Coppa Italia: Juventus-Napoli 3-1

La Juventus ha battuto il Napoli, con il risultato di 3-1 nella gara di andata della prima semifinale di Coppa Italia. Ci sono voluti due rigori e un goal fortunoso per poter sconfiggere un Napoli, che ha perso al di là dei suoi demeriti.

E’ sembrato di rivedere un Juve-Inter 1-0 del 1998, allorchè, non concesso un rigore a Ronaldo, nel capovolgimento di fronte, veniva assegnato il penalty alla squadra bianconera, per un fallo su Del Piero. Da parte dell’arbitro della gara: il celeberrimo Ceccarini di Livorno.

Gli anni e le situazioni cambiano, ma il risultato è sempre lo stesso. Albiol trattenuto in area di rigore, e penalty non dato agli azzurri. Capovolgimento di fronte, con Reina, che prende palla e piede di Cuadrado e l’arbitro Valeri, che non ha esitazione: secondo rigore per i bianconeri.

Dopo il vantaggio di Callejon, nella prima frazione di gioco, nella quale i partenopei hanno giocato molto meglio degli zebrati, la ripresa, si apriva subito con un rigore in favore dei piemontesi, per fallo di Koulibaly su Dybala. Anche in questo caso, il rigore concesso è di manica larga. La doppietta del giocatore argentino, è frutto di due tiri dagli undici metri, per una Juve, che nella ripresa, ha giocato in maniera più rilassata e armonica, solo perchè, ha potuto beneficiare di due penalty, molto dubbi. Quello che non è successo al Napoli, che invece, si è innervosito, dopo che, al fallo subito da Albiol, non  è stato concesso il  rigore.

La marcatura di Higuain, (goal fortunoso), è stata forse l’unica vera disattenzione, della difesa azzurra.

Ossia i limiti attuali del Napoli, ci sono, eccome, ma in una gara sviluppatasi come quella odierna non ce la sentiamo di prendercela, nè con Sarri, nè con i giocatori azzurri, scesi in campo.

Sconfitta che molto probabilmente darà la finale alla squadra bianconera. Fatto sta che ogni qual volta gioca la Juve, ci sono sempre polemiche arbitrali. E non concepiamo, come nessuno si muova a capirne il perchè, tenendo conto anche di ciò che successe nel 2006, nell’era di Luciano Moggi.

Fate Vobis!