Il Sassuolo entra nella storia: neroverdi in Europa League
Di Lorenzo CristalloIl miracolo è stato compiuto. Il Sassuolo, arrembante e grintoso di Eusebio Di Francesco, supera anche l’ostacolo Stella Rossa, nel play off di Europa League, e per la prima volta nella storia entra nel tabellone ufficiale della competizione europea. Un cammino straordinario e inappuntabile, quello della compagine emiliana. Superati in scioltezza gli svizzeri del Lucerna, anche l’ostacolo serbo della Stella Rossa, non ha rappresentato uno scoglio insormontabile per i ragazzi terribili di mister Di Francesco. Tre a zero all’andata, al Mapei Stadium, e uno a uno al Marakana di Belgrado, questi i risultati che hanno permesso ai neroverdi di superare brillantemente tale ultimo step, per poi assistere da protagonista al sorteggio della fase a gironi dell’ Europa League, che avverrà quest’oggi, in cui a farle compagnia ci saranno altre squadre italiane come l’Inter, la Fiorentina e la Roma, retrocessa dopo la bruciante eliminazione nel play off di Champions League, ad opera del Porto. Il Sassuolo è oramai una certezza del calcio italiano. Parlare di sorpresa oppure outsider potrebbe apparire riduttivo e dequalificante per una squadra incentrata su una programmazione lungimirante da parte della società e guidata da un allenatore abile e preparato, che funge da vero stratega per questi ragazzi dalle doti significative. Dopo le cessioni estive di Vrsaljko e Sansone, il gruppo non si è snaturato ma ha mantenuto intatte le qualità che hanno condotto gli emiliani, nella passata stagione, a chiudere al sesto posto in classifica. Aggressività, bel gioco, spirito offensivo, organizzazione difensiva, ottime individualità, sono questi i punti di forza di una compagine che entra di diritto tra le grandi del calcio italiano. Il Sassuolo proviene dal basso e gradualmente, per merito di un patron serio ed affidabile come Giorgio Squinzi e un gruppo di dirigenti abili e professionalmente validi, hanno spinto i neroverdi nel calcio che conta, sia in Italia che in Europa. Anche in quest’avvio di stagione, la squadra sembra rispondere nel migliore dei modi alle indicazioni di mister Di Francesco. I ragazzi giocano a memoria, evidenziando sagacia e spirito propositivo. Il “4-3-3” è un mantra imprescindibile e in attacco le gesta di Berardi, autore fino ad ora di sei reti (1 in campionato e 5 nel preliminare di Europa League) fanno il paio con la voglia di rigenerarsi del neo arrivato Matri e con lo spirito di sacrificio di Defrel, adattatosi ad un ruolo di esterno nel tridente avanzato. A centrocampo Duncan ha le qualità fisiche e tecniche per imporsi anche in grandi palcoscenici, mentre Magnanelli, cuore pulsante dei neroverdi, incarna alla perfezione la voglia famelica di arrivare il più lontano possibile e lo spirito battagliero che caratterizza la verve dei neroverdi. In difesa Consigli è oramai una sicurezza, mentre i compagni di reparto ,ossia, Gazzola, P.Cannavaro, Acerbi e Peluso costituiscono una “linea maginot” invalicabile. Il Sassuolo in Europa League è lo specchio del lavoro meticoloso e puntuale di mister Di Francesco, un tecnico tra i migliori in circolazione, non a caso nel finale di campionato scorso, il Milan aveva messo gli occhi su di lui. Ma l’allenatore abruzzese ha preferito restare dalle parti di Sassuolo, proseguendo il suo compito in terra emiliana, da lui definita come l’habitat ideale per fare calcio e poter esprimersi con tranquillità, senza assilli particolari e con una società stabile e sana alle proprie spalle. Ottimo anche il lavoro dei vertici dirigenziali, con il patron Squinzi in testa, a cui va riconosciuto il merito di gestire il club in maniera impeccabile, mantenendo sempre i conti in linea con la programmazione iniziale, e il direttore generale Carnevali che lavora costantemente in maniera attenta al fine di reperire sul mercato giovani talenti che possano dare man forte alla rosa neroverde. Un altro aspetto da non sottovalutare è lo stadio di proprietà. Il “Mapei Stadium” rappresenta un vero gioiello, simbolo di un calcio moderno e all’avanguardia che in Italia è stato messo in atto solo dalla Juventus e l’Udinese. Il Sassuolo in Europa League non è mera casualità ma è il risultato ineccepibile di quando il lavoro paga e l’organizzazione societaria fornisce sicurezze e affidabilità.
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