Fiorentina show ma Aquilani non basta, Pazzini rilancia il Milan, Roma perfetta

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aquilani-tripletta-genoaLa ventunesima giornata della Serie A 2013/2014 si è chiusa con i fuochi d’artificio. Un po’ fuori tempo massimo rispetto al calendario, d’accordo, ma dalle parti dell’Artemio Franchi di Firenze hanno gradito lo spettacolo. Magari qualcosina è rimasta sullo stomaco del popolo viola, soprattutto la direzione di gara dell’arbitro Tommasi, eppure resta da ricordare la serata magica di Alberto Aquilani: il centrocampista della Fiorentina timbra una tripletta indimenticabile, impreziosita da una gara di altissimo spessore tecnico.

La nottata di grazia di Aquilani non basta a Montella per avere ragione del Genoa nel posticipo, il rocambolesco pareggio finale lascia l’amaro in bocca ai gigliati che avevano saputo rimontare e superare il Grifone grazie ad un gioco spumeggiante, a dispetto delle tante assenze. Ma, come accennato in precedenza, l’arbitraggio di Tommasi (non nuovo a serate particolarmente indigeste) ha avuto il suo peso: due i rigori concessi, uno per parte, un gol annullato sempre ad Aquilani e qualche svista di minore rilevanza. Se la rete non convalidata all’ex romanista ha fatto infuriare Andrea Della Valle, il penalty assegnato al Genoa ha letteralmente imbufalito lo stadio intero.

Non ce la fa quindi l’armata toscana ad approfittare del momento no del Napoli, reduce dal secondo pareggio consecutivo dopo quello di Bologna: i punti dalla zona Champions restano tre. Il bicchiere è comunque mezzo pieno, perché alle spalle della Fiorentina il solco tracciato diventa sempre più profondo. L’Inter, fischiata sotto gli occhi di Thohir, non va oltre uno scialbo 0-0 di fronte al fanalino di coda Catania; e le altre inseguitrici, il terzetto composto dalle rivelazioni Parma, Torino e Verona, resta dietro i nerazzurri.

Torna il sorriso dalle parti di Milanello dopo la seconda vittoria consecutiva – mai accaduto sin qui in questa stagione – a dispetto di un gioco e di una situazione difensiva ancora imbarazzanti. A Cagliari Seedorf trova i tre punti in rimonta (Balotelli su punizione e Pazzini, al rientro, regalano un sospiro di sollievo insperato), ma le amnesie di Bonera e Amelia non riescono a passare inosservate; così come l’ambientamento di Ramì e Honda risulta ancora in divenire.

In cima alla classifica, Napoli a parte – in evidente crisi d’identità -, Juventus e Roma continuano a giocare un torneo avulso dal resto. I bianconeri mostrano di che pasta sono fatti agguantando il pari nella difficile trasferta in casa della Lazio; in dieci contro undici a causa dell’espulsione di Buffon (da cui nasce il vantaggio su rigore di Candreva), gli uomini di Conte hanno la forza di fare comunque la partita e pescano legittimamente il pareggio per merito di Llorente, autore di un sigillo dall’alto coefficiente di difficoltà. I biancocelesti, rigenerati della cura Reja, fanno così un favore agli odiati cugini giallorossi. Il mezzo stop della Juve, infatti, permette alla Roma di ridurre il distacco portandolo a 6 punti. Garcia passeggia con poche difficoltà sull’ottimo Verona di Mandorlini e si gode Gervinho, in un momento di forma straordinaria: per lui, al Bentegodi, un gol da cineteca e un assist.

Manca ancora tanto alla fine del campionato, la corsa scudetto Juventus-Roma è certamente tutta da scrivere. Settimana prossima, però, in programma c’è il derby d’Italia. Chissà che l’Inter non riesca a risorgere proprio contro l’odiata Vecchia Signora (oggi più che mai dopo la vicenda Guarin-Vucinic) e Totti & C. non possano farsi un po’ più sotto. Lo scontro diretto è  lontano, ma le sorprese possono essere dietro l’angolo.

RISULTATI 21° TURNO SERIE A:

Napoli-Chievo 1-1, Lazio-Juventus 1-1, Verona-Roma 1-3, Cagliari-Milan 1-2, Sampdoria-Bologna 1-1, Torino-Atalanta 1-0, Parma-Udinese 1-0, Inter-Catania 0-0, Livorno-Sassuolo 3-1, Fiorentina-Genoa 3-3

CLASSIFICA:

Juventus 56, Roma 50, Napoli 44, Fiorentina 41, Inter 33, Torino, Parma e Verona 32, Milan e Lazio 28, Genoa 27, Atalanta 24, Sampdoria 22, Cagliari 21, Udinese 20, Chievo e Bologna 18, Sassuolo 17, Livorno 16, Catania 14.


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