Sassuolo: Bucchi al capolinea, spazio a Beppe Iachini
Di Lorenzo CristalloBlack monday anche per Cristian Bucchi. Nella mattinata di ieri è giunta la comunicazione ufficiale diramata dai vertici dirigenziali del Sassuolo che hanno sollevato dall’incarico l’allenatore romano dopo quattordici giornate di campionato. In casa neroverde la situazione appare alquanto preoccupante. Gli emiliani stazionano al sedicesimo posto, con undici punti all’attivo, ad una sola lunghezze dalla coppia Spal-Genoa, entrambe terzultime a quota dieci. Lo score complessivo parla di tre vittorie, due pareggi e ben nove sconfitte e il dato più allarmante è che nessun trionfo sia stato, sin ad ora, ottenuto al Mapei Stadium. Numeri disastrosi anche per quanto concerne le reti siglate e subite. I goal all’attivo sono otto, solo il fanalino di coda Benevento ha fatto peggio con sei centri realizzati, mentre per quanto riguarda le reti al passivo, sono ventiquattro, ergendola a quarta peggiore difesa del campionato. Anche per quanto concerne gli uomini in campo, la compagine neroverde pur essendo per lo più simile a quella della passata stagione ammirata sotto la gestione Di Francesco, fatta eccezione per Defrel e Pellegrini, in molti stanno rendendo sotto gli standard abituali. In porta Consigli spesso compie dei miracoli, ma fronteggiare ripetute conclusioni avversarie durante i novanta minuti rischia di essere un’impresa insostenibile. Pollice giù per Acerbi, sino ad ora deludente e troppo spesso infilato dagli attacchi dei rivali. Con Bucchi alla guida, è scomparso dai radar uno degli esterni destri più talentuosi presenti nel nostro campionato, ossia Pol Lirola, retrocesso in panchina per far spazio all’esperto Gazzola. A centrocampo Magnanelli non ha fornito le solite performance dettate dalla sua riconosciuta esperienza, mentre in avanti giungono i dati più sconfortanti. Domenico Berardi sembra essere la copia sbiadita del calciatore richiesto dai top club sino alle precedenti stagioni. Un solo goal all’attivo e due rigori sbagliati. Di certo non hanno fatto meglio né Falcinelli né Matri. Il primo giunto in pompa magna dopo la splendida annata disputata tra le fila del Crotone, ha timbrato per una sola volta il cartellino, mentre l’ex juventino è andato due volte a segno ma molto spesso le sue prestazioni hanno lasciato alquanto a desiderare. Due anche le reti siglate da Politano, ma tutto ciò non è sufficiente per tirare su dalle sabbie mobili un Sassuolo troppo brutto per essere vero. L’ultima gara disputata, sabato scorso, contro l’Hellas Verona ha palesato i limiti di una compagine che non entusiasma, basti pensare alla scarna presenza dei tifosi neroverdi sugli spalti del Mapei Stadium. La gestione Di Francesco sembra essere un pallido e nostalgico ricordo, così come i fasti della qualificazione in Europa League, avvenuta non più tardi di un anno e cinque mesi fa. Occorre recuperare il terreno perduto, bisogna incamerare il maggior numero di punti, per risollevarsi e condurre un’annata in linea con i propositi iniziali. Dunque via Bucchi, che tra l’altro sembrava già ai titoli di coda dopo aver dichiarato al termine della sconfitta contro il Verona che la personalità non si allena, evidenziando uno scollamento tra lui e i calciatori, e al suo posto è stato ufficializzato Giuseppe Iachini. L’ex tecnico di Palermo e Udinese, senza squadra dall’ottobre del 2016, torna su una panchina di A con il suo fare battagliero. Ieri pomeriggio ha diretto il suo primo allenamento presso lo stadio Ricci di Sassuolo, mentre quest’oggi alle ore 12 avverrà la presentazione alla stampa. Il debutto è previsto per domani, alle 15, in occasione dei sedicesimi di Coppa Italia al cospetto del Bari. L’allenatore marchigiano è chiamato al compito di rivitalizzare dei calciatori ad oggi dispersi tra equivoci tattici e cali vistosi di rendimento, riportando il Sassuolo in quella fascia di metà classifica che più le si addice. Scongiurare la retrocessione in B è il primo compito, a seguire urgono dei miglioramenti per quanto concerne l’assetto tattico, in quanto le potenzialità di questo gruppo siano indiscusse, occorre però una mano sapiente che riesca a donare nuova linfa ad un organico depresso dagli ultimi risultati decisamente disastrosi.
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