Play-off Champions League: Lazio piccola e timida, festa Bayer
Di Emanuele SaccardoPioli aveva provato a spingere l’idea che la sua Lazio, forte della rete di Keita all’Olimpico, sarebbe scesa dentro la BayArena senza paura, priva di timori reverenziali. Il tecnico biancoceleste ci aveva tenuto a ricordare che i suoi preparavano l’appuntamento con la Champions non da un mese ma da un anno intero. Giurava che le Aquile avrebbero affrontato l’avversario tedesco con una mentalità arrembante e un impianto di gioco offensivo. Non è andata così, tanto che, al termine del nefasto 3-0 in favore del Leverkusen, Pioli stesso ha dichiarato, con una buona dose di sincerità, che la Lazio non è ancora pronta per certi livelli. Insomma: il calcio sta da un’altra parte. Impietoso, eppure tutto vero.
D’altro canto non basta la volontà quando incroci la strada di un Club abituato a certe competizioni, più avvezzo alla logica da dentro o fuori che un play-off si porta addosso. A monte dello sbilanciamento tra Lazio e Bayer c’è, innanzitutto, la forbice allargata tra il nostro intero movimento calcistico e quello tedesco; poi, nel dettaglio dei numeri che tanto piacciono agli statistici, salta agli occhi come nelle ultime 6 stagioni sia la quinta volta che un’italiana abdica nei preliminari. Parallelamente giova ricordare che il Club della Renania settentrionale ha centrato ancora una volta l’approdo ai gironi (la seconda consecutiva dal preliminare, nel 2013 il Bayer partì direttamente dai gruppi eliminatori).
Troppo Leverkusen per poca Lazio, dunque. A dispetto del modulo biancoceleste di partenza, il 3-4-3; un cane che abbaia ma non morde, tuttavia. In questo, va detto, Pioli qualche alibi lo aveva: fuori quattro titolari (Klose, Biglia, Marchetti e Djordjevic), però si sapeva. Quel che non si poteva prevedere riguardava la serata storta nella quale sono incappati De Vrij e Mauricio, responsabili di due delle tre reti che hanno alla fine condannato la Lazio. L’olandese spianava la strada a Calhanoglu in occasione del primo vantaggio Bayer, il brasiliano contribuiva a scrivere la parola fine sul match lasciando un’autostrada spalancata a Bellarabi che, a inizio ripresa, apparecchiava la tavola per l’accorrente Mehmedi. Il terzo sigillo, firmato proprio da Bellarabi, era semplice cassazione di una partita che non aveva più nulla da raccontare (la Lazio era, tra l’altro, in dieci per l’espulsione delle stesso Mauricio, reo di un’entrata scomposta ai danni di Kiessling).
Eppure nella prima frazione la Lazio aveva tenuto botta per lunghi periodi, mettendo in subbuglio la retroguardia di casa con le sortite di Keita, come all’andata spina nel fianco del Bayer. I capitolini non si rendevano comunque mai realmente pericolosi; la squadra di Schimdt, invece, ogni volta che si affacciava dalle parti di Berisha, dava la sensazione di poter sbloccare la gara (almeno due le parate decisive del portiere albanese e una traversa colpita da Kiessling su invito di Calhanoglu). Il gol del 1-0 griffato dal centrocampista turco giungeva a ridosso dell’intervallo, forse nel momento migliore della Lazio: chissà, fossero andati al riposo sullo 0-0, forse ora staremmo raccontando una storia diversa. Ma sarebbe probabilmente stata figlia più della buona sorte che altro.
Quello che resterà vergato sugli almanacchi è la retrocessione in Europa League del Club di Lotito, con un conseguente mancato introito economico decisamente importante. In fumo milioni di euro che sarebbero serviti alla Lazio per dare un ultimo strattone al mercato, ormai agli sgoccioli. La vicenda, tuttavia, insegna al Presidente biancoceleste una cosa: la campagna acquisti si fa prima e non dopo un preliminare. Oggi a Montecarlo sono previsti i sorteggi dei gruppi eliminatori: Juventus e Roma avranno il compito, tutt’altro che facile, di far dimenticare in fretta la delusione per una nuova occasione persa dal nostro pallone.
RISULTATI PRELIMINARI CHAMPIONS LEAGUE (26 agosto):
Apoel N. – Astana 1-1 (and. 0-1, tot. 1-2), Partizan B. – Bate B. 2-1 (and. 0-1, tot. 2-2), Bayer L. – Lazio 3-0 (and. 0-1, tot. 3-1), Bruges – Manchester U. 0-4 (and. 1-3, tot. 1-7), Cska M. – Sporting L. 3-1 (and. 1-2, tot. 3-2)
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