Domani tutti in campo: spicca Inter-Napoli

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“Mancano ancora moltissime partite, c’è la possibilità di ribaltare qualsiasi posizione. Per quello che abbiamo fatto, per quello che è la reale classifica, dobbiamo guardare il Napoli, provare a prenderlo. sono stati fatti dei passi in avanti, siamo terzi in classifica, ci sono tante squadre forti in questo campionato”. Così Luciano Spalletti introduce il big-match di Santo Stefano, contro il Napoli, a San Siro. Quella fra l’allenatore dell’Inter e Carlo Ancelotti sarà una sfida nella sfida. “Stimolante averlo di fronte, perché lui è veramente – se non il più bravo – uno dei più bravi a livello mondiale – ammette il tecnico dei nerazzurri -. A livello italiano di sicuro. Tutti dicevano che sarebbe stato l’allenatore ideale per la Nazionale, io questo lo condividevo, perché la sua esperienza ce l’hanno in pochi. Ha questo modo di fare sempre molto sereno, penso sia la sua forza. La trasferisce alla squadra, ha saputo mettere insieme la qualità di Sarri e un po’ della sua esperienza”. “Mi dispiace, perché Nainggolan è un giocatore molto forte, che ci può dare dei vantaggi. Le regole nel calcio sono importanti quanto il pallone. È un provvedimento che riguarda solo questa partita, non è sospeso a lungo termine. Per le successive si vedrà. Però, purtroppo, in uno spogliatoio, in un gruppo, devo prendere delle decisioni e far rispettare il regolamento”. Spalletti, afferma sicuro che si aspetta “una reazione corretta”, da Raja Nainggolan, “perché il ragazzo è uno che capisce. Ha capito di avere sbagliato, si sta allenando in maniera corretta, verrà in ritiro insieme a noi. Vive la partita con noi, ma sicuramente non potendola giocare”.

Archiviato il cenone, si procede verso l’ultima novità del 2018. Domani c’è infatti il Boxing Day, con la 18esima giornata che per qualcuno potrebbe rendere molto amare queste festività natalizie. Così nella giornata odierna, tutti in campo per l’allenamento di vigilia a partire dalla capolista Juventus. I bianconeri di Massimiliano Allegri mercoledì saranno di scena a Bergamo in casa della temibile Atalanta di Gian Piero Gasperini. E’ l’ultima trasferta del 2018 per Chiellini e compagni, che puntano a chiudere imbattuti. La notizia del giorno è che Cuadrado, per il momento non dovrà operarsi, ma potrà andare avanti con una terapia conservativa. All’Atleti Azzurri d’Italia potrebbe osservare un turno di riposo Cristiano Ronaldo, con Douglas Costa favorito per sostituirlo visto anche il nuovo stop di Bernardeschi. Proprio l’asso portoghese oggi ha fatto visita, in compagnia della fidanzata Georgina, ai bambini ricoverati all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Sul fronte opposto, Gasperini dovrà fare a meno dei due centrali Palomino e Toli squalificati. In dubbio De Roon. Dopo la sospensione, ieri mattina Radja Nainggolan si è presentato in anticipo all’allenamento dell’Inter in vista del big match contro il Napoli. Al posto del belga, Spalletti potrebbe schierare Joao Mario mentre in difesa torna titolare Asamoah, con in mezzo De Vrij-Skriniar. In un San Siro da oltre 60mila spettatori, i nerazzurri non possono fallire l’appuntamento contro un Napoli reduce dal sofferto successo contro la Spal. L’antivigilia di Inter-Napoli è stata però squarciata da alcune dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis sulla designazione dell’arbitro Mazzoleni. “Mi preoccupa, con noi è sempre stato cattivo ed anche non imparziale”, parole durissime quelle pronunciate dal presidente del Napoli ai microfoni della radio ufficiale del club. La squadra, intanto, oggi si è allenata a Castelvolturno con Ancelotti che a San Siro pare intenzionato a confermare la fiducia a Meret fra i pali con Milik al centro dell’attacco. Da Milano a Roma. Riconquistato il quarto posto, la Lazio si prepara al derby fra Simone e Pippo Inzaghi al Dall’Ara di Bologna. Fra i biancocelesti possibile un turno di riposo per Luis Alberto, con Correa favorito per far coppia con Immobile in avanti. Dall’altra parte c’è un Bologna alla disperata ricerca di punti salvezza. In avanti possibile una chance per Orsolini al fianco di Santander. Sull’altra sponda del Tevere, invece, la Roma prova a riscattare il ko contro la Juve affrontando in casa il Sassuolo. Partita sempre speciale per il tecnico giallorosso Di Francesco, che per l’occasione potrebbe recuperare El Shaarawy. In avanti dovrebbe tornare dal primo minuto il bomber Dzeko. Nella rincorsa ad un posto in Europa, il Torino di Walter Mazzarri ospita in casa l’Empoli di Beppe Iachini a caccia incece di punti salvezza. I granata potrebbero proporre il tridente composto da Iago, Zaza e Belotti. Impegno casalingo anche per la Sampdoria di Giampaolo contro il Chievo fanalino di coda. Il tecnico doriano potrebbe dare fiducia dall’inizio a Caprari, dall’altra parte possibile riposo per l’eterno Pellissier. Al Franchi di Firenze, invece, la Fiorentina ospita il Parma in una sfida sulla carta aperta a qualsiasi risultato. Punti salvezza in palio, infine, fra Cagliari e Genoa alla Sardegna Arena e soprattutto fra Spal e Udinese. Per entrambe è vietato sbagliare.

Nel giorno di Natale, Stefano Cecchi è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in Microfono Aperto

SUL RINNOVO DI QUAGLIARELLA: “Pensate se fosse andato a giocare in Arabia quanti soldi avrebbe preso. Invece ha fatto la scelta di portare quella bellissima maglia per la parte finale della sua carriera e sta mostrando di essere un giocatore dai grandi mezzi spesso inespressi”.

SUL VAR: “Credo che ci sia un fronte monolitico di resistenza da parte degli arbitri, perché già il Var ha molto corroso il potere dell’arbitro. Fino all’avvento della tv, l’arbitro poteva determinare la gara in maniera clamorosa. Adesso, se noi concedessimo anche all’allenatore di fare 1-2 chiamate per evitare errori macroscopici che sono capitati anche con il Var, l’arbitro diventerebbe completamente laterale. Per me sarebbe un bene, per la categoria degli arbitri un po’ meno”.

SUL MILAN: “Mi ero sbilanciato, mi piaceva, mi sembrava una squadra costruita con intelligenza. Alla luce dei fatti, alcuni acquisti non hanno funzionato. Se il Milan recupererà il materiale tecnico che ha a disposizione e se dentro la testa di Higuain cambierà qualcosa, il Milan può tranquillamente arrivare quarto. Dovessi scommettere, lo farei sui rossoneri”.

SU HIGUAIN: “Il suo problema è lo stesso che è capitato l’anno scorso con Bonucci. L’impressione, purtroppo, è che il Pipita sia già con la testa al Chelsea. Un giocatore che tre anni fa si era identificato come “masaniello della napoletanità” e poi è scappato di notte per andare alla Juventus, non mi stupisce che oggi sia distante dalla mentalità milanista. È un giocatore con poca anima”.

SUL PROSSIMO ALLENATORE DEL MILAN: “A me dispiacerebbe l’addio di Gattuso: ha le sue colpe, ma il Milan è anche figlio di alcuni errori della campagna acquisti e della sfortuna che lo ha privato di molti elementi importanti. Bonaventura, per esempio, è un giocatore che in quello scacchiere era un jolly utilissimo. Se Gattuso dovesse lasciare il Milan, servirebbe un maestro di calcio che abbia alle spalle anche una storia ‘da Milan'”.

SUL CAMPIONATO: “Prima dei diritti tv, in 25 anni il campionato l’hanno vinto 12 squadre. Dopo, solo 5 squadre, tra cui le due romane, che l’hanno vinto solo una volta. È successo qualcosa di rivoluzionario e di irreversibile. L’unica vera battaglia da fare è per una ripartizione diversa dei soldi che arrivano dalle tv”.

SU ROSSI ALLA FIORENTINA: “Lo riprenderei per affetto, ma per scelta tecnica ho qualche dubbio che l’ultimo infortunio lo abbia pesantemente condizionato, tanto da avere difficoltà oggi ad essere competitivo in Serie A”.

SU NAINGGOLAN: Si meritava di essere messo da parte, perché un professionista non fa quello che fa lui. Spalletti ha molto pesato nella scelta di acquistarlo, quindi fossi il presidente chiederei spiegazioni all’allenatore del perché ha fatto fare alla società un investimento che non sta pagando”.

La serie A di nuovo in campo. Nemmeno il tempo di smaltire panettone o pandoro di Natale, ed ecco che al Mezza, mercoledì 26 dicembre, calcio di inizio alle 20.30, il Napoli sarà ospite dell’Inter, per la gara valida per la diciottesima giornata di serie A. Dopo sette successi di fila, l’Inter ha vinto solo due delle ultime sei partite di campionato: due pareggi e due sconfitte in questo parziale. L’Inter ha vinto tutte le ultime sei partite interne in campionato, senza subire gol nelle cinque più recenti. 41 punti per il Napoli, che dopo 17 partite di serie A, nell’era dei tre punti a vittoria, ha fatto meglio solamente nella scorsa stagione con 42 punti. Sono 144 i precedenti in serie A tra Inter e Napoli. 63 vittorie dei nerazzurri, 36 pareggi e 45 vittorie degli azzurri. 205 i gol realizzati dall’Inter, 159 quelli segnati dal Napoli. L’ultimo precedente a Milano è quello dello scorso marzo terminato con un pareggio 0-0.


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