Borussia Dortmund-Bayern Monaco 1-2: Heynckes über alles
Di Emanuele SaccardoBuona la terza. Dopo le sconfitte contro Inter (2010) e Chelsea (2012), il Bayern Monaco riesce a salire sul tetto d’Europa nel derby tedesco con il Borussia Dortmund. La finale di Champions League andata in scena ieri sera nel magico teatro di Wembley, ha visto trionfare gli uomini di Heynckes, al termine di novanta minuti tiratissimi.
Per quello che si è visto sul terreno di gioco, i gialloneri di Klopp avrebbero almeno meritato di portare il match ai tempi supplementari: a partire meglio è infatti la squadra della Westfalia, che nel primo tempo tiene un ritmo forsennato e costringe i bavaresi a restare pressoché arroccati nella propria metà campo (esclusa una ghiotta palla gol capitata sui piedi di Robben). Migliore in campo della frazione risulta Neuer, estremo difensore del Bayern, autore di almeno tre interventi eccezionali. Il Borussia sembra averne di più a livello atletico, i reparti restano cortissimi in fase di non possesso e le ripartenze sono fulminee. A soffrire maggiormente è Boateng, che va spesso in confusione sugli attacchi del bomber Lewandowski.
La ripresa sembra offrire il medesimo copione dei quarantacinque minuti iniziali, ma i campioni di Germania escono alla distanza e il Dortmund piano piano si sgonfia. Weidenfeller, portiere giallonero, è chiamato a replicare i miracoli del collega, ma non può nulla sul tap-in vincente di Mandzukic (fino a quel momento in ombra), bravo a ribadire in rete l’assist di Robben. I bavaresi si scuotono e alzano il ritmo, ma nel loro momento migliore vengono puniti: Dante rovina goffamente su Reus e Rizzoli assegna un rigore ineccepibile. Dal dischetto Gundogan resta freddo e infila Neuer per la rete che vale l’1-1.
Con il passare dei minuti appare chiaro che il Borussia non ne ha più; il tecnico Klopp ha il torto di non fare alcun cambio, nonostante il suo centrocampo sia visibilmente scomparso. Ne approfittano Muller e compagni, che spesso infilano centralmente la lenta retroguardia degli avversari. Dopo il miracoloso salvataggio di Subotic sulla linea e una strepitosa parata di Weidenfeller su Alaba, il Monaco trova il sigillo che vale la Coppa. A due minuti dal termine, un tacco di Ribery libera in area Robben, che fa pace con i tanti insuccessi della propria carriera, adagiando in rete la sfera. Non succede più nulla: il Bayern è campione d’Europa per la quinta volta nella sua ricca storia e l’1 giugno avrà la possibilità di chiudere la stagione con il tanto inseguito triplete. A Berlino, contro lo Stoccarda, è fissato l’ultimo atto della Coppa di Germania. Heynckes potrebbe lasciare in eredità a Guardiola un gruppo che, onestamente, non ha bisogno di un mago per diventare ancora più forte.
BORUSSIA DORTMUND – BAYERN MONACO 1-2 (0-0)
60′ Mandzukic (Bay), 68′ Gundogan (Bor), 88′ Robben (Bay)
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