Emozioni e tensioni al Marassi: Genoa-Pescara termina 1-1

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genoa-izzoFinale thrilling al “Marassi”. Al termine della sfida tra i padroni di casa rossoblù e il Pescara, si scatena l’ira del presidente Preziosi che punta il dito contro il direttore di gara Irrati a seguito delle due espulsioni rifilate ai danni di Edenilson e Pandev, che hanno lasciato il “grifone” in nove per poi subire il pareggio da parte della compagine abruzzese. Riavvolgendo il nastro match, la squadra guidata da Juric parte subito forte, creando un pericolo con Ocampos che colpisce di testa all’interno dell’area. A ridosso della linea di porta effettua un salvataggio miracoloso Zampano che però, rivedendo le immagini al rallentatore, appare piuttosto evidente come la sfera colpisca prima la coscia e poi il braccio. A seguire è ancora il numero undici rossoblù a rendersi temibile con un tiro che sorvola di qualche centimetro la traversa. Il calciatore argentino, a causa di un problema muscolare, è poi costretto ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco e lasciare spazio a Gakpé. Nella ripresa il Genoa trova il goal del vantaggio al 47’: Gentiletti lancia in avanti Simeone che si destreggia all’interno dell’area avversaria e con un tiro ben calibrato non lascia scampo a Bizzarri. Per il “cholito” è la prima rete nel campionato italiano, battezzando nel migliore dei modi il suo debutto dal primo minuto. I rossoblù appaiono padroni del campo e galvanizzati dal goal cingono d’assedio l’undici biancazzurro. La gara sembra indirizzarsi positivamente per il “grifone” e nonostante qualche tentativo degli abruzzesi firmato da Caprari, la squadra di Juric si accinge, a grandi passi, verso la conquista dei tre punti. Eppure ecco che avviene un inaspettato sliding-doors. Il primo a farne le spese è Edenilson che interviene sulla caviglia di Caprari. Il direttore di gara Irrati ritiene tale contrasto falloso ed estrae il secondo cartellino giallo nei confronti dell’esterno brasiliano. Trascorrono pochi minuti e Benali spintona nella metà campo avversaria Pandev. L’attaccante macedone inizia a protestare in maniera veemente nei confronti dell’arbitro, reo, a suo dire, di non aver interrotto il gioco, vola qualche parola di troppo e il signor Irrati sbandiera il cartellino rosso dinnanzi al numero ventisette rossoblù. Genoa addirittura in nove ed esplode la contestazione sulle gradinate dello stadio “Luigi Ferraris”. Il Pescara, per la seconda volta, nel giro di quattro giorni, si ritrova ad affrontare avversari in doppia inferiorità numerica e questa volta l’intenzione dei ragazzi di Oddo è di imprimere la marcia giusta per addrizzare le sorti del match. Ed infatti, all’ 85’, Zampano si esibisce in una serpentina ubriacante sull’out di destra per poi scodellare a centro area un pallone invitante per il neo entrato Manaj che irrompe sotto porta e trafigge Perin. Pareggio degli abruzzesi che addirittura sfiorano il clamoroso raddoppio con Verre, il cui colpo di testa termina di pochi centimetri a lato. La sfida sul campo tra i rossoblù e gli adriatici termina 1-1, mentre si apre un altro duello in sala stampa con il presidente Preziosi che invita in maniera piccata il signor Irrati a concedersi un lungo periodo di pausa, evidenziando una gestione della gara alquanto discutibile. Infine non lesina una frecciata nei confronti del club biancazzurro, affermando che tra favori arbitrali, come accaduto nel pomeriggio genovese e nel turno infrasettimanale contro il Torino, senza dimenticare i tre punti assegnati dal giudice sportivo in merito alla sfida con il Sassuolo per irregolarità inerenti il tesseramento di Ragusa, sembri proprio che la si voglia favorire. Il tecnico del Pescara, Massimo Oddo, invece applaude la prova dei suoi ragazzi, non fomentando alcuna polemica in merito alla condotta arbitrale. L’allenatore del delfino ha apprezzato la reazione dei suoi calciatori, nonostante si trovassero in svantaggio, affermando che continuando di questo passo potranno togliersi tante soddisfazioni, e poco importa se le altre compagini possano essere maggiormente attrezzate perché il Pescara ammirato contro il Genoa ha dimostrato organizzazione di gioco e temperamento, caratteristiche significative per un gruppo che mira a conquistare la salvezza. Il tecnico del “grifone”, Juric, ha ben poco da rimproverare ai suoi ragazzi. A suo dire il match stava prendendo la direzione dei tre punti per il Genoa. Resta il rammarico per le decisioni dell’arbitro Irrati, che, a suo dire, hanno condizionato fortemente il resto della gara, penalizzando irrimediabilmente i rossoblù.


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