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Su rigore arriva la rete dell’1-1 da parte di Insigne, che regala il pareggio agli azzurri.

E’ il talento di Frattamaggiore a portare l’Italia al pareggio. Lorenzo Insigne si è preso la responsabilità di calciare il rigore assegnato agli azzurri all’87’ dopo la consultazione col Var. Un ‘Italia tutto sommato buona tralasciando la disattenzione difensiva sul gol di Vardy. Nel secondo tempo ha tenuto in mano il pallino del gioco e ha avuto più occasioni da gol, sempre con Insigne protagonista.

 

Oltre a a Jorginho e Insigne ieri sera hanno giocato anche Zielinsi, Milik, Mertens e Koulibaly.

 

Due azzurri in gol questa sera in giro per il mondo. Oltre al pareggio di Insigne contro l’Inghilterra c’è da registrare anche il gol da cineteca di Zielinski contro la Corea del Sud, il polacco ha siglato la rete del 3-2 al 92′ regalando la vittoria ai suoi.

Koulibaly col suo Senegal è stato in campo 90 minuti (0-0), 60 per Mertens (4-0) e 3o per Milik.

 

Il Napoli potrà riavere con sé Marek Hamsik.

Il capitano azzurro durante la sosta delle Nazionali è stato a riposo per due motivi: l’operazione alle tonsille e la distrazione ai flessori rimediata nella gara contro il Genoa.

Secondo quanto riferisce il Corriere dello Sport, il Capitano azzurro avrebbe smaltito i postumi dell’intervento e dell’infortunio ed è sulla via della guarigione. La presenza di Hamsik però contro il Sassuolo è ancora in dubbio, per via precauzionale lo staff potrebbe decidere di non farlo giocare e attendere ancora un’altra settimana.

 

Lorenzo Insigne, autore del gol del pareggio tra Italia e Inghilterra, ha parlato nel post partita.

Il rigore segnato dall’attaccante azzurro arrivato dopo la consultazione del VAR. Una gara che poteva essere un’ennesima sconfita ma grazie alla freddezza dal dischetto, Insigne ha evitato il peggio.

Queste le sue parole di Insigne riportate da La Gazzetta dello Sport: “Sono felice per il gol segnato, non meritavamo di perdere. Andiamo avanti così ma non sono io che devo decidere, è il c.t. Torno a Napoli carico: da ora in poi in campionato non dobbiamo sbagliare nulla”.

 

Dopo il Sassuolo al San Paolo arriverà il Chievo.

Per le ultime gare in casa, complice anche la lotta Scudetto, il Napoli ha deciso che pe rla gara casalinga col Chievo i prezzi saranno popolari:

Tribuna Posillipo € 60,00

Tribuna Nisida € 40,00

Tribuna Family € 15,00 / € 5,00 (tariffa ridotta)

Distinti € 20,00

Curve € 10,00

La vendita è partita bene: la Curva B superiore già risulta esaurita in pochi giorni. Non è difficile ipotizzare che anche gli altri settori termineranno presto.

 

La decisione di dirsi addio è arrivata in anticipo e Sabatini non sarà più il coordinatore tecnico di Suning e dell’Inter.
Il club cinese ha diramato un comunicato, ecco quanto si legge: “Suning Sports e Sabatini hanno raggiunto un accordo per la terminazione anticipata del contratto che lì lega, Sabatini non ricoprirà più il ruolo di direttore tecnico di Suning Sports. Il Club gli augura successo nella sua prossima esperienza lavorativa”.

 

Una tripletta di Isco e i gol di Diego Costa, Thiago e Aspas umiliano Sampaoli.

Una disfatta senza mezzi termini per l’Argentina, che a Madrid rimedia un’umiliazione storica dalla Spagna. Una di quelle batoste che rischiano di lasciare il segno anche in proiezione futura. L’assenza di Lionel Messi non può essere una scusante per l’Albiceleste, affondata 6-1 in una notte che rilancia prepotentemente la Spagna, al 18° risultato utile consecutivo. Al Wanda Metropolitano brilla soprattutto la stella di Isco, autore di una strepitosa tripletta che forse gli consentirà di riguadagnare spazio anche nel Real Madrid in vista della doppia sfida di Champions contro la Juventus. Diego Costa, Thiago e Aspas completano la festa spagnola contro un’Argentina letteralmente crollata. L’ultima volta che l’Albiceleste subì sei reti fu nel 2009, nella sfida di qualificazione Mondiale contro la Bolivia, ma quella volta fu (anche) colpa dell’insostenibile altura di La Paz.

 

Un pareggio a Wembley non è mai da buttare. Gli azzurri fermano i “tre leoni” a Londra ed è forse il primo sorriso del post-Svezia. Il Mondiale è andato, bisogna farsene una ragione e cercare di ripartire. L’amichevole contro l’Inghilterra finisce 1-1 con Inisgne che, all’87°, realizza il rigore guadagnato da Chiesa e concesso tramite il Var. E’ la rete che annulla quella dell’1-0 di Vardy e che permette a Di Biagio di portare a casa il risultato positivo. Dopo il ko con l’Argentina, il ct qualcosa cambia. Tra i pali c’è Donnarumma e non capitan Buffon (la fascia passa sul braccio di Bonucci), in difesa Zappacosta prende il posto di Florenzi, a centrocampo Pellegrini rileva Verratti, mentre nel tridente c’è Candreva e non Chiesa. Buon avvio degli azzurri, autoritari, propositivi, ma spreconi, soprattutto Immobile. Il capocannoniere della serie A in 3 minuti fa girare la testa a Stones, ma spreca due ottime occasioni che lui stesso si era procurato. Anche in difesa la linea funziona ed è bravo De Sciglio a fermare Vardy al 10°. L’Italia fa ben sperare, ma al 16° fa disperare Immobile che, a 4-5 metri da Butland, ha sulla testa la palla dell’1-0, ma la spedisce sopra la traversa vanificando un cross perfetto di Candreva. Gli inglesi in difesa lasciano a desiderare, ma funzionano dalla cintola in su, nonostante Southgate debba fare i conti con l’assenza di Kane. Dopo una parata di Donnarumma su Vardy, Lingard, al 26°, approfitta della dormita di Jorginho, batte subito la punizione e serve il bomber del Leicester che questa volta batte l’erede di Buffon. Ingenuità clamorosa e poco dopo gli inglesi fanno tremare ancora gli azzurri, in mezzo una bella giocata di Immobile che però conclude male.

Nessun cambio nella ripresa e al 9° Bonucci salva su Young. Il primo cambio di una lunga serie all’11° con Chiesa che subentra a Candreva. L’Italia, però, non decolla, gli inglesi giocano e tengono il campo meglio di noi. Di Biagio inserisce Belotti per Immobile, ma è Insigne, prima con una punizione (28°) e poi con un bel triangolo con Jorginho (34°) a cercare il gol del pari. C’è spazio anche per il Var, Chiesa finisce a terra in area, l’arbitro lascia correre, poi guarda il video e assegna il penalty che, all’87°, Insigne non sbaglia. Finisce 1-1, forse termina anche l’avventura da ct di mister Di Biagio. Fra due mesi sapremo.

 

Brutta lezione per l’Argentina sepolta sotto di sei gol dalla Spagna nell’amichevole pre-mondiale disputata a Madrid. Senza Messi e Aguero, l’Albiceleste, reduce dalla vittoria contro l’Italia, ha perso nettamente al Wanda Metropolitano contro una Spagna vive e brillante. Mattatore della serata Isco, autore di una tripletta (27′, 52′ e 74′), le ltre reti portano la firma di Diego Costa (12′), Thaigo Alcantara (55′) e Iago Aspas. Di Otamendi (39′) il gol della bandiera della Seleccion.

Nello stadio dell’Atletico Madrid è stata grande Spagna al cospetto di un’Argentina davvero poca cosa, a cui non basta la scusante della defezione di Messi. Ha aperto le marcature Diego Costa che ha approfittato di uno svarione della difesa argentina e battuto il portiere argentino. Il raddoppio intorno alla mezzora con Isco al termine di una ficcante azione sulla destra finalizzata al meglio dall’attaccante del Real. Otamendi, su svarione di De Gea, accorcia le distanze di testa su calcio piazzato, ma è solo un palliativo perchè nella ripresa è solo Spagna e tanto Isco. In tre minuti l’esterno e Thiago Alcantara chiudono in match in 3′ (dal 52′ al 55′). Il triplo vantaggio non accontenta i padrini di casa che dilagano ancora con Aspas e sempre Isco per l’umiliante 6-1 finale che aprirà inevitabili commenti e polemiche in casa argentina.

 


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