L’Olimpico festeggia: la Lazio vince nel finale contro un’orgogliosa Cremonese

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La Lazio torna al secondo posto, battuta 3-2 la Cremonese. Giornata di festa all’Olimpico, nonostante la sfida alla Cremo non metta nulla in palio sono 65mila i tifosi presenti all’Olimpico, d’altronde si ricorda la Coppa Italia vinta dieci anni fa e c’è da salutare l’addio ai biancocelesti di Stefan Radu. Al primo pallone buono, arriva il vantaggio della Lazio: azione da videogioco, Luis Alberto per Immobile che fa sponda e manda in porta Hysaj, freddo a incrociare di mancino per l’1-0 al minuto 4. Anche se in vantaggio, prosegue la spinta biancoceleste e la Cremonese è costretta per larghi tratti a difendere: Sarr è attento sia su Vecino che poi su Romagnoli e Luis Alberto, solo Tsadjout nella prima mezz’ora prova a calciare per i lombardi. Al 35′ segnali di Ciofani, sporca i guantoni di Provedel dalla distanza. È però un’illusione per i grigiorossi: due minuti e arriva il 2-0, firmato da Milinkovic-Savic su preciso invito di Pedro. Non succede più nulla fino all’intervallo, Lazio negli spogliatoi sul più due.

Sembra già tutto deciso, quando le due squadre rientrano in campo, ma non è dello stesso avviso Galdames. Il cileno n° 27 della Cremonese al 54′ riapre l’incontro, battendo Provedel con un destro potente e reso imparabile dalla deviazione di Casale. La Lazio forse si è accomodata troppo dopo il primo tempo e tempo quattro minuti arriva anche il beffardo 2-2, un regalo di Lazzari che di testa vorrebbe appoggiare indietro al suo portiere Provedel ma spizza il palo e fa autogol. Si risvegliano i biancocelesti e serve un super Sarr (all’esordio in Serie A) per impedire a Felipe Anderson e Immobile il nuovo sorpasso. A un quarto d’ora dal novantesimo Ferrari si sostituisce al proprio portiere, strozzando in gola l’urlo di gioia per la potenziale doppietta di Milinkovic-Savic. Questa però arriva, proprio quando tutto faceva pensare a un pareggio: appena prima del novantesimo il serbo sfrutta una mischia su angolo e sigla il 3-2. Subito dopo entra in campo anche Radu e l’Olimpico espone uno striscione che suona di possibile addio per l’autore della doppietta e uomo che ha portato 3 punti che riportano la Lazio seconda.


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