Juventus, rischio esclusione dalla Conference: la Fiorentina spera
Di Alessandro LugliJuve o Fiorentina, nella prossima Conference un’italiana ci sarà sicuramente. Ma meglio non trattenere il respiro in attesa che l’enigma si risolva: il “processo” alla Juve per le presunte violazioni del Fair Play finanziario, infatti, è semplicemente alla fase d’investigazione. Il dibattimento non è ancora cominciato. Inchiesta complicata, si sapeva, e tempi lunghi. Impossibile sperare in una sentenza questa settimana, difficile anche nella prossima. Lo scenario più probabile è che il primo grado si concluda a Nyon entro metà luglio. Per ragioni d’urgenza, l’eventuale appello bianconero sarà rivolto direttamente al Tas, senza un secondo grado davanti ai giudici Uefa. L’obiettivo è avere una risposta entro fine luglio/primi di agosto, così da completare la lista delle squadre iscritte al sorteggio dei playoff di Conference (il 7 agosto).
Il dossier Juve è molto complesso. L’Uefa ha chiesto alla procura di Torino e alla Figc tutti i documenti che sono stati prima tradotti e poi studiati dagli inquirenti. Migliaia e migliaia di pagine. I colloqui tra Torino e Nyon sono cominciati da tempo, ben prima della rinuncia alla Superlega, ma si tratta soprattutto di questioni procedurali. Non si è ancora entrati nel merito. Conclusa la fase investigativa si passerà a quella dibattimentale: soltanto allora il club bianconero potrà dialogare con il giudice che segue il caso e che preparerà il rapporto finale. Completata anche la seconda fase, il giudice farà la sua proposta al club che ha il diritto di opporsi, contestare i temi, chiedere modifiche. Quindi, la proposta finale andrà ai giudici per la decisione.
Presto per ipotizzare scenari, dipende dall’ammontare delle violazioni e anche da come sarà valutato il comportamento della Juve. I bianconeri hanno firmato a fine 2022 un accordo triennale, un “settlement agreement”, con l’Uefa. Il settlement è un percorso meno punitivo per i club, a patto però che gli obiettivi siano raggiunti e che le dichiarazioni siano corrette. Nel caso specifico della Juve, la punizione globale (multa di 23 milioni) è stata ridotta ad appena 3 milioni. Il mancato raggiungimento degli obiettivi comporterà sicuramente un aumento della multa, da 4 fino ai 23 milioni totali, cioè senza più sconto, più limiti alla rosa e al mercato. C’è poi un altro scenario peggiore. Se il giudice dovesse considerare molto gravi le violazioni, potrebbe dichiarare nullo il “settlement”: si arriverebbe così a una sanzione senza “trattativa”.
Si era diffusa la voce che la Juve, non proprio contenta di andare in Conference, avrebbe potuto rifiutare la partecipazione. Una eventualità remota e autolesionista. Un club che rifiuti di partecipare alla coppa per la quale s’è qualificato rischia infatti una multa e anche peggio, e ci sarebbero conseguenze anche per la federazione cui appartiene. In realtà è molto più probabile che, dialogando con il giudice, la Juve capisca che la squalifica di un anno sia una prospettiva realistica e quindi la accetti senza opporsi. Il buon senso suggerisce che, in presenza di una squalifica di un anno, e la prospettiva di “saltare” la Conference, la Juve non vada al Tas. Discorso diverso in caso di un’esclusione più pesante, dai due anni in su: questa precluderebbe un’eventuale Champions e spingerebbe comprensibilmente la Juve a rivolgersi ai giudici di Losanna (la Cassazione dello sport europeo).
Il discorso sulla Conference sì o no s’incrocia con il ricchissimo Mondiale per club che debutta nel 2025: la prima edizione, adesso è ufficiale, si svolgerà negli Usa. Qualcuno teme che non partecipare alla Conference sia un problema perché al Mondiale si qualificano le 4 ultime campioni d’Europa e le 8 con il miglior ranking Uefa. Non è così. Vale soltanto il ranking conquistato in Champions: i risultati nelle altre due coppe (Europa League e Conference) non entrano nel conto, quindi la Juve non aggiungerà punti nel ‘23-24 in ogni caso. Il Mondiale per club è difficile da conquistare perché Milan e Napoli possono superare i bianconeri con i risultati della prossima Champions. Ma questa è un’altra storia. Oggi il tema è il futuro imminente nelle coppe.
Commenta o partecipa alla discussione