Juventus e Roma a braccetto, Napoli in caduta libera, ok Inter

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pjanic_parma-romaAlla fine è sempre il lavoro a pagare e, se si sposa con il talento, s’incassa il doppio. Juventus e Roma vanno, appunto, in doppia cifra: 12 punti a testa, quattro vittorie su quattro partite giocate, lo scontro diretto che si staglia all’orizzonte e promette faville; un lavoro partito da lontano, quello di Juventus e Roma, una semina sapiente, un mix di talento puro e portatori d’acqua indispensabile per l’equilibrio di squadra. Così si vincono anche le sfide più ostiche, così si possono sbloccare quei match che sembrano sabbie mobili, fucine di punti persi e di rimpianti a fine stagione.

Così Juve e Roma hanno liquidato ieri sera rispettivamente Cesena e Parma. A Torino è bastato un convalescente Vidal a stendere i romagnoli con la sua doppietta – cui va aggiunto il sigillo finale di Lichtsteiner. Il Cesena era sceso allo Stadium per portare via un punto a suon di barricate, la macchina perfetta di casa ha scardinato il piano in diciotto minuti. Certo: il rigore con cui i bianconeri hanno visto aprirsi un autostrada davanti a loro, è sembrato un tantino generoso. Episodio a parte, il serenissimo Allegri ha aggiunto alla sua neonata esperienza altri novanta minuti di sontuosa sicurezza: quella difensiva (porta ancora inviolata tra campionato e Champions) e quella a centrocampo (Vidal docet).

I giallorossi hanno dovuto sudare fino all’ultimo per avere ragione di un Parma indomito, reduce dalla vittoria sul Chievo e dalla fiera del gol contro il Milan. L’uomo della provvidenza per Garcia ha il profilo di Pjanic, autore di una rete da incorniciare a circa tre minuti dal termine: punizione di rara bellezza per precisione e forza, che non lascia scampo all’estremo difensore ducale e va a morire tra traversa e palo.

Buone notizie anche per l’Inter, impegnata a San Siro contro la sua bestia nera, l’Atalanta: quaranta minuti di sofferenza, di gol sbagliati, poi arriva Osvaldo. A cinque minuti dal riposo, sugli sviluppi di una punizione battuta da Guarin, l’italo argentino si libera con mestiere della marcatura e inventa una sforbiciata che manda in delirio lo stadio e in vantaggio i suoi. A pochi spiccioli dalla fine ci pensa il genio di Hernanes a sigillare la pratica con un’altra punizione: dal limite scarica sul palo del portiere un missile pressoché imparabile.

I nerazzurri si arrampicano così a ridosso della coppia di testa, in compagnia di Sampdoria e Verona, due realtà che con Juve e Roma hanno in comune il culto del lavoro. Mihajlović e Mandorlini, oltre a condividere un passato interista, hanno le idee chiare sui rispettivi progetti. Il serbo ha preso in mano una creatura allo sbando e le sta donando da un anno e mezzo carattere, continuità e consapevolezza. Il tecnico dell’Hellas ha visto partire Iturbe e altri pezzi pregiati, eppure ha trovato Ionita, primo moldavo a violare una porta italiana e a prenderci pure gusto: dopo il gol partita contro il Torino, ieri si è ripetuto siglando il pari definitivo con il Genoa, dopo aver anche offerto l’assist per il momentaneo 1-2.

Chi invece sembra aver perso la bussola è il Napoli. Appena 4 punti in altrettante uscite, un clima da guerra fredda serpeggiante nel quadrilatero spogliatoio-allenatore-Presidente-tifosi; una difesa colabrodo (bucata sin qui da tutti gli avversari), un attacco balbettante (nelle prime tre partite due soli gol realizzati), Higuain intristito e Callejon appena riconoscibile. La sola nota positiva costante sembrano essere le prestazioni del belga Mertens, per il resto è notte fonda. Il rocambolesco pareggio interno con il Palermo ne fornisce un’ulteriore indizio. Si dice che per fare una prova ne servano tre, di indizi: bene, la prova ora è concreta e Benitez deve correre in fretta ai ripari.

 

RISULTATI 4° TURNO SERIE A:

Empoli-Milan 2-2 (giocata martedì), Inter-Atalanta 2-0, Fiorentina-Sassuolo 0-0, Sampdoria-Chievo 2-1, Verona-Genoa 2-2, Juventus-Cesena 3-0, Cagliari-Torino 1-2, Parma-Roma 1-2, Napoli-Palermo 3-3, Lazio-Udinese oggi 20:45

CLASSIFICA:

Juventus e Roma 12, Inter, Sampdoria e Verona 8, Milan 7, Udinese*6, Genoa e Fiorentina 5, Napoli, Atalanta, Torino e Cesena 4, Parma, Lazio*, Palermo, Sassuolo e Chievo 3, Empoli 2, Cagliari 1.

* una gara in meno

PROSSIMO TURNO (27-28-29 settembre):

Roma-Verona, Atalanta-Juventus, Sassuolo-Napoli, Inter-Cagliari, Cesena-Milan, Chievo-Empoli, Torino-Fiorentina, Genoa-Sampdoria, Udinese-Parma, Palermo-Lazio.


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