Coppa America: “Ospina” nel fianco, ma ai rigori l’Argentina c’è
Di Emanuele SaccardoArgentina – Colombia 0-0 (5-4 d.c.r.)
L’Albiceleste del Tata Martino ha avuto un “Ospina” nel fianco per 90 minuti. Poi la lotteria dei rigori ha detto sì: Argentina in semifinale di Coppa America (la quarta dal 1993), Colombia a casa e senza troppi rimpianti. Perché contro Messi & C. i Cafeteros hanno badato più a fare le barricate piuttosto che cercare il successo. O forse no: semplicemente l’Argentina è più forte, punto.
Dal primo minuto di gioco è stato un monologo da milongueros della Pampa: già al 6′ Pastore mette i brividi con una rasoiata che devia un buon pallone messo in mezzo da Di Maria. Poi sale in cattedra Ospina, l’estremo difensore della Colombia, che al 26′ compie un doppio miracolo prima sulla girata volante di Aguero, subito oltre sulla zuccata a colpo sicuro di Messi, lesto ad irrompere sulla respinta.
Nel secondo tempo, il solo segnale di parziale risveglio colombiano porta la firma di Jackson Martinez – subentrato all’abulico e smarrito Falcao – che incorna sugli sviluppi di un calcio d’angolo: palla centrale, nessun problema per Romero. Da quel momento sino alla fine, è ancora una faccenda per i gauchos di Martino. Al 78′ Banega scheggia la traversa, 2 minuti più tardi Ospina si salva ancora e questa volta con la strizzatina d’occhio del palo, infine al 88′ Tevez “scavetta” sopra il portiere in uscita ma il neo interista Murillo salva prodigiosamente sulla linea.
Pare una maledizione, qualche tifoso dell’Argentina annusa la beffa: stai a vedere che noi comandiamo e poi loro vincono, magari in fuorigioco all’ultimo secondo. Il peggior incubo per ogni tifoso a qualunque latitudine, naturale. Ma la lotteria – talvolta perfida – dei calci di rigore, premia chi dall’inizio ha condotto le operazioni: sbagliano Biglia e Rojo per l’Argentina, ma la Colombia fa un errore in più (falliscono Muriel, Zuniga e Murillo). Tevez conferma il sangue freddo che gli scorre nelle vene e fa esplodere di gioia il Sausalito di Vina del Mar di fede albiceleste, quando realizza il penalty decisivo ad oltranza. Ora l’Argentina attende una tra Brasile e Paraguay, per dar vita ad una semifinale tutta da gustare.
Commenta o partecipa alla discussione