Fuori Ronaldo e Capello, deludono Portogallo e Russia
Di Emanuele SaccardoSi è chiusa da poco la prima fase del Mondiale, come sempre foriero di grandi e piccole sorprese nel bene e nel male. Ampiamente archiviate le dolorose eliminazioni di Spagna e Italia, constatata la consueta forza della Germania, ammirati Messi e Neymar, celebrate le rivelazioni Cile e Colombia, salutate con stima e stupore le qualificazioni agli ottavi di Algeria, Costarica e Grecia, i riflettori si spostano su altri due nomi eccellenti costretti a fare anzitempo i bagagli: Cristiano Ronaldo e Fabio Capello. Entrambi hanno in comune una parte di cuore griffata Real Madrid, entrambi quel cuore lo hanno arricchito di successi: lo spigoloso allenatore friulano è il passato madridista, il fenomeno di Madeira il presente.
Ma il curriculum non è bastato a fargli superare un ostacolo più grande di loro: la solitudine, se volete la solitudine dei numeri primi. Don Fabio ha grandi idee ma la sua Russia è ancora troppo piccola (anche dal punto di vista anagrafico), i soli due punti raccolti in un girone tutt’altro che di ferro sanciscono l’attuale immaturità di una squadra cui si chiede di arrivare pronta e adulta al Mondiale casalingo del 2018. L’1-1 di fronte alla sorprendente Algeria è figlio di un’altra papera del portiere Akinfeev e di un’incapacità collettiva di chiudere i conti prima e di reagire poi. Capello non dovrebbe essere in discussione, i vertici della Federazione russa sembrano intenzionati a dargli ancora tempo per lavorare – tuttavia le sorprese nel calcio sono spesso dietro l’angolo.
CR7 resta la solita “incompiuta” alla guida della Nazionale lusitana: dopo la delusione del poker patito dalla Germania e il pareggio-beffa contro gli Usa dell’altro tedesco Klinsmann, Ronaldo ha provato a caricarsi sulle spalle i compagni a dispetto di una tendinopatia che non lo molla. Nella gara da dentro o fuori con il Ghana il Pallone d’Oro ha timbrato il cartellino (suo il gol vittoria per il definitivo 2-1) eppure non è bastato, Bento e i suoi sono stati condannati dalla miglior differenza reti degli americani. Gli alibi però stanno al palo: escluso Ronaldo, e parzialmente Nani, il potenziale offensivo portoghese è drammaticamente vicino allo zero, da Eusebio in avanti non è più esistito un centravanti vero e di peso alla guida dell’attacco iberico – Ronaldo può essere fenomeno finché volete ma non è un numero nove.
Alla tristezza profonda dei due numeri primi ormai al check-in per il rientro a Lisbona e Mosca, fa da contraltare la gioia inattesa di Stati Uniti e, soprattutto, Algeria. La squadra allenata da Klinsmann è ormai avvezza alla kermesse planetaria del calcio da parecchie edizioni, nonostante nella patria dei drive-in si preferiscano palla a spicchi oppure ovale; le Volpi del deserto guidate da Halilhodžić, al contrario, per la prima volta nella loro storia centrano il passaggio agli ottavi di finale, scatenando l’entusiasmo di un intero popolo e di un intero continente. Non era mai accaduto, infatti, che tra le sedici migliori Nazionali del Mondo vi fossero due africane (oltre all’Algeria ci sarà anche la Nigeria).
Un campionato del Mondo ricco di sorprese, come accennavamo all’inizio; e ricco di numeri: nelle 47 partite giocate sino a oggi vanno a referto ben 134 gol (2,79 a match), 9 pareggi (cinque gare non hanno cambiato lo 0-0 iniziale) e solamente 4 squadre a punteggio pieno (le sudamericane Argentina e Colombia e le europee Belgio e Olanda). La ventesima edizione “ambientata” in Brasile è adesso sbilanciata leggermente verso le Nazionali del Nuovo Mondo: tra chi ha passato il primo turno sono 8, distribuite fra Nord (1), Sud (6) e Centro America (1), contro le 6 europee e le 2 provenienti dall’Africa. Dal 28 giugno partirà la definitiva corsa al titolo più ambito e chissà che gli Dei del pallone non abbiano in serbo altri elettrizzanti colpi di scena – con buona pace degli esclusi eccellenti.
PROGRAMMA COMPLETO OTTAVI DI FINALE BRASILE 2014:
Brasile – Chile (28/06 Belo Horizonte, ore 18), Colombia – Uruguay (28/06 Rio De Janeiro, ore 22)
Olanda – Messico (29/06 Fortaleza, ore 18), Costa Rica – Grecia (29/06 Recife, ore 22)
Francia – Nigeria (30/06 Brasilia, ore 18), Germania – Algeria (30/06 Porto Alegre, ore 22)
Argentina – Svizzera (01/07 San Paolo, ore 18), Belgio – Usa (01/07 Salvador, ore 22)
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