Il Torino blinda la porta: ingaggiato Salvatore Sirigu
Di Lorenzo CristalloGradito ritorno nel campionato italiano da parte di Salvatore Sirigu. Il portiere sardo, firmerà ad inizio settimana, un contratto che lo legherà al club granata per i prossimi due anni, con opzione per il terzo, da 1,5 milioni di euro a stagione. L’estremo difensore dopo aver lasciato l’Italia nel 2011 per approdare in Francia, presso la corte del Paris Saint Germain, ha difeso i pali del club parigino per quattro stagioni. Poi a causa della concorrenza vinta da Trapp, nell’agosto del 2016, Sirigu è sbarcato in Spagna per difendere la porta del Siviglia, ma in questo caso l’avventura non si è rivelata particolarmente fortunata, in quanto l’allenatore Sampaoli preferisse Sergio Rico a lui. Così nel gennaio scorso, il portiere natio di Nuoro si è trasferito all’Osasuna, compagine piuttosto modesta che non è riuscita ad evitare la retrocessione nella serie B spagnola. Persa anche la nazionale, di cui ne fece parte in pianta stabile dal 2010 al 2016 nelle vesti di vice-Buffon, Sirigu nell’anno che conduce al mondiale in Russia ha tutta l’intenzione di riappropriarsi di ciò che era suo e lo farà difendendo i pali di un Torino ambizioso nel voler raggiungere importanti piazzamenti europei, mettendosi al servizio di un allenatore, Sinisa Mihajlovic, abile nel ricaricare e donare fiducia ai suoi uomini, facendo leva sul suo carattere da leader carismatico. Oltre a Sirigu, il direttore sportivo Petrachi, già nel gennaio scorso, ha concluso un affare degno di nota per rafforzare la retroguardia granata, ingaggiando il brasiliano Lyanco proveniente dal San Paolo. Tale operazione di mercato è costata circa 8 milioni di euro e il calciatore potrà ufficialmente indossare la maglia del Toro a partire dal prossimo 1 luglio. Sempre parlando del reparto arretrato, ha fatto ritorno a Torino: Kevin Bonifazi, giovane difensore classe 1996, resosi protagonista della cavalcata in massima serie della Spal. I colpi in difesa non finiscono qui, in quanto Petrachi insegua con insistenza un calciatore d’esperienza, che possa donare il giusto contributo per la causa granata. In cima alla lista dei desideri vi sono i nomi di Paletta e Zapata, senza trascurare l’ipotesi Vermaelen. Più difficile giungere a Lorenzo Tonelli, a causa del suo elevato ingaggio. Oltre al reparto arretrato, i dirigenti del Torino non escludono l’arrivo di un tassello importante in avanti. Tra i maggiori candidati vi è Duvan Zapata, tornato al Napoli dopo il prestito biennale all’Udinese. Il centravanti colombiano rischia di trovare poco spazio nell’undici di Sarri, ma è altresì vero che il presidente azzurro De Laurentiis non appaia disposto ad effettuare regali, in quanto valuti il calciatore non meno di 25/30 milioni di euro, cifra che rischia di raffreddare le intenzioni del club capeggiato dal patron Cairo. Tale discorso potrebbe cambiare se dall’estero dovesse giungere un’offerta irrinunciabile per il “gallo” Belotti, fiore all’occhiello della rosa a disposizione di Sinisa Mihjlovic. Sull’attaccante granata pende una clausola rescissoria di 100 milioni di euro, valevole solo per club stranieri. Ad oggi il presidente Urbano Cairo smentisce qualsiasi tipo di volontà nel cedere il portentoso centravanti, autore di ventisei goal nello scorso campionato, ma nel caso giunga un corposo assegno da qualche squadra ambiziosa della Premier League o della Bundesliga, a quel punto cambierebbero le carte in tavola e soprattutto si modificherebbe il modus operandi del d.s. Petrachi che avrebbe a disposizione maggiori somme di denaro da investire per fare del Torino una squadra che possa lottare ad armi pari con coloro che ambiscono ad un posto per la prossima edizione dell’Europa League.
Commenta o partecipa alla discussione