Napoli su De Paul. Stasera Bologna-Napoli. Analisi e commenti della giornata.

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Tante assenze, zero motivazioni, le vacanze ad un passo. C’erano tutte le attenuanti del caso per il Napoli di Roberto Baronio ma una sconfitta così pesante fa male anche a fine stagione. Gli azzurrini si infrangono a casa della Juventus, un 4-0 bianconero che non consente repliche e che chiude nel modo più amaro possibile la lunga stagione napoletana. Senza D’Andrea, Zedadka e Gaetano, convocati da Ancelotti per la trasferta della prima squadra al Dall’Ara di Bologna, Baronio ha lanciato in campo il miglior Napoli possibile, ma gli azzurrini non sono quasi mai scesi in campo: al minuto 8 è Frederiksen a segnare il primo vantaggio, con raddoppio di Makoun al 26 e tris di Fagioli qualche minuto più tardi. In mezz’ora la Juventus ha già chiuso il match, mandando di fatto i tifoli di coda alla gara. Il Napoli della ripresa non sembra essere lontano parente di quello visto nella prima metà di gara, azzurrini solo pericolosi da calcio da fermo e Juventus che corre in avanti alla ricerca del poker. Un poker che, puntuale, arriva, ma solo a fine gara: è Markovic che approfitta di uno svarione di Idasiak per arrotondare il punteggio ed aspettare il triplice fischio. La squadra di Baronio chiude la propria stagione a quota 37 punti, lontana dalla zona playoff ma anche salva con discreta tranquillità, un obiettivo importante dopo il grande spavento dello scorso anno. (ilmattino.it)

Ultima di campionato per il Napoli a Bologna ma l’attenzione è già tutta rivolta alla prossima stagione e alle operazioni di mercato che da domani diventeranno ancora più calde sia in entrata che in uscita. I primi colpi previsti sono quelli relativi ai terzini che però dovranno andare di pari passo con le cessioni. Quella di Di Lorenzo, terzino destro dell’Empoli, è l’operazione in dirittura d’arrivo, programmati per la prossima settimana i passaggi decisivi con il club toscano. «Oltre al Napoli il giocatore ha attenzioni da parte di club che giocano la Champions», ha detto il presidente dell’Empoli Corsi a Radio Marte. Avviatissimo anche il discorso con il belga Castagne, laterale sinistro dell’Atalanta, che può giocare indifferentemente anche a destra: la prospettiva è quella di un contratto di cinque anni ma c’è da adesso da definire l’intesa con il club bergamasco. «Le Castagne mi piacciono? Soprattutto quelle che sanno stare a tavola a destra e sinistra e non ti danno problemi di sedute», ha commentato scherzosamente De Laurentiis a Radio Kiss Kiss. L’altro nome è quello dell’inglese Trippier. «La Trippier mi piace? Sì, c’è quella napoletana che a differenza delle altre è rigorosamente bianca. Quella londinese? Dobbiamo pensarci su quella», l’altra battuta del presidente. In partenza Hysaj, seguito dall’Atletico Madrid e Mario Rui nel mirino del Torino e del Benfica. (ilmattino.it)

“Con qualcuno ci vediamo domani alla partita, altrimenti ci vediamo prossimamente su altri schermi”. Massimiliano Allegri si congeda così dalla sala stampa dell’Allianz Stadium. Quella della vigilia contro la Sampdoria è l’ultima conferenza del livornese da tecnico della Juventus. “Non c’è da chiacchiera di niente, vi do la formazione e ci salutiamo di là, facciamo un brindisi di fine stagione”, dice Allegri. (raisport)

“Per me allenare il Milan è un sogno, è stato difficile, e spero che il sogno possa continuare. Per me è stato un grande onore allenare questa squadra e spero di allenarla il più a lungo possibile”. Così Rino Gattuso alla vigilia dell’ultima partita di campionato contro la Spal. “Poi la società non mi ha mai detto di andare in Champions obbligatoriamente, mi ha detto di provarci”, ha aggiunto Gattuso. “Siamo arrivati all’ultima giornata e ci stiamo provando”.”Dietro c’è una società molto molto forte, di persone molto in gamba. I tifosi si devono aspettare il meglio, le persone che gestiscono questo club sanno su che strada devono andare. Bisogna avere fiducia”.(raisport)

“Non centrare il traguardo domenica sera col Sassuolo sarebbe una delusione. Non dico che sarà un successo comunque vada”.Alla vigilia del crocevia per la Champions League, Gian Piero Gasperini non si accontenta della certezza di essere almeno in Europa League per la terza volta di fila: “Arrivo a pensare che essere andati fuori ai rigori a Copenaghen sia stata una fortuna. Diversamente sarebbe stato forse impossibile tirar fuori una stagione così – spiega l’allenatore dell’Atalanta – La delusione cocente per aver mancato i gironi di Europa League quel 30 agosto ci ha dato la spinta: avendo una competizione infrasettimanale in più, non avremmo potuto fare la cavalcata che abbiamo fatto”.Il tecnico nerazzurro è consapevole che la sua squadra sia padrona del suo destino: “C’è un po’ di tensione alla vigilia, ma è di segno positivo. Siamo vicini alla meta, dobbiamo vincere per non dover badare ai risultati delle concorrenti”. (raisport)

“Non ci deve essere paura. Siamo consapevoli della difficoltà ma domani non c’è paura. Solo attenzione, concentrazione, saremo molto determinati. Ma la paura non deve esserci”.Cesare Prandelli alla vigilia della trasferta di Firenze che vale la salvezza il Genoa lancia un messaggio molto preciso.”E’ stata una settimana particolare ovviamente perché sappiamo l’importanza di questa partita. Come ci ripetiamo sempre da più settimane dobbiamo veramente pensare a noi stessi, alla nostra prestazione, pensare che è tutto ancora nelle nostre mani. E’ una partita unica e cercheremo di essere determinati ma molto, molto attenti nel non commettere situazioni paradossali. Molta determinazione ma con molta testa”. (raisport)

“La gara di domani ha la stessa importanza di quella dell’anno scorso contro la Lazio, è un confronto decisivo da dentro o fuori e l’attesa diventa il massimo per ottenere il risultato atteso. C’e’ un carico emotivo importante, ma ci siamo abituati”. Così il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti alla vigilia del bivio Champions contro l’Empoli. “Bilanci? Aspettiamo domani. In molti meritano di restare e domani sera ci siamo tutti”. Quali sono i punti di contatto con Lazio-Inter? La gara con l’Empoli ha la stessa importanza di Lazio-Inter dell’anno scorso. Si tratta di una finale, di una gara decisiva. Il carico emotivo è importante, ma ci siamo un po’ abituati. La squadra ha avuto gli insegnamenti giusti per arrivarci preparata. Io poi non c’è stato un campionato in cui sono arrivato tranquillo alla fine. Quando allenavo la Roma abbiamo fatto sei finali contro l’Inter. Succede un po’ a tutti i calciatori delle squadre importanti Avrebbe preferito giocare la gara in trasferta dopo il comunicato della Curva? I nostri tifosi vogliono bene all’Inter. Preferisco giocarla a San Siro e i nostri tifosi sanno come comportarsi, si sono sempre comportati in maniera corretta. I giocatori poi devono essere bravi a saper interpretare la gara e a dare soddisfazioni ai tifosi. Empoli avversario peggiore? Loro stanno bene. La posta in palio va ad annullare tutto. Sei davanti a questo obiettivo e devi essere bravo a esibire il meglio di te stesso. E’ preoccupato per aver sbagliato già gare da dentro o fuori? Ci sono delle tensioni. Ci sono gare però che abbiamo fatto bene. Mi aspetto che i giocatori mettano dentro tutti gli ingredienti che gli riconosco e che hanno. Io e i giocatori ci sentiamo molto bene, ci si sta riempendo la testa di cose per riportare l’Inter in Champions League. Domani meglio Lautaro o Icardi? E’ la partita di tutti e due. Va bene per tutti e due, è una gara dove entrambi hanno livello di carattere e personalità per andare a incidere. Sono forti nella testa oltre che sul campo. Hanno un modo di pendare e di agire giusto. Hanno le stesse potenzialità per mettere il timbro sulla partita. Un giudizio sulla stagione dell’Inter Aspettiamo il risultato della partita. Lo facciamo anche nella conferenza dopo la partita. Ho visto disponibilità e professionalità nei miei giocatori. Durante la stagione c’è stato un momento che ha pesato di più? Noi dobbiamo essere pronti domani sera e sapere che c’è la soluzione davanti. Farlo adesso è una perdita di tempo. E’ fondamentale aver fatto il tuo dovere. Accetti il risultato che viene fuori sia in verso che in un altro. A livello personale cosa rappresenta questa gara? Mi emozionano tutte le gare, quelle che non servono a niente e quello che servono a molto come questa. Noi dobbiamo credere in noi stessi. Dobbiamo avere la forza mentale per fare qualcosa di importante. De Vrij è recuperato? E Politano? De Vrij ha recuperato, Politano anche. C’è un nome che merita di restare all’Inter? Meritano in molti di rimanere. Molti molti. E domani sera ci saremo tutti” (mediaset)

Nessuna sorpresa sul futuro di Kalidou Koulibaly, che sarà sempre più tinto d’azzurro. Sebbene piaccia praticamente a tutti i top club d’Europa, il difensore senegalese resterà al Napoli, come ribadito anche dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, che però rivela che qualche serio tentativo di strapparlo ad Aurelio De Laurentiis c’è stato, senza però far cedere il patron partenopeo.

SIRENE REAL – L’offerta non può che arrivare da Madrid. Il Real infatti ha proposto al club azzurro 90 milioni di euro – si legge – in cambio di Kalidou. Tramite l’agente Ramadani, procuratore del centrale azzurro, è stata recapitata la proposta ufficiale del Real Madrid, a cui il presidente De Laurentiis ha risposto ‘No, grazie’. Sul giocatore s’è fatto vivo anche il PSG, che sarebbe disposto ad investire la stessa cifra, ma Koulibaly non si muove da Napoli, né per 90 milioni né per una cifra più alta, altrimenti Ancelotti si incatenerebbe a Castel Volturno. E questo l’ha dichiarato lui in persona. (tuttonapoli.net) Maurizio Sarri è il nome caldo per la panchina della Juventus in questi ultimi giorni. Sembrerebbe essere lui il dopo Allegri scelto dalla società bianconera, anche se per esserne certi bisognerà attendere la finale di Europa League fra il Chelsea allenato dall’allenatore toscano e l’Arsenal. Intanto emergono dettagli sull’ingaggio che Sarri potrebbe avere alla Juventus: si parla di circa sei milioni di euro, come riporta Sportmediaset, addirittura il quadruplo rispetto all’ingaggio che solo due anni fa gli corrispondeva il Napoli. Ma che rispecchia le ultime mosse di Sarri. (tuttonapoli.net)

Gaetano Fontana parla a Marte Sport Live: “Il ritorno di Quagliarella a Napoli? E’ un’idea suggestiva. Non ci sarebbero problemi neanche dal punto di vista tattico. I numeri di questa stagione sono incredibili, il valore di Fabio non si discute. Non so cosa lui stia valutando di fare, aveva deciso di chiudere la carriera alla Samp, poi vedremo cosa accadrà. Ha superato un momento difficile, ha dovuto dire addio al Napoli senza dire nulla dell’inchiesta e adesso potrebbe riprendersi tutto. Lui dovrebbe giocare come terminale offensivo considerando pure l’età. Il Napoli non ha bisogno del regista classico con questo schema di gioco: anche Jorginho faticava con Benitez nel centrocampo a due, serve un altro tipo di giocatore, magari più dinamico”. (radiomarte)

Simona D’Eramo parla a Marte Sport Live: “Portai Fabio che aveva 14 anni al Torino. Quando lo vide Gabetto, subito lo fece firmare. L’ho seguito per qualche anno e poi facemmo il contratto. Era già forte e a quell’età era qualcosa di straordinario. Non è stato proposto al Napoli, c’era la volontà di farlo crescere al Nord. E’ sempre stato quadrato, il calcio è sempre stata la prima cosa della sua vita. Sarebbe bello vedere due napoletani in campo, Fabio Quagliarella e Lorenzo Insigne”. (radiomarte)

Bruno Longhi è intervenuto in diretta a Sportiva per rispondere alle domande degli ascoltatori in “Microfono Aperto”.

SUL MILAN: “Non ha il destino dalla sua, ma è nelle mani di Atalanta ed Inter. Sarebbe una sciagura se, nel caso in cui una delle due non facesse risultato pieno, il Milan non vincesse. Deve soltanto dare il massimo e sperare. A livello societario, mi sembra abbastanza complicato: c’è questo dirottamento su questo ‘mister plusvalenza’ Campos, che mi lascia un pochino perplesso. Non si può pensare di far risalire il Milan con l’acquisto di giocatori quasi sconosciuti, plusvalenze e un periodo di tempo più lungo: non credo che la tifoseria sia disposta ad aspettare un Milan che per diversi anni stia al di sotto della zona Europa League. Le plusvalenze stanno diventando una disgrazia per il nostro calcio. Si arriva al solito giochetto degli scambi, quindi andrebbero riviste le normative economico-finanziarie che riguardano le squadre di calcio. La società imputa a Leonardo di aver speso questi soldi per Piatek e Paquetà in un momento in cui non poteva e adesso si troverà a fare i conti con il fair play finanziario”.

SU FEDERICO CHIESA: “E’ ipotizzabile che lasci la Fiorentina: alla Juve sono convinti di averlo in mano, all’Inter di essere vicini al giocatore”.

SU GUARDIOLA ALLA JUVENTUS: “Se non lo cito è perché voglio pensare che non sia un pagliaccio: mi pare molto quadrato e non penso che si esponga con certe dichiarazioni e poi cambi radicalmente idea. Le segnalazioni che mi arrivano mi direzionano verso Sarri, con una piccola percentuale su Klopp”. (radiosportiva)

Convocazioni extralarge. E’ questa la soluzione scelta da Roberto Mancini per affrontare le gare delle qualificazioni Europee contro Grecia (l’8 giugno ad Atene) e Bosnia (l’11 giugno a Torino) : in caso di infortuni, il CT eviterà di dover ricorrere a giocatori che, finita la stagione, abbiano già staccato la spina o siano addirittura già partiti per le vacanze. A Coverciano (convocazioni lunedì, ritrovo Sabato 1 giugno) ci sarà quindi un gruppo di 31/32 elementi, con un paio di ‘riserve’ in ogni reparto da cui l’allenatore potrà attingere in caso di necessità. L’altra novità è il ritorno di Belotti, escluso dai convocati in ottobre, novembre e marzo. Non rispecchia i gusti e la visione del centravanti ideale di Mancini, ma il suo buon girone di ritorno e la necessità, appunto, di ‘allargare’ l’elenco azzurro favoriranno il suo rientro nel gruppo, pur con scarse prospettive di conquistare uno spazio importante. Reintegrare Belotti significa mettere ulteriormente a rischio la posizione di Immobile, altro centravanti per cui il CT non va matto. I due, nei ritiri di Coverciano, sono sempre insieme: compagni di stanza, mangiano l’uno di fianco all’altro, siedono vicini nello spogliatoio, entrano in campo insieme… Curioso che due grandi amici diventino rivali per guadagnarsi un posto tra i convocati. Il numero 17 della Lazio è pure in crisi (solo 4 gol nel girone di ritorno) e potrebbe rimanere a casa per fare spazio all’amico Belotti, ma riteniamo che Mancio gli voglia concedere un’altra chance. Nell’elenco azzurro, alla voce ‘punte centrali’, potrebbe dunque esserci abbondanza di centravanti: Keanè confermatissimo (per Mancini, in prospettiva, è il più forte di tutti), Quagliarella idem, Pavoletti verrà richiamato se fisicamente ok (sembra di sì) e Lasagna piace per la sua qualità tecnica, oltre che fisica, e la capacità di adattarsi, come Kean, nel ruolo di attaccante esterno. Per Balotelli, se ne riparlerà: le sue prestazioni ma soprattutto i suoi comportamenti nella nuova esperienza a Marsiglia (troppi cartellini gialli) non hanno convinto Mancini. Oltre a Donnarumma, ormai stabilmente nella Nazionale A, saranno 6 i giocatori ‘strappati’ da Mancini all’Under 21: Mancini, Barella, Pellegrini, Zaniolo, Chiesa e Kean. Dopo Italia-Bosnia raggiungeranno direttamente il ritiro degli Azzurrini di Di Biagio a Casteldebole per poi dare il loro contributo nella ricerca di un risultato di prestigio agli Europei di categoria. Tra questi, Gianluca Mancini ha ormai scalzato Rugani nelle gerarchie azzurre dietro a Bonucci, Chiellini e Romagnoli. Lo juventino non aveva gradito le continue esclusioni a beneficio dei nuovi arrivati di turno, lo aveva fatto presente a Mancini lo scorso 20 novembre a Genk in occasione di Italia-Stati Uniti e da allora non è più stato preso in considerazione. I probabili convocati: PORTIERI: Donnarumma, Sirigu, Cragno DIFENSORI CENTRALI: Bonucci, Chiellini, Romagnoli, Mancini, Izzo DIFENSORI ESTERNI: Florenzi, Spinazzola, Biraghi, De Sciglio, Piccini (Emerson, Lazzari) CENTROCAMPISTI: Jorginho, Barella, Verratti, Sensi, Cristante , Pellegrini, Zaniolo, (Gagliardini) ATTACCANTI ESTERNI: Bernardeschi, Chiesa, El Shaarawy, Insigne, Politano, Grifo PUNTE CENTRALI: Quagliarella, Kean, Belotti, Immobile, Pavoletti, (Lasagna) (napolimagazine)

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il Napoli è in pole position per il talento dell’Udinese, Rodrigo de Paul, valutato dai Pozzo circa 35 milioni di euro. Per abbassare il prezzo la dirigenza partenopea potrebbe pensare di inserire una contropartita tecnica, visto che in rosa c’è più di un giocatore che piacciono all’Udinese. Adam Ounas e Simone Verdi, ad esempio, sono i maggiori candidati perché più fuori dai piani di Ancelotti rispetto ad altri. Due nomi, due contropartite valide magari anche per l’affare Ilicic con l’Atalanta, altro nome caldo per il ruolo di fantasista. (napolimagazine)

Missione 80 punti. Ma anche 82 non sarebbero male. Stasera il Napoli saluta il campionato in casa del Bologna con l’obiettivo minimo di un pareggio che farebbe raggiungere la quota in classifica che tanto sta a cuore a Carlo Ancelotti. Naturalmente gli azzurri scenderanno in campo per vincere e per eguagliare, quindi, lo stesso punteggio del primo anno di Maurizio Sarri alla guida del team partenopeo. Squalifiche permettendo, non ci saranno troppi esperimenti al Dall’Ara. Ancelotti dovrà fare a meno di Koulibaly in difesa ed Allan a centrocampo. Entrambi sono già andati via perché sono stati fermati per un turno dal giudice sportivo. Davanti a Meret, quindi, si potrebbe pensare alla coppia Albiol- Maksimovic. Il serbo si è ripreso e sarebbe pronto a sfidare il suo connazionale Mihajlovic che lo allenava al Toro. Altrimenti sarà la volta ancora di Luperto che comunque ha collezionato un bel po’ di presenze quest’anno. Sulle corsie dovrebbe essere l’ultima apparizione di Hysaj nel Napoli a destra. A sinistra non si sa se ci sarà Mario Rui visto che Ghoulam è favorito. In cabina di regia ci saranno Fabian e Zielinski che hanno già giocato un paio di volte insieme. A sinistra, quindi, si libera un posto mentre a destra sarà confermato Callejon. A meno che Ancelotti non decida di dare spazio nella “sua” Bologna a Verdi. Considerata la posta in palio si può “rischiare” il tridente. Infatti sull’ala mancina potrebbe andarci Insigne con Mertens e Milik in attacco. Una prova già vista e che va riproposta per capire se ci sono margini di miglioramenti per il futuro. Da valutare anche la posizione di Younes che vorrebbe chiudere con un’altra presenza.

(napolimagazine)

Frosinone e Chievo pareggiano 0-0 nell’anticipo dell’ultima giornata di Serie A. Al “Benito Stirpe” sono i padroni di casa a cercare di più la vittoria, ma il portiere veronese Semper si fa trovare pronto in ogni occasione, soprattutto su un colpo di testa di Ciofani nella ripresa. Nel primo tempo viene annullato un gol a Pellissier, all’ultima partita in carriera. Le due squadre, già retrocesse, si danno appuntamento alla prossima Serie B.

(mediaset)


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