Italiane di Coppa: zero sconfitte e il ranking Uefa ringrazia
Di Emanuele SaccardoIn tempi di magra si festeggia anche per un solo boccone di pane. Sicuramente la demagogia spicciola non è una gran cosa e non la si può adattare al calcio; se però il boccone di pane si chiama ranking Uefa e la carestia è quella del pallone di casa nostra, beh, il tutto calza a pennello. Sono lontanissimi gli anni ’90 nei quali il calcio italiano piazzava quattro squadre nelle tre finali delle Coppe europee (Coppa Campioni, Coppa delle Coppe e Coppa Uefa – che nostalgia): e allora si sorride per tre squadre già qualificate ai sedicesimi di Europa League e altrettante con il destino nelle proprie mani tra la stessa competizione e la Champions. Ci si rincuora per le zero sconfitte dell’ultimo turno europeo (3 vittorie e 3 pareggi).
Non stiamo addobbando il salotto per un trofeo appena conquistato. Stiamo moderatamente ringraziando Inter, Napoli e Fiorentina per aver superato gironi tutt’altro che di ferro – Dnipro, Sparta Praga e Guingamp non hanno esattamente bacheche che spurgano Coppe; il Torino perché dopo due decenni di assenza dal calcio internazionale ci sta mettendo tutto quello che ha; la Juventus perché ha rialzato la cresta e la Roma che ci potrà provare fino all’ultimo.
Quindi il boccone di un ranking Uefa in miglioramento è assai saporito: l’Italia è quarta, alle spalle dell’inarrivabile Spagna (85.142 il suo coefficiente totale), dell’Inghilterra (71.820) e della Germania (68.700). Nulla di nuovo, dopotutto. L’aspetto positivo è rappresentato dai parziali di stagione: il nostro calcio è davanti a tutti con un coefficiente di 5.666, a fronte dell’iberico fermo a 5.357, del tedesco a 5.152 e di quello albionico a 5.000. Dietro di noi il Portogallo si defila, complici le non esaltanti prestazioni delle sue compagini sparse nei due massimi tornei continentali per club.
Insomma, si vede un po’ di luce in fondo al tunnel. Luce che ieri sera si è fatta più intensa grazie alle vittorie dell’Inter (2-1 sul Dnipro) e della Fiorentina (stesso risultato in casa del Guingamp). Entrambe sono aritmeticamente certe del primo posto nei rispettivi gruppi, cosa non scontata invece per il Napoli, uscito con uno scialbo ma utilissimo 0-0 dalla tana dello Sparta Praga. Per i partenopei il passaggio del turno è un dato di fatto, resta da vedere se in vetta o al secondo posto: sarà decisivo l’ultimo impegno casalingo contro il modestissimo e sempre perdente fanalino di coda Slovan Bratislava. Discorso leggermente diverso per il Torino: dopo il pareggio a reti inviolate contro il Bruges, per merito soprattutto del portiere australiano Ryan, le bizze della matematica potrebbero mandare i granata in paradiso o all’inferno. Nell’ultimo scontro in casa del Copenaghen (già eliminato) le sorti della campagna europea saranno quindi tutte nei piedi del gruppo di Ventura. Si deve avere fiducia, in fondo i tempi di magra sono per forza destinati ad avere una fine.
GRUPPO B:
Bruges 9, TORINO 8, Hjk 6, Copenaghen 4
GRUPPO F:
INTER 11*, Karabakh e Saint-Etienne 5, Dnipro 4
GRUPPO I:
NAPOLI* e Sparta Praga 10, Young Boys 9, Slovan Bratislava 0
GRUPPO K:
FIORENTINA 13*, Guingamp e Paok Salonicco 7, Dinamo Minsk 1
* già qualificate ai sedicesimi di finale
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