Spagna di nuovo nei guai: giocatori e prostitute in hotel
Di Emanuele SaccardoLa Spagna “piglia tutto” non si accontenta di dettare legge soltanto sul manto erboso. A quanto è emerso da Diario do Nordeste e Uol Esporte, due tra i maggiori siti sportivi brasiliani, alcuni componenti della Nazionale iberica si sarebbero resi protagonisti di una zuffa in piena regola con i dipendenti dell’albergo di Fortaleza, dove hanno alloggiato prima e dopo la gara vinta contro la Nigeria.
Il motivo del contendere non sembra dei più edificanti: un giocatore della Roja, non meglio identificato, avrebbe tentato di far passare dalla Hall una decina di prostitute, con l’ovvia intenzione di allietare la sua e la notte dei compagni. Non vogliamo passare per bacchettoni attaccandoci a moralismi di sorta; ognuno festeggia le vittorie come ritiene opportuno. In Brasile essere imprenditrici del proprio corpo non è illegale (solo lo sfruttamento da parte di terzi lo è), ma i responsabili della sicurezza dell’hotel hanno vietato l’accesso alle signorine. Da quel momento in poi si è scatenata la bagarre.
Il calciatore in questione non avrebbe ceduto al divieto, anzi, sembra abbia cercato solidarietà chiamando altri membri della squadra. Ne è nata un’accesa discussione, terminata circa venti minuti più tardi con il reiterato negato ingresso alle professioniste. A quel punto, per ritorsione, i maschietti insoddisfatti si sarebbero lasciati andare al lancio di saponette e telecomandi da alcune finestre delle loro stanze. A quanto sembra una ragazza avrebbe “bucato” la sorveglianza, riuscendo a salire fino al quindicesimo piano; qui però sarebbe stata intercettata da un delegato Fifa. In tutto ciò sono state accertate soltanto le assenze di Casillas e Piqué, a spasso con le rispettive signore durante la notte in esame.
Nella Confederations Cup in corso la Spagna non è nuova a episodi analoghi: a margine del match vinto contro l’Uruguay a Recife, si è registrato un furto a seguito, pare, di una notte di sesso e strip-poker. Vere che siano tali notizie, resta la sensazione che Sergio Ramos e soci stiano prendendo la competizione alla stregua di una vacanza. Speriamo che domani sera, nella semifinale con l’Italia, indossino le infradito al posto degli scarpini chiodati.
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