Immobile e la Lazio protagonisti al “Bentegodi”

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La Lazio è di tutt’altro pianeta per l’Hellas Verona. I biancocelesti tramortiscono i padroni di casa scaligeri con un rotondo ed ineccepibile 0-3 che regala tre punti preziosi in ottica classifica alla banda di Simone Inzaghi. I capitolini salgono a quota tredici in classifica, al quarto posto, mentre i gialloblù restano malinconicamente inchiodati al penultimo gradino con soli due punti all’attivo. La Lazio nonostante le assenze di Basta, Bastos, De Vrij, Wallace, Milinkovic-Savic e il lungodegente Felipe Anderson ha avuto la meglio su un Verona a tratti imbarazzante, costantemente alle prese con i consueti problemi di tenuta tecnica e psicologica, sfoderando un Immobile implacabile autore di una doppietta e di un assist. I biancocelesti, con il successo ottenuto sul campo dell’Hellas, scacciano via i fantasmi del turno infrasettimanale, quando crollarono al cospetto del Napoli, rilanciando la propria candidatura nella corsa per un posto per la prossima edizione della Champions League, mentre il Verona è costretto a leccarsi le ferite, con la posizione di mister Pecchia sempre più traballante ed uno score decisamente misero con un goal all’attivo (peggior attacco assieme a quello del Benevento) e quattordici reti al passivo, solo i sanniti hanno fatto peggio incassandone sedici. La gara del “Bentegodi” si sblocca al 24’ quando Souprayen commette un fallo all’interno dell’area ai danni di Marusic. Per l’arbitro Irrati non ci sono dubbi, decretando il penalty a favore dei biancocelesti. Dagli undici metri si presenta Immobile che con freddezza e precisione chirurgica spiazza Nicolas. I padroni di casa stentano ad imbastire una reazione credibile tant’è che gli ospiti siglano il raddoppio al 40’ su un’azione in contropiede ben avviata da Parolo, con Marusic che serve al limite dell’area Immobile, il quale compie uno slalom tra i difensori gialloblù per poi lasciar partire una conclusione angolata su cui l’estremo difensore avversario non può nulla. Doppietta per il numero diciassette biancoceleste che sale a quota otto centri in questo campionato. Nella ripresa Fabio Pecchia corre ai ripari, provando a modificare il proprio assetto tattico togliendo dal rettangolo di gioco Souprayen e Zaccagni per far posto a Cerci e Kean ma i risultati sperati non giungeranno. La Lazio continua ad avere in mano il pallino della manovra fino a quando al 60’ non arriva il definitivo 0-3. Immobile, stavolta nelle vesti di uomo-assist, serve un pallone invitante sulla corsia di sinistra per Marusic, il quale dall’interno dell’area non sbaglia. Tris biancoceleste grazie al primo goal in serie A dell’esterno serbo. Il tecnico dell’Hellas infine concede dei minuti anche al sudcoreano Lee, proveniente dalla cantera del Barcellona, ma nulla riuscirà a mettere a repentaglio il meritato e cospicuo vantaggio posto in essere dai capitolini. Al termine della sfida ecco le dichiarazioni principali rilasciate ai microfoni dei giornalisti da Simone Inzaghi: “Lo avevo detto in conferenza, sapevo che eravamo in emergenza, ma ero sereno perché chi avrebbe giocato, sarebbe riuscito a fare la sua parte e lo hanno dimostrato. Quarto posto? Sarebbe il nostro sogno, ne parliamo dal primo giorno di ritiro. Il campionato quest’anno è ancor più competitivo, perché tante squadre si sono rinforzate. Vogliamo rimanere in alto, giocare un buon calcio e fare buone prestazioni”. Di tutt’altro umore Pecchia, costretto a commentare il quarto ko nelle prime sei giornate, di cui tre casalinghi: “Non siamo stati all’altezza, siamo venuti meno alla prima difficoltà e ci dispiace perché rispetto alla gara contro la Sampdoria abbiamo fatto un passo indietro. Siamo delusi anche perché dopo il rigore di Immobile la squadra non ha ben reagito: basti pensare che prima di passare in svantaggio, i ragazzi si stavano muovendo in maniera abbastanza ordinata in campo. Ci serve assolutamente più tenacia e determinazione”.


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