Verratti: il nuovo leader del centrocampo azzurro
Di francescodi Lorenzo Cristallo
È giunto il suo momento. Tutte le attenzioni dei media sono rivolti verso di lui. Marco Verratti sarà chiamato ad una grande prova di maturità nel prossimo impegno della nazionale, sabato a Sofia contro la Bulgaria, match importante per la qualificazione all’europeo. Complici le assenze di Pirlo e De Rossi toccherà al talento abruzzese prendere le chiavi del centrocampo azzurro e impostare la manovra.
Antonio Conte affiderà al giovane Verratti questa responsabilità, sapendo a cuor suo che di sicuro non resterà deluso. Eh sì, proprio così. Perché la storia del centrocampista di Manoppello, paese situato nell’entroterra pescarese, ha proprio i connotati di una favola moderna, di quelle storie da predestinati.
Cresciuto calcisticamente nel Pescara ed esploso nella stagione di grazie dei biancazzurri 2011/2012 con Zeman in panchina, ecco che i maggiori club d’Italia e d’Europa mettono gli occhi su questo campioncino dal fisico esile, alto 1, 65 ma dotato di una visione di gioco eccellente e dai piedi sopraffini.
Si parla di Juventus, di offerte da capogiro che stravolgono la vita ed invece il buon Marco umile e con grande voglia di toccare traguardi importanti nella sua carriera accetta la proposta irrinunciabile del Paris Saint-Germain e vola in Francia dove troverà La vezzi, Cavani, Ibrahimovic, Pastore, tutti campioni che il giovane abruzzese ammirava in tv.
La storia di Marco Verratti comincia a fare il giro del mondo, le sue prestazioni in Ligue 1 e in Champions League sono convincenti e dimostra grande personalità al cospetto della giovane età. Ed ecco sorgere a tutti l’ennesimo quesito sul come sia possibile lasciar partire dall’Italia talenti del genere che tutto il mondo ci invidia.
Verratti inizia anche la laison con la nazionale, partecipa alla spedizione mondiale in Brasile e si rivelerà uno dei migliori in una situazione che vede gli azzurri uscire malamente dalla competizione internazionale al primo turno.
Nel frattempo l’escalation del giovane centrocampista di Manoppello è irrefrenabile, dimostra grande carattere nel campionato francese, dove molto spesso a causa del suo impeto viene richiamato dagli arbitri transalpini tanto è vero che il numero dei cartellini gialli è abbastanza cospicuo. Il palcoscenico europeo non lo spaventa, addirittura trova la rete contro il Barcellona, uno dei momenti indimenticabili della sua giovane carriera.
Il futuro è dalla sua parte, appare a tutti come un predestinato, un calciatore dal sicuro successo. Però in nazionale non decolla, il dualismo con Pirlo lo relega in panchina. Conte non lo vede ancora come titolare inamovibile della sua squadra né tantomeno lo schiera al fianco di Pirlo a centrocampo. C’è spazio per uno solo e per adesso il centrocampista abruzzese deve accontentarsi delle briciole.
Dopo una deludente apparizione contro Malta nel match di qualificazione all’europeo del mese di ottobre e dopo aver saltato la partita di novembre di Milano contro la Croazia per un problema muscolare, ecco che sabato avrà la sua grande chance. Verratti leader del centrocampo azzurro e mente della manovra italiana. Sarà un importante banco di prova per lui, non dovrà fallirlo. Dovrà dimostrare a tutti che il giovane calciatore partito da Pescara e finito sotto la Tour Eiffel è definitivamente pronto per il salto di qualità e potrà imporsi anche in nazionale dove non dovrà essere considerato solo come una riserva di lusso.
Verratti ha sorpreso tutti, ha bruciato le tappe nella sua folgorante carriera e siamo certi che a Sofia darà il massimo, per conquistarsi la fiducia di Conte e di tutti gli italiani che non aspettano altro che ammirare le gesta di un nuovo direttore d’orchestra a metà campo degno del miglior Pirlo.
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