Il Napoli supera l’Empoli seppur con qualche difficoltà di troppo
Di Lorenzo CristalloTorna al successo, tra le mura amiche, il Napoli, cancellando il recente passato costellato dalle clamorose battute d’arresto contro Roma e Besiktas. Gli azzurri superano per 2-0 l’Empoli, ma il risultato non trai in inganno perché i toscani non sono scesi in campo con il piglio da sparring-partners, piuttosto hanno creato qualche occasione da goal nitida, mettendo a dura prova la resistenza di un Reina apparso in serata di grazia. Con questo trionfo i partenopei salgono a quota venti in classifica, occupando il terzo posto, mentre la banda di Martusciello è, lì, ferma al penultimo gradino con soli sei punti all’attivo e con il dato poco edificante di essere il peggior attacco di tutti i maggiori campionati europei, con soli due centri, tra l’altro realizzati in una sola gara ( nella terza giornata in occasione di Empoli-Crotone: 2-1). Nella prima frazione di gioco i pericoli più significativi sono griffati dai partenopei che sfiorano il vantaggio con Mertens e Callejon, con quest’ultimo abile ad incrociare un tiro ficcante sul quale si è proteso in tuffo, in maniera determinante, Skorupski. Nella ripresa l’equilibrio viene spezzato da un cross indirizzato al centro dell’area da Callejon, fendente deviato da Costa che favorisce Mertens che con un tocco felpato supera Skorupski, disteso in uscita. Nonostante il goal subito, i toscani non si demoralizzano, anzi, tentano di riacciuffare le sorti della gara con Croce che estrae dal cilindro un bolide dal limite che si stampa sulla traversa, a seguire è Maccarone a raccogliere la sfera ma la sua conclusione indirizzata in porta viene murata da Reina. Il goal che toglie definitivamente le castagne dal fuoco giunge, all’ 81’, dagli sviluppi di un corner. Cross di Insigne, Hamsik ,appostato sul primo palo, allunga la traiettoria della sfera che giunge dalle parti di Chiriches che da due passi dalla linea di porta non esita ad insaccare in rete. Due a zero per i partenopei e risultato che viene messo in ghiaccio. Ai microfoni dei giornalisti , Maurizio Sarri, mostra soddisfazione per la vittoria conquistata dalla sua squadra. Con questi tre punti, il Napoli, prosegue la rincorsa nei confronti della Roma e della Juventus e ci tiene a sottolineare che il suo gruppo stia disputando, fino ad ora, una stagione inappuntabile nonostante i mille problemi e le mille difficoltà costretti ad arginare. Il tecnico toscano ricorda che in estate i partenopei abbiano salutato un attaccante dal calibro di Gonzalo Higuain e che meno di un mese fa, il suo sostituto Milik, che stava ben impressionando, rendendosi protagonista di prestazioni altisonanti coronate a suon di goal, abbia dovuto alzare bandiera bianca per via di un grave infortunio al ginocchio. Situazione che certamente non ha favorito la compagine azzurra che è stata chiamata a ritrovare la giusta serenità per affrontare al meglio questa situazione. Il tridente leggero Callejon-Mertens-Insigne ha convinto in parte, soprattutto per demerito dello “scugnizzo napoletano” numero ventiquattro, beccato dal pubblico e piuttosto in ombra per tutta la gara. Martusciello, invece, ha ben poco da rimproverare ai suoi ragazzi. L’Empoli dal punto di vista dell’impegno e dello spirito di sacrificio non ha nulla da recriminare. I toscani sono stati in grado di imbrigliare il match sullo 0-0 per l’intero primo tempo, tentando, nella ripresa, di agguantare un pareggio prezioso. Purtroppo resta il dato poco confortante delle sole due reti realizzate, uno score che mortifica l’ex allievo di Sarri che dovrà, quanto prima, invertire questo trend. La dirigenza è dalla sua parte, pronta a sostenerlo e a concedergli fiducia illimitata. Il prossimo avversario che farà visita al “Castellani” sarà la Roma di una vecchia conoscenza in casa empolese, ossia Luciano Spalletti. Sfida che si preannuncia ostica e proibitiva per una compagine che dovrà lottare strenuamente e tornare al goal il prima possibile per lasciarsi dietro le spalle questa posizione di classifica assolutamente preoccupante e deficitaria.
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