Coppa Italia: 3-3 spettacolare fra Viola e Atalanta. Icardi rompe il silenzio! Analisi e commenti.

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Scherzi del calendario. Napoli-Juventus è una partita diversa da tutte le altre, che mette di fronte le due squadre che negli ultimi anni sono state sempre le principali protagoniste del campionato, le cui tifoserie sono da sempre divise da una fortissima rivalità. Quest’anno, però, complici anche i 13 punti di distacco tra la prima e la seconda in classifica, c’è il rischio che sull’interesse per lo scontro di vertice prevalgano quelli, per così dire, internazionali di entrambe le squadre. E così tra i bianconeri al San Paolo potrebbe addirittura mancare Cristiano Ronaldo che Allegri terrebbe a riposo prudenzialmente per far guarire perfettamente la lieve distorsione a una caviglia in vista del ritorno in Champions del 12 marzo contro l’Atletico Madrid. E Ancelotti potrebbe rispondere con qualche assenza eccellente dal primo minuto, visto che il Napoli dopo appena quattro giorni ospiterà il Salisburgo per l’andata degli ottavi di finale di Europa League. Di formazione, comunque, è ancora presto per parlare a Castel Volturno. Il tecnico, peraltro, come è sua abitudine non anticipa mai le proprie scelte.Chi quasi certamente sarà in campo contro i bianconeri, indipendentemente dalle rotazioni, è Allan, pedina insostituibile nel centrocampo dei partenopei. Oggi il brasiliano ai microfoni di Radio Kiss Kiss ha parlato proprio della sfida di domenica sera e di come assieme ai compagni di squadra si stia avvicinando a questo match. «È una settimana un pò particolare – ha detto Allan – più per la gente che per noi. Noi affrontiamo ogni avversario con la fame di vincere e prendere i tre punti, ma sappiamo che per i tifosi è una gara speciale e cercheremo di fare una grande partita e di dare soddisfazione alla gente che è sempre accanto a noi». «Sarebbe bello vincere – ha aggiunto il brasiliano – e togliere loro questa striscia positiva in campionato, ma dobbiamo entrare in campo tranquilli, fare una grande prestazione, divertire la gente, fare risultato». «Stiamo lavorando bene – conclude il brasiliano – entreremo in campo con fame di vincere e cercheremo di conquistare i tre punti per avere fiducia anche in vista dell’Europa League». «Cristiano Ronaldo? Pensiamo alla Juventus in generale – ha concluso il centrocampista azzurro – dobbiamo stare attaenti ad ogni loro giocatore, dobbiamo pressare perché è una partita importante per noi e per i nostri tifosi». (ilmattino.it)

«È una settimana un pò particolare, più per la gente che per noi. Noi affrontiamo ogni avversario con la fame di vincere e prendere i tre punti, ma sappiamo che per i tifosi è una gara speciale e cercheremo di fare una grande partita e di dare soddisfazione alla gente che è sempre accanto a noi». Il centrocampista del Napoli Allan descrive ai microfoni di Radio Kiss Kiss le sue sensazioni a pochi giorni dalla sfida del San Paolo contro i campioni d’Italia. «Sarebbe bello vincere – dice Allan – e togliere loro questa striscia positiva in campionato, ma dobbiamo entrare in campo tranquilli, fare una grande prestazione, divertire la gente, fare risultato». «Stiamo lavorando bene – conclude il brasiliano – entreremo in campo con fame di vincere e cercheremo di conquistare i tre punti per avere fiducia anche in vista dell’Europa League». (ilmattino.it)

«All’Atletico dobbiamo dedicare un piccolo pensiero tutti i giorni, senza che però diventi opprimente. E a Napoli andiamo per la vittoria che sarebbe un ko quasi definitivo al campionato ma anche per trovare la prestazione che ci da slancio per la Champions». Così il capitano della Juventus, Giorgio Chiellini, in un’intervista a Sky Sport24. «Il Napoli sta facendo una grande stagione – ha aggiunto il difensore bianconero – ma la Juventus ha un cammino straordinario. Sarà una grande partita, il distacco reale non è di 13 punti, non avrei mai pensato di arrivare a questa sfida con questo vantaggio. Ancelotti sa gestire al meglio ambiente, piano piano raccoglierà frutti anche a Napoli. Siamo noi che stiamo facendo qualcosa di straordinario, ma non deve mai passare l’idea che il campionato sia finito». (ilmattino.it)

Giallo social questa mattina per i tifosi juventini. Su Twitter e Instagram sono infatti spariti i profili dell’allenatore bianconero Massimiliano Allegri. Una sorpresa apparentemente inspiegabile dal momento che il tecnico della Juventus è stato sempre molto attivo sui social, con l’immancabile commento nelle immediate ore di ogni dopo-partita e altre interventi in iniziative educative o di solidarietà. Probabile che abbiano pesato gli insulti ricevuti dopo il ko in casa dell’Atletico Madrid da una frangia di tifosi che contestavano sia l’undici iniziale che le scelte fatte nel corso della partita. Ma dalla Continassa fanno sapere che la cancellazione degli account è stata una scelta personale, non dettata da alcun episodio in particolare. Probabilmente bisognerà attendere la conferenza prepartita che Allegri terrà domani alla vigilia di Napoli-Juventus per saperne di più (ilmattino.it)

Sorpresa in Premier League. Il Fulham ha esonerato Claudio Ranieri dopo l’ennesima sconfitta, mercoledì sera in casa del Southampton. Arrivato a Londra lo scorso novembre, l’ex manager del Leicester non è riuscito a risollevare i Cottagers che sono attualmente penultimi, a -10 dalla zona salvezza. Non gli è riuscito un secondo miracolo: dopo meno di quattro mesi dal suo arrivo a Craven Cottage, il Fulham ha esonerato Claudio Ranieri. Decisiva l’ultima sconfitta, mercoledì sera sul campo del Southampton. Ennesimo passo falso – 11 sconfitte in 17 partite – da quando il tecnico italiano aveva rimpiazzato Slavisa Jokanovica lo scorso novembre. Dopo la vittoria all’esordio, che aveva riacceso la speranza di salvezza dei tifosi, i Cottagers sono sprofondati: una sola vittoria nel 2019, accompagnata da sette sconfitte, il penultimo posto in classifica a -10 dalla quota salvezza. Evitare la retrocessione appare ormai una missione impossibile, dalla quale comunque Ranieri è stato esonerato. A condannarlo, di certo i pessimi risultati, ma anche la mancanza di sintonia coi tifosi che nelle ultime settimane lo avevano apertamente contestato. «Sono ovviamente dispiaciuto per i risultati e per non essere riuscito a migliorare la situazione di classifica. Ma voglio ringraziare la società, i giocatori e il pubblico per l’appoggio che ho ricevuto», le parole di commiato di Ranieri. Si chiude così, con un esonero, il ritorno di Ranieri in Premier League che aveva lasciato – da campione in carica – due anni fa. Dopo i quattro anni al Chelsea, nell’estate 2015 si era seduto sulla panchina del Leicester, guidando le Foxes ad una clamorosa cavalcata trionfale. Un’impresa sportiva tra le più inattese di sempre, che i bookies inglesi quotavano 5000 a 1. Ma che non gli era comunque bastata per evitare il licenziamento, a metà della stagione successiva. Anche in quell’occasione aveva pagato i risultati negativi della squadra. «Claudio è subentrato in una situazione difficile – il commento del presidente del Fulham, Shahid Khan -. Ha ereditato una squadra che aveva raccolto un solo punto nelle prime otto giornate. Il suo arrivo ha subito portato un miglioramento, con nove punti in otto turni. Purtroppo non siamo riusciti a mantenere quel ritmo». (ilmattino.it)

Il Chelsea di Maurizio Sarri batte il Tottenham 2-0 e salva la panchina del toscano dopo il brutto ko di Carabao Cup contro il Manchester City. Dopo un primo tempo a reti inviolate, con il Chelsea vicino al vantaggio grazie al palo di Gonzalo Higuain, i Blues aprono alla grande la ripresa. Super gol di Pedro che sigla il primo vantaggio del Chelsea, poi nel finale l’autogol di Trippier che sigla il risultato fa tornare il sorriso sul volto di Sarri. Le vittorie contemporanee di Arsenal e Manchester United non migliorano la classifica dei Blues ma la vittoria nel derby londinese è ossigeno puro per l’ex allenatore del Napoli. (ilmattino.it)

Nella seconda semifinale di Coppa Italia, gol ed emozioni al Franchi dove Fiorentina e Atalanta fanno 3-3 e rimandano ogni discorso alla sfida di ritorno. A mangiarsi le mani sono i bergamaschi, sempre avanti e rimontati. Ilicic illumina per Gomez (16′) e Pasalic (18′). Un errore di Palomino manda in porta Chiesa (33′) e 3′ dopo Benassi ristabilisce la parità. Nella ripresa De Roon riporta avanti la Dea (59′), definitivo pari di Muriel (79′). Di questi tempi lo stadio Franchi è riservato solo ai cuori forti. Dopo il 3-3 con l’Inter, macchiato dalle polemiche per gli errori dell’arbitro Abisso, la semifinale di andata di Coppa Italia regala altre bellissime emozioni. Merito di Fiorentina e Atalanta, che giocano a viso aperto per tutti e 90 i minuti e rimandano il discorso qualificazione al ritorno in programma tra circa due mesi. La Dea partirà con un leggero vantaggio e le basterà non perdere, ma se c’è una squadra che deve mangiarsi le mani e proprio quella di Gasperini. Gomez e compagni alternano calcio-spettacolo a clamorose amnesie difensive e alla fine si sono fatti rimontare due volte da una Viola che ha avuto il merito di non mollare mai e di crederci sempre. Nella prima mezzora Ilicic è assolutamente immarcabile e c’è solo una squadra in campo. Due splendidi assist dello sloveno nel giro di 2′ mandano in gol Gomez e Pasalic. La gara è saldamente nelle mani degli orobici, ma un errore di Palomino a centrocampo manda Chiesa in porta. E’ il gol che ridà speranza ai padroni di casa e che è un montante sotto il mento per gli avversari. Tre minuti e la rimonta è completata: Muriel (tenuto in gioco dal disastroso Palomino) serve Benassi, la cui girata al volo fa secco Berisha. La gara è emozionante e allo stesso tempo pazza, visto che nel miglior momento della Fiorentina questa volta è l’Atalanta a trovare il bellissimo 3-2 di De Roon, che fa secco un incerto Lafont con un destro sotto l’incrocio. Manca ancora più di mezzora e nessuno può pensare che sia finita qua. Pioli pesca Simeone dalla panchina e l’argentino lancia in verticale Chiesa che mette sul secondo palo una palla solo da buttare dentro per Muriel. Siamo al minuto 79′ e le emozioni non sono finite, perché è solo la traversa a negare ad Hateboer al 93′ il gran gol di testa. A Gasperini rimane l’urlo in gola, ma anche la consapevolezza che a Bergamo basterà non perdere per tornare in finale di Coppa Italia dove la Dea manca da 23 anni quando proprio la Fiorentina conquistò il trofeo.

LE PAGELLE Chiesa 7,5 – Per mezzora non è pervenuto, poi sale in cattedra: bravo a rubare palla a Palomino e a riaprire il match. Suo anche lo splendido assist per Muriel. Un fenomeno. Lafont 5 – Ottimo il riflesso su Ilicic, ma ha non è esente da colpe sul gol di De Roon con una respinta corta di pugno. Vitor Hugo 4,5 – Pioli lo mette nelle zona di Ilicic e lo sloveno gli fa passare una prima mezzora da incubo. Meglio quando nel secondo tempo si sposta al centro. Ilicic 7,5 – Nella prima mezzora è assolutamente incontenibile, con due assist e tante giocate preziose. Quando gioca così è devastante e insostituibile. De Roon 7 – Oltre al grande lavoro a centrocampo, realizza il magnifico gol del 3-2 con una botta sotto l’incrocio. Palomino 4 – Da un suo errore nasce il gol di Chiesa che riapre la partita. Una leggerezza che manda in bambola i suoi compagni nel finale di primo tempo. Rischia la frittata anche nel secondo su Muriel.

IL TABELLINO FIORENTINA-ATALANTA 3-3

Fiorentina (3-4-1-2): Lafont 5; Ceccherini 5,5 (35′ st Laurini sv), Milenkovic 6, Vitor Hugo 4,5; Dabo 5,5 (31′ st Simeone 6,5), Veretout 6, Benassi 6,5, Biraghi 5,5; Gerson 5,5 (7′ st Fernandes 6); Chiesa 7,5, Muriel 7. A disp.: Terracciano, Brancolini, Pezzella, Hancko, Norgaard, Pjaca, Graiciar, Vlahovic, Montiel. All.: Pioli 6,5

Atalanta (3-4-1-2): Berisha 6; Toloi 6, Palomino 4, Mancini 5,5; Hateboer 6, De Roon 7, Pasalic 6,5, Castagne 5,5; Gomez 6,5 (42′ st Barrow sv); Zapata 5,5 (39′ st Reca sv), Ilicic 7,5. A disp.: Gollini, Rossi, Masiello, Ibanez, Pessina, Kulusevski, Piccoli. All.: Gasperini 7

Arbitro: Doveri Marcatori: 16′ Gomez (A), 19′ Pasalic (A), 33′ Chiesa (F), 36′ Benassi (F), 14′ st De Roon (A), 34′ st Muriel (F) Ammoniti: Vitor Hugo (F), Mancini (A), Toloi (A), Hateboer (A), Biraghi (F)

LE STATISTICHE • Questa è stata la prima semifinale di Coppa Italia con almeno sei gol segnati dal maggio 1979 (Juventus-Catanzaro 4-2). • Nelle nove precedenti gare in semifinale di Coppa Italia l’Atalanta non aveva mai segnato tre gol. • A partire da gennaio 2019, Federico Chiesa ha preso parte attiva a 10 gol in 9 partite con la Fiorentina in tutte le competizioni (otto reti e due assist). • Federico Chiesa ha segnato sei gol nelle ultime tre partite di Coppa Italia: l’ultimo giocatore a segnare almeno un gol in ottavi, quarti e semifinali della stessa edizione è stato Paulo Dybala nel 2016/17. • 100ª presenza in tutte le competizioni per Federico Chiesa con la maglia della Fiorentina (21 reti per lui). • Dal suo arrivo a Firenze, Muriel ha segnato sei gol in nove presenze in tutte le competizioni: cinque di queste reti sono arrivate proprio al Franchi. • Mario Pasalic è l’unico giocatore dell’Atalanta che ha preso parte attiva ad almeno un gol in ciascuno dei tre match della Dea in questa Coppa Italia (due reti e un assist). • Sono passati solo 135 secondi tra la rete di Alejandro Gómez e quella di Mario Pasalic; tra le due reti della Fiorentina sono invece trascorsi 185 secondi. • Per la seconda volta in questa stagione Josip Ilicic ha fornito due assist nel corso dello stesso match in tutte le competizioni con l’Atalanta (la prima vs Inter a novembre in Serie A). • La rete di Alejandro Gómez (1ª della gara) è stata la 50ª segnata da una squadra allenata da Gian Piero Gasperini in Coppa Italia. • Nona rete di Marco Benassi con la Fiorentina in questa stagione in tutte le competizioni – le ultime due sono arrivate al Franchi in Coppa Italia. (sportmediaset.com)

Icardi rompe il silenzio e passa all’attacco, ribadendo il suo amore per i colori nerazurri e puntando il dito contro i vertici del club. “Non so se in questo momento ci sia amore e rispetto verso l’Inter e verso di me da parte di alcuni che prendono le decisioni – si legge in un messaggio pubblicato da Muro sul suo profilo Instagram -. Non so se ci sia da parte di alcuni la voglia di agire e risolvere le cose solo ed esclusivamente per amore dell’Inter”. “E’ nei momenti più difficili che si dimostra il vero amore”. Così inizia la lunga lettera di Icardi rivolta ai tifosi nerazzurri e al club. Un messaggio forte e chiaro, per sottolineare il suo punto di vista sulla situazione. Prima Mauro aveva infatti pubblicato solo alcuni post criptici su Instagram, senza mai esporsi apertamente. Dalla citazione di Mark Twain “Meglio zitti che passare per stupidi”, all’ermetico “FREEDOM”, passando per la frase “Confondili con il tuo silenzio, sorprendili con le tue azioni”. Tre step che hanno poi portato alla lunga missiva social. “All’Inter, con l’Inter. Ho sempre deciso di rimanere per amore di questi colori – spiega Icardi -. Ho rifiutato offerte che difficilmente un giocatore professionista avrebbe rifiutato”. Poi qualche parola sul suo impegno per il club nerazzurro: “Ho giocato con dolori fisici che mi portavano alle lacrime dopo la partita e nei giorni seguenti. Ma ho sempre solo insistito per scendere in campo, anche contro i consigli medici”. “Ho insegnato ai miei figli che vincere è difficile – prosegue Mauro -. ma che farlo con l’Inter ha un significato unico, che solo un vero interista può capire e sentire”. “Ho rispettato i tifosi, i miei compagni, la società e tutti gli allenatori che sono passati durante la mia permanenza e ho sempre collaborato col club, in campo e fuori – prosegue l’attaccante -. Tutti i sacrifici sono stati fatti per amore di questi colori”. Infine l’attacco: “Non so se in questo momento ci sia amore e rispetto verso l’Inter e verso di me. Per amore si può sopportare di tutto, ma non deve mai venire a mancare il rispetto”.

(sportmediaset.com)


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