Il Torino alle prese con una mini crisi da scacciare e una rosa da rinforzare
Di francodi Lorenzo Cristallo
Momento non particolarmente brillante in casa granata. Il Torino ha chiuso mestamente un 2015 caratterizzato prevalentemente da aspetti esaltanti. La squadra di Ventura con la sconfitta interna contro l’Udinese, ha salutato il campionato che riprenderà il prossimo 6 gennaio con la sfida molto insidiosa del “San Paolo” contro un lanciatissimo Napoli. Il Torino non vince dallo scorso 28 novembre quando si impose per due a zero contro il Bologna. Da lì in avanti il pareggio in extremis al cospetto della Roma, la gara rinviata di Reggio Emilia contro il Sassuolo per nebbia (match che verrà disputato il prossimo 20 gennaio alle 20:45) e per l’appunto la debacle all’ “Olimpico” contro l’Udinese. Tra questi risultati insoddisfacenti non occorre dimenticare l’eliminazione agli ottavi di finale di Coppa Italia per mano della Juventus, in un derby che ha visto i bianconeri surclassare dal punto di vista del gioco e del risultato i “cugini” granata. Soprattutto la clamorosa debalcle nel derby della Mole ha scatenato l’ira dei tifosi che hanno contestato duramente la squadra e l’allenatore, rei a loro dire, di essere apparsi troppo molli e senza carattere in una sfida molto sentita nell’ambiente granata. Gli uomini di Ventura per molti aspetti non stanno ripetendo le gesta delle ultime due stagioni e molti uomini stanno rendendo al di sotto delle loro aspettative. Glik ad esempio, fresco di rinnovo contrattuale, non sta disputando una stagione memorabile. Il numero di goal realizzati non è affatto paragonabile a quelli messi a segno lo scorso anno ed anche dalle tribune è partito qualche mugugno nei suoi confronti. Tanto è vero che per evitare disagi al difensore polacco, Ventura nell’ultimo match di campionato ha preferito schierare dal primo minuto Jansson. I guai maggiori però provengono dall’attacco. Ventura ha provato fino ad ora a ruotare costantemente il tandem d’attacco ma i risultati non sono stati affatto positivi. Le punte soffrono di mal di goal e i numeri sono eloquenti. Quagliarella ha messo a segno quattro reti, con l’ultima realizzata lo scorso settembre contro la Sampdoria, Maxi Lopez è a quota tre, mentre Belotti ha segnato un solo goal in occasione dell’ultima gara vittoriosa per i granata contro il Bologna. Ventura e tutta la dirigenza del Torino mantengono alte le aspettative verso i propri attaccanti, soprattutto nei confronti di Belotti, giovane punta di grande prospettiva e dotato fisicamente. Il tecnico granata scommette su di lui e nonostante questa partenza al diesel è convinto che regalerà molte emozioni al caloroso pubblico della “Maratona”.
Gennaio è tempo di mercato di riparazione e il presidente Urbano Cairo non resterà di certo con le mani in mano. Vorrà insieme al direttore sportivo Petrachi, regalare qualche innesto al proprio allenatore per migliorare l’attuale posizione di classifica che vede i granata inchiodati al dodicesimo posto a quota ventidue punti. Tra i nomi papabili è spuntato quello di Valdifiori a centrocampo, considerando il suo attuale scarso impiego nel Napoli e in attacco con la sempre più probabile cessione di Amauri, che sembra destinato a tornare in Brasile per vestire la maglia del Corinthians, si fanno calde le piste che conducono a due nomi di spessore. Uno è quello di El Shaarawy, vecchio pallino del presidente Cairo. Il “faraone” in questo momento è fuori dal progetto tattico dell’ allenatore del Monaco, Jardim, e in ottica convocazione per la nazionale in vista del prossimo Europeo, potrebbe approdare al Torino per ritagliarsi uno spazio importante e mettersi in mostra. Tra l’altro la società granata aveva già inseguito El Shaarawy nella stagione 2011/2012 anno di promozione in serie A. Altro nome che riscalda i cuori dei tifosi del Torino è quello di Giuseppe Rossi in procinto di lasciare Firenze. “Pepito” sarebbe un colpo magnifico che darebbe lustro alla rosa granata ma ci sarà da duellare con una ferrea concorrenza di molte squadre italiane ed estere attratte dal gioiello della Fiorentina. Nel nostro campionato oltre al Torino, hanno mostrato interesse verso Rossi, Sampdoria e Bologna.
La speranza del caloroso popolo granata è che la squadra torni presto ad ottenere risultati prestigiosi così come ha fatto in questo memorabile 2015, un anno contraddistinto dalla vittoria nel derby che non accadeva da ben venti anni e dalla serata magica di Bilbao che permise agli uomini di Ventura di accedere agli ottavi di finale di Europa League.
Commenta o partecipa alla discussione