Napoli-Juventus, un match palpitante da “dentro o fuori”
Di francescodi Lorenzo Cristallo
Cresce l’attesa per il big match del Saturday night tra Napoli-Juventus. Un anticipo di lusso tra due deluse di questo avvio di campionato. I partenopei fermi a sei punti in classifica sono reduci dal pareggio poco convincente contro la neo promossa Carpi. La squadra di Sarri stasera tornerà al “San Paolo”, dove nelle ultime due uscite in Europa League e campionato ha dimostrato una brillantezza unica rifilando una doppia “manita” sia al Bruges che alla Lazio e senza subire reti. Mister Sarri alla vigilia ha voluto caricare l’ambiente azzurro descrivendo la partita contro i bianconeri, come un match dal valore assoluto, una gara che fa evento a sé. Il tecnico toscano vorrà vedere in campo degli uomini che metteranno anima e cuore su ogni pallone e non crede affatto di trovare dinnanzi a sé una Juventus in crisi. Sarri ha molto rispetto degli avversari, ha ribadito che la Vecchia Signora è la squadra campione d’Italia in carica e vice-campione d’Europa, quindi per il Napoli occorrerà tenere alta l’attenzione e giocare con molta umiltà. In fin dei conti il progetto Sarri è in vita da solo settanta giorni, ragion per cui fare voli pindarici dopo appena cinque giornate di campionato disputate rischierebbe di rappresentare un pericoloso salto nel buio. Anche il presidente De Laurentiis ha voluto spendere due parole per presentare la sfida contro i bianconeri, descrivendo questo evento importante per il Napoli e l’intera città come la madre di tutte le partite. In ottica formazione, Sarri è intenzionato a ribadire il “4-3-3” con cui ha trovato nuovi equilibri e maggiore stabilità. In porta vi sarà Reina, in linea difensiva agiranno sulle fasce Hysaj e Ghoulam con Albiol e Koulibaly centrali. Il terzetto di centrocampo sarà composto da Allan, Jorginho (preferito ad un abulico Valdifiori) e Hamsik. In attacco alle spalle dell’inamovibile “pipita” Higuain, salgono le quotazioni di Callejon e Insigne.
Sulla sponda bianconera, Allegri ha utilizzato parole forti per dare una scossa ai suoi uomini. Ha affermato che la sua squadra non è assolutamente diventata un gruppo di “brocchi” (per utilizzare un eufemismo) e che lui non è affatto un incompetente. La Juventus dovrà ripartire dalle prestazioni convincenti di Manchester e Genova per cancellare la beffa rimediata mercoledì sera allo “Juventus Stadium” contro il Frosinone. Per il tecnico toscano la partita contro il Napoli è molto importante in ottica classifica, sarà fondamentale non perdere terreno per non aumentare ulteriormente il gap con l’Inter capolista. Ma su chi gli chiede se sia un match da dentro o fuori per lo scudetto, Allegri risponde che è ancora presto per esprimere giudizi in tal senso e promette che entro dicembre vedremo la vera ossatura della Vecchia Signora e di sicuro la posizione in classifica sarà completamente differente rispetto a quella attuale. Sul fronte infortunati, Lichtsteiner lunedì si sottoporrà ad ulteriori accertamenti in seguito ai problemi respiratori accusati durante l’intervallo della gara contro i ciociari, Khedira rientrerà a lavorare con il gruppo la prossima settimana ed anche per Marchisio i tempi per tornare ad allenarsi si stanno accorciando. Una buona notizia proviene da Asamoah che è stato convocato per questa partita ed è partito con il gruppo per la volta di Napoli. Sugli undici titolari in campo, Allegri pare optare per il ”3-5-2” con il rientro di Buffon tra i pali, linea difensiva a tre composta da Bonucci, Chiellini e Barzagli. A centrocampo Evra e Cuadrado agiranno lungo le corsie laterali ed Hernanes fungerà da vertice basso della mediana davanti la difesa. Completeranno il reparto Pogba e Lemina. In attacco il tandem dovrebbe essere composto da Dybala e Morata, quest’ultimo completamente ristabilito dopo il leggero problema fisico accusato domenica scorsa a Marassi.
Si accendono i riflettori sul “San Paolo” dove si prevede un’invidiabile cornice di pubblico. Napoli e Juventus non vorranno perdere ulteriore terreno in classifica e di sicuro ci attenderà una gara combattuta e molto intensa perché nel DNA di entrambe le compagini non vi è affatto la predisposizione ad arrendersi.
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