Prima di A: solfeggi e calci (nel sedere)
Di Daniele GrattieriMolti protagonisti della nuova serie A, senza penalizzazione e senza tribunali, hanno solfeggiato con i loro strumenti migliori – i piedi – disegnando trame ardite e raccogliendo – pure – l’applauso nemico.
E’ successo a Montella che bagna il ritorno in blucerchiato con un gol in venti minuti suscitando i complimenti dell’intero Franchi di Siena (e riprendendosi la media gol abbandonata proprio in blucerchiato e mai recuperata).
E’ successo a Montolivo, che allontana (insieme a Pazzini e Mutu) il fantasma di Toni grazie ad uno slalom, a una sterzata ed una curva parabolica sottile, felpata, unica.
E che dire di Rosina, ugual disegno ma da più lontano, e poi dell’assiste di Ibra, e tornando a Siena del missile di Bellucci?
Una festa per gli occhi, questa prima di A.
Con un epilogo tragicomico in quel di Parma, dove Baldini le ha suonate a Di Carlo, sferrando un calcio da “w il parroco” nel di dietro del collega.
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