno dell’area, intercettata da Handanovic. L’ultima occasione della prima frazione di gioco è per gli ospiti con Joao Mario autore di un cross per Icardi, il quale svetta di testa, sorprendendo Donnarumma, senza centrare, però, il bersaglio per una questione di centimetri. Nella ripresa l’Inter va vicino al gol con Joao Mario: il portoghese riceve una sponda deliziosa, all’interno dell’area, da Icardi, ma il suo tiro di prima intenzione viene deviato sopra il montante da un insuperabile Donnarumma. Ancora gli uomini di Spalletti all’attacco con Brozovic che appoggia sulla sinistra per Perisic, con quest’ultimo che una volta giunto in area lascia partire un bolide che non inquadra lo specchio della porta. Il Milan torna a farsi vedere dalle parti di Handanovic con Suso, il quale intercetta la sfera per poi sfoderare una conclusione deviata da Skriniar che colpisce la parte alta della traversa. Nel frattempo Gattuso è costretto ad effettuare due sostituzioni riguardanti Abate e Kalinic, entrambi usciti dal campo per infortunio, inserendo rispettivamente Calabria e Cutrone. Al termine dei minuti regolamentari, il punteggio resta inchiodato sullo 0-0 così che l’arbitro Guida manda le squadre ai tempi supplementari. I rossoneri appaiono maggiormente aggressivi e meglio disposti in campo, al cospetto dei “cugini” nerazzurri che iniziano a sbagliare una serie di appoggi piuttosto semplici, sinonimo di stanchezza che affiora inevitabilmente. La rete che squarcia l’equilibrio giunge al 104’ minuto quando Suso scodella in area un assist pregevole, su cui si avventa di prima intenzione Cutrone, impeccabile nello spedire la sfera alle spalle di Handanovic. Gioia irrefrenabile per il giovane attaccante, classe 1998, che nella sua folle corsa e nel gesto di togliersi la maglietta, incarna tutta la voglia spasmodica da parte del mondo rossonero di interrompere la lunga striscia di risultati negativi. Da lì in avanti, i rossoneri dimostreranno una spiccata abilità nello gestire l’importante vantaggio acquisito, mentre i nerazzurri faranno fatica ad impensierire Antonio Donnarumma. Al triplice fischio finale decretato dall’arbitro Guida, dopo 120 minuti di battaglia, è “Ringhio” a sorridere e ad abbracciare ad uno ad uno i suoi calciatori, protagonisti di una prestazione coriacea, mentre per l’Inter è tempo di processi e riflessioni, anche se dovranno fare in fretta a metabolizzare tale sconfitta con conseguente eliminazione dalla Coppa Italia, in quanto sabato si torna nuovamente in campo, e i nerazzurri saranno impegnati nella delicata sfida casalinga con la Lazio. In mixed zone, queste le dichiarazioni rilasciate da Gennaro Gattuso, soddisfatto ma con in testa la prerogativa di migliorarsi: “A questa squadra la qualità non manca. A livello difensivo siamo sempre tornati bene e abbiamo guadagnato tante seconde palle, ma c’è ancora molto da migliorare. Il palleggio lo abbiamo, ma dobbiamo fare un altro passo in avanti in difesa. Ho visto raddoppi e buone marcature, poi è normale che venga fuori la qualità. Questo Milan mi ricorda quello della prima parte del 2006/2007, quando prendevamo schiaffi da tutti. Allora la società decise di portarci a Malta e poi siamo usciti fuori. In ogni momento vedo i ragazzi che provano a scalare le montagne ma ancora basta, perché a livello mentale e fisico non siamo al top. Non deve mai mancare la voglia e il senso di appartenenza. Per questi ragazzi il derby era importante come il pane. Il successo non cambia molto, non migliora i nostri problemi, ma ci da morale e convinzione. Sarebbe stato un peccato non riuscire a tirar fuori tutto quello che i ragazzi hanno dentro. Ora lavoriamo più tranquilli e pensiamo a fare punti a Firenze”. Questa, invece, la disamina effettuata da Luciano Spalletti a margine di una sconfitta, la terza di fila nelle ultime tre gare disputate, meritevole di un’attenta riflessione: “Sono preoccupato, ma i problemi li hanno tutti, l’importante è avere le reazioni giuste, attraverso la conoscenza di quello che sei. Stiamo assieme da mattina a sera, mi sembra di conoscere ogni giorno qualcosa in più, grazie a questa conoscenza riesco ad avere una reazione più forte. Qui a volte, invece, si ha la sensazione che si respiri un’aria per cui le cose funzionano così, ma funziona se lascio le cose vadano così attraverso una presa di coscienza, perché le cose poi vanno risolte, io devo mettere mano a questa tendenza. Non devo aspettare di subire le reazioni, sono io a dover risolvere certe cose, dobbiamo risolverceli da noi i problemi e vale anche per il mercato. Ora abbiamo una piccola involuzione di gioco e di tiri in porta, però abbiamo avuto due palle gol e lì la devi buttare dentro, altrimenti abbassi la tua convinzione di portare a casa la partita”.
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