Bye bye Montella. Al suo posto subentra Gennaro Gattuso

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Scossone in casa Milan. L’ultimo pareggio ottenuto, in campionato, per 0-0 contro il Torino ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare un vaso già ampiamente colmo di malcontento. Nella tarda mattinata di ieri è giunta la comunicazione ufficiale, attraverso i canali telematici della società rossonera, dell’esonero nei confronti dell’allenatore Vincenzo Montella. Durante la notte tra domenica e lunedì è andata in scena una conference-call tra l’a.d Fassone, il d.s. Mirabelli e i vertici societari cinesi. Una full immersion per decidere il futuro della guida tecnica della squadra. Un lungo conciliabolo in cui è venuta fuori la decisione, irrevocabile, di sollevare dall’incarico l’”aeroplanino”. Montella lascia il Milan dopo averne assunto le redini nel luglio del 2016. Alla conduzione del “diavolo” ha ottenuto un sesto posto nello scorso campionato che ha permesso ai rossoneri di qualificarsi per l’attuale edizione dell’Europa League e la vittoria di una Supercoppa Italiana, nel dicembre di un anno fa, nella finale di Doha contro la Juventus. In questa stagione, dopo una campagna acquisti estiva alquanto faraonica, i risultati sperati dalla società tardano ad arrivare. In campionato, i rossoneri sono appaiati al settimo posto a quota venti, a ben diciotto lunghezze di distanza dal Napoli capolista e a sedici dai “cugini” rivali dell’Inter attualmente secondi. Lo score dopo quattordici giornate parla di sei vittorie, due pareggi e sei ko e tra le propria mura amiche, il “diavolo” non ottiene l’intera posta in palio dallo scorso 20 settembre, in occasione del 2-0 rifilato alla Spal, da lì in avanti il pubblico di San Siro ha ammirato due pareggi e due sconfitte, con il dato sconfortante che i rossoneri non abbiano mai siglato una rete. In Europa League, il discorso è abbastanza diverso, con il Milan già qualificato per i sedicesimi di finale. Ma l’Austria Vienna, il Rijeka e l’AEK Atene non rappresentano avversari indicativi al fine di testare lo stato di salute di Donnarumma e compagni. Tra l’altro proprio in occasione di un match europeo, il duo Fassone-Mirabelli ha iniziato a porsi degli interrogativi sulla concreta necessità di proseguire con il tecnico campano oppure di cambiare rotta. Fu la sera del 2 novembre, al culmine di uno scialbo 0-0 in casa dell’AEK Atene a sollevare più di qualche dubbio sull’effettivo operato di un Montella ancora alla ricerca di un preciso assetto tattico. Su ventitre gare ufficiali disputate dal luglio scorso, l’”aeroplanino” ha cambiato, in tutte le circostanze, l’undici iniziale, svariando dal 4-3-3 al 3-5-2, passando per il 3-4-2-1, moduli e uomini differenti per tentare di ritrovare il bandolo della matassa. Numeri poco esaltanti giungono sia dal reparto difensivo che dall’attacco: diciotto le reti al passivo dopo quattordici giornate di campionato, mentre diciannove sono i goal messi a segno, con gli attaccanti di ruolo ovvero Kalinic, André Silva e Cutrone che in tre hanno timbrato il cartellino in sole cinque occasioni. Per invertire tale situazione piuttosto deficitaria, i vertici del club di via Aldo Rossi hanno deciso, così, di esonerare, come sempre accade, l’allenatore, dando l’incarico di guidare la prima squadra a Gennaro Gattuso. “Ringhio” presentato alla stampa nel maggio scorso come nuovo tecnico della compagine Primavera dei rossoneri, lascia i ragazzi per compiere questo ambizioso salto di qualità. Stamattina, alle ore 10, sosterrà il suo primo allenamento a Milanello, mentre alle 13:30 nella sala stampa del centro sportivo terrà la conferenza stampa di presentazione. Vincenzo Montella a poche ore dalla telefonata ricevuta dal d.s. Massimiliano Mirabelli che gli comunicava la decisione da parte della società di esonerarlo, ha colto l’occasione per salutare tutti, congedandosi con un tweet di ringraziamento, esprimendo le seguenti parole: “Allenare il Milan è stato un onore, lavorare con questo gruppo ancor di più. Ringrazio i tifosi per il loro sostegno, Fassone e Mirabelli per l’opportunità e il mio staff che mi ha supportato in ogni momento. Auguro a Rino di riportare il Milan dove merita”. Infine incalzato dai giornalisti presenti a Milanello, Montella ha dichiarato di dover ancora metabolizzare tale situazione, mostrando una certa perplessità sulla tempistica utilizzata. Su un possibile approdo sulla panchina azzurra, l’”aeroplanino” ha affermato di volersi riposare per un po’, godersi del tempo libero e poi si vedrà, anche se parlare già da adesso di Nazionale appaia decisamente prematuro.


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