Il Chievo frena il miracolo Zeman
Di Lorenzo CristalloIl Chievo non fa sconti e nonostante la tranquilla posizione di classifica inanella l’ennesimo risultato positivo della stagione. I clivensi superano il Pescara per 2-0 salendo a quota trentacinque, all’undicesimo gradino. I gialloblù conquistano la quinta vittoria stagionale in campionato tra le mura amiche, tornando a sorridere al Bentegodi dopo l’ultimo trionfo datato 18 dicembre, quando la banda di Maran liquidò la Sampdoria con un 2-1. Il Pescara, invece, dopo il confortante successo di sette giorni fa rimediato contro il Genoa, non da seguito a tale risultato, incamerando la diciottesima sconfitta in campionato, la decima in trasferta. Il Delfino resta inchiodato all’ultimo posto con dodici punti all’attivo, a ben dieci lunghezze dall’Empoli quartultimo e momentaneamente salvo. L’effetto Zeman non ha prodotto i suoi risultati al Bentegodi, dove i biancazzurri sono apparsi meno arrembanti e propositivi rispetto al match contro il grifone. A passare in vantaggio sono, proprio, i padroni di casa al 12’ grazie ad un capolavoro balistico di Birsa. Il numero ventitre sloveno prende palla al limite dell’area, con una finta a rientrare elude la marcatura di Benali, per poi lasciar partire un tiro in buca d’angolo che trafigge Bizzarri. Rete numero cinque in campionato per il trequartista gialloblù, oramai pedina imprescindibile nello scacchiere tattico di Maran. A seguire saranno i clivensi a creare le maggiori occasioni da goal, con Meggiorini ,Birsa e Castro, ma un po’ per l’imprecisione di quest’ultimi, un po’per le parate di Bizzarri, i veneti non riescono a chiudere ,già nella prima frazione di gara, la pratica Pescara. Ad inizio ripresa i gialloblù pigiano il piede sull’acceleratore filtrando con la rete del raddoppio attraverso Birsa che di testa colpisce la traversa e nell’ambito della stessa azione è Meggiorini a concludere in porta ma tale tentativo viene murato da Bizzarri. La rete del raddoppio giunge al 61’ con Meggiorini ch estrae dal cilindro una conclusione ribattuta con il corpo da Stendardo, la sfera termina sui piedi di Gakpè ma è abile Bizzarri a chiudergli lo specchio della porta, uscendo a valanga. La sfera carambola dalle parti di Castro che con freddezza non deve far altro che appoggiare comodamente in rete. Raddoppio dei veneti grazie al centro numero tre del centrocampista argentino. Nell’ultimo quarto d’ora del match, è di nuovo Birsa a rendersi temibile con una conclusione dal limite dell’area deviata in corner ed infine è il Pescara a farsi vedere dalle parti di Sorrentino attraverso un lancio in verticale di Stendardo per Cerri, il quale sfodera un fendente che non inquadra lo specchio della porta. Al termine della gara, Zeman, non appare per nulla soddisfatto della prestazione fornita dai suoi uomini. A suo avviso i biancazzurri hanno pensato più a difendere che ad attaccare, motivo per cui il Chievo ha trovato praterie libere per imbastire azioni pericolose nella propria metà campo. Secondo il tecnico boemo, bisogna ancora lavorare molto dal punto di vista atletico, senza trascurare l’aspetto psicologico di una compagine che Zeman vorrebbe vedere più sfrontata e vivace anche in trasferta. In merito al rientro di Gilardino, l’allenatore degli abruzzesi afferma che appena sarà pronto dal punto di vista fisico, potrà allenarsi con il resto dei compagni e sicuramente potrà fornire il suo prezioso contributo dall’alto della sua esperienza. Rolando Maran, invece, applaude la performance dei suoi uomini. A suo giudizio non era affatto semplice affrontare un Pescara galvanizzato dall’ultimo risultato positivo conquistato in campionato. I gialloblù hanno dimostrato carattere ed una buona organizzazione di gioco, legittimando il risultato. Nel prossimo turno i veneti saranno di scena a San Siro al cospetto del Milan ,dovendo fare a meno di Hetemaj, il quale ammonito nel match contro i biancazzurri salterà la sfida con il “diavolo” per squalifica. L’allenatore dei clivensi afferma che ciò non dovrà condizionare la sua squadra, chiamata a dimostrare il medesimo atteggiamento messo in mostra nel felice pomeriggio del Bentegodi.
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