Follia De Rossi e la Roma pareggia 1-1 con il Genoa
Di Lorenzo CristalloDomenica scriteriata per Daniele De Rossi, autore di un’irregolarità incomprensibile all’interno dell’area ai danni di Lapadula che ha scaturito il penalty a favore del Grifone e la sua susseguente espulsione, vanificando, così, il momentaneo vantaggio siglato da El Shaarawy. Al Ferraris termina 1-1 la sfida tra Genoa e Roma, gara che soprattutto nella ripresa è apparsa molto intensa e combattuta dal punto di vista agonistico. A seguito di questo risultato, gli uomini di Di Francesco consolidano il quarto posto a quota trentuno, con una gara ancora da recuperare. Per i capitolini è il sesto risultato utile consecutivo in campionato, centrando, tra l’altro, il primo pareggio lontano dall’Olimpico. Il Genoa, invece, con la nuova cura Ballardini conquista il quarto punto nelle ultime due gare disputate. Lo score del tecnico ravennate parla di una vittoria e di un pareggio, portando, così, i rossoblù al terzultimo posto, con dieci punti all’attivo, al pari della Spal e con il Sassuolo distante una sola lunghezza. Riavvolgendo il nastro della gara, nella prima frazione di gioco, Alisson è stato inoperoso per gli interi quarantacinque minuti, mentre gli ospiti hanno creato qualche pericolo dalle parti di Perin, soprattutto cercando la testa di Dzeko, ma il centravanti bosniaco non è apparso infallibile in zona goal. Nella ripresa, la sfida si accende al 59’ quando su lancio dalla trequarti di Florenzi, El Shaarawy irrompe in area e con uno splendido e delicato tocco di prima, spedisce la sfera dietro le spalle di Perin. Per il “faraone” si tratta del quarto goal in questo torneo. Ballardini, a questo punto, decide di dare una scossa alla sua squadra, inserendo , al 63’, Lapadula al posto di Pandev e gli effetti di tale mossa si vedono qualche minuto più tardi. Al 70’ De Rossi commette una grave ingenuità all’interno della propria area di rigore, trattenendo proprio il neo entrato Lapadula per poi sferrargli uno schiaffo in pieno volto. L’arbitro Giacomelli ferma il gioco e corre a rivedere le immagini dal monitor del VAR posizionato a bordo campo. Qualche minuto d’attesa e il fischietto di Trieste assume la decisione di concedere il rigore a favore dei padroni di casa, estraendo, altresì, il cartellino rosso nei confronti del centrocampista della Roma. Dagli undici metri si presenta Lapadula che con freddezza e precisione spiazza Alisson, depositando la sfera in fondo al sacco. Per il numero dieci rossoblù è il primo goal in questo campionato. Da qui in avanti il match si tramuta in una corrida. Juan Jesus commette un fallo ai danni di Lapadula ed anche in questa circostanza si crea un capannello di persone che si spintonano, ognuno con l’intenzione di farsi giustizia da sé. Poi è il Genoa a sfiorare il vantaggio in due occasioni e sempre con un inspirato Lapadula. L’ex attaccante del Pescara prima viene imbeccato in profondità ma a tu per tu con Alisson spedisce di un soffio a lato, e a seguire ben servito da Omeonga, non inquadra lo specchio della porta per una questione di centimetri. I giallorossi annoverano la migliore chance per portarsi nuovamente in vantaggio con Strootman, il quale riceve un assist dalla corsia di sinistra da Kolarov, ma il suo fendente si stampa sulla traversa. Nei minuti finali della gara, invece, è il neo entrato Schick ad andare vicino al goal, ma Perin, in tuffo, blinda la porta. Al triplice fischio finale gli animi continuano a scaldarsi come testimoniato dal botta e risposta piuttosto furente tra Izzo e Dzeko ma oramai il dado è tratto, la Roma non conquista l’intera posta in palio al Ferraris, pagando a caro prezzo un comportamento davvero irresponsabile da parte di uno dei suoi elementi di maggiore affidamento, ossia capitan De Rossi. In mixed zone, queste le parole pronunciate da Eusebio Di Francesco a conclusione di un pareggio che lascia più di un amaro in bocca: “La leggerezza di De Rossi? E’ un peccato, sa di aver sbagliato e ne usciamo tutti sconfitti. Non soltanto lui. Ma al di là di questo, anche se l’arbitraggio non mi è piaciuto, specialmente nella distribuzione dei cartellini, non posso dire che sia stato questo a determinare il risultato. Certo, le squadre che giocano a calcio vanno un filo tutelate. Non dobbiamo farci male da soli. Siamo una squadra che sta crescendo, specialmente in consapevolezza, e questa volta abbiamo perso due punti che averne guadagnato uno. Anche sull’1-1, in inferiorità numerica ci abbiamo provato e abbiamo rischiato anche di tornare in vantaggio, questo è un bel segnale, perché significa che anche nelle difficoltà riusciamo a mantenere la nostra identità”. Ballardini, invece, si gode il punto conquistato e la prestazione temperamentale dei suoi uomini, determinati e fiduciosi nel voler abbandonare, il prima possibile, l’attuale precaria posizione di classifica: “E’ stata una gara giocata con testa e ordine contro una grandissima squadra. Possiamo fare meglio visto che la squadra è sempre ben messa in campo. Dobbiamo essere più aggressivi. Dobbiamo avere più personalità e fare male agli avversari. La Roma è tra la prime cinque più forti al mondo, quindi bravi ai miei ragazzi”.
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