Champions: Aguero trascina il City, Atletico bloccato dal Psv

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Manchester-CityDinamo Kiev – Manchester City 1-3 (0-2)

15′ Aguero (M), 40′ D. Silva (M), 59′ Buyalskiy (D), 89′ Y. Touré (M)

I presupposti della gara dell’Olimpiyskyi tra Dinamo Kiev e Manchester City erano tutti da decifrare: i padroni di casa venivano da 2 mesi e mezzo di letargo agonistico, i Citizens da 3 uscite a vuoto negli ultimi 270′ minuti disputati. Facile immaginare un match spigoloso per la squadra di Pellegrini, senza dubbio più forte tecnicamente ma con il morale molto vicino al suolo. Shovkovskiy e soci, sebbene non giocassero un match ufficiale da 75 giorni, potevano seriamente mettere in difficoltà la ben più quotata compagine inglese.

Pronti via e gli auspici parevano prendere proprio la strada della Dinamo, più tonica e brava a pungere gli ospiti nel primo quarto d’ora. Ma, come si usa dire, i cavalli di razza escono alla distanza e il Manchester ha nelle sue file diversi purosangue; al primo affondo, infatti, Aguero fa capire al pubblico ucraino chi ha il talento giusto per certi palcoscenici: sugli sviluppi di un corner battuto da Silva e dopo la torre di Touré, l’attaccante argentino si ritrova la palla sul petto con cui perfeziona il controllo e con un destro angolato batte l’estremo difensore della Dinamo. Per Aguero sono 22 reti in 42 gare di Champions League, per la squadra di casa è invece notte fonda: da lì in avanti è un monologo del City.

Aguero è in serata di grazia, anche se al 22′ si mangia il 2-0. Niente paura, a 5′ dal termine della prima frazione lo stesso Aguero libera di tacco Sterling sulla sinistra: l’esterno di origini giamaicane fa partire un tracciante sul secondo palo sul quale si avventa Silva: tap-in a cento allora e 0-2. C’è tempo per un altro errore di Aguero che chiude troppo il sinistro e strozza in gola la gioia per quello che sarebbe stato un meritato 0-3. Nella ripresa ci si aspetterebbe subito il colpo del k.o., perché la Dinamo ha tutta l’aria di essere un pugile suonato. Ma il calcio, lo sappiamo, segue leggi proprie e poco ci manca che a Kiev si possa assistere all’impresa.

Gli uomini di Rebrov partono forte: prima Yarmolenko mette paura alla retroguardia del Manchester, poi al 59′ una botta di Buyalskiy, deviata da Otamendi, mette fuori causa Hart. Il City può recriminare per un paio di episodi dubbi nell’area della Dinamo (falli su Sterling e Silva) che avrebbero potuto chiudere anzitempo la pratica se Lahoz avesse concesso la massima punizione. La gara resta quindi aperta e nel finale si susseguono le emozioni: Aguero si divora un’altra rete prima che Hart salvi la baracca con reattività sul tiro ravvicinato dell’indomabile Buyalskiy. Poi è il turno di Touré, che da due passi manda a lato il più facile dei colpi di testa. Ma l’ivoriano non ci sta e a ridosso del triplice fischio di chiusura trova la pennellata d’autore: rete di sinistro a giro dal limite dell’area e 3-1 vergato a fuoco. Il ritorno all’Etihad Stadium potrebbe anche essere una semplice formalità.

Atletico-MadridPsv Eindhoven – Atletico Madrid 0-0 (0-0)

Al Philips Stadion il protagonista assoluto di serata si chiama tattica. Sia il Psv che l’Atletico si affidano a equilibrio tra i reparti, attenzione massima e concentrazione in ogni singola situazione di gioco. Normale che ne esca una gara abbastanza bloccata, poco spettacolare, che vive di isolate fiammate. Quasi tutte di marca Colchoneros: la difesa di casa si fa sorprendere in un paio di circostanze, scavalcata da lanci lunghi sui quali Vietto e Griezmann si dimostrano fulminei rapaci,  ma è bravissimo il portiere Zoet a negare la rete alla banda di Simeone.

Passata la paura, il Psv riprende equilibrio e argina il giro palla del Madrid. Cocu non ha nella faretra la freccia più pericolosa, vale a dire Luuk de Jong, quindi le occasioni per impensierire la porta dell’Atletico si contano sulle dita di una mano – e nemmeno tutte.

La vera scossa del match potrebbe arrivare al 68′, quando Orsato mostra il secondo giallo a Pereiro costringendo il Psv all’inferiorità numerica nel momento più delicato. Eppure l’Atletico non ne approfitta nonostante l’ingresso di Torres (abulico e sprecone) e gli olandesi organizzano una fase difensiva da manuale che irretisce definitivamente le velleità degli ospiti.

Sulla carta il pronostico pende ancora parecchio dalla parte spagnola, ma lo 0-0 del Philips Stadion è un’arma a doppio taglio. Attenzione alle sorprese che, ripetiamo, nel calcio costituiscono la vera linfa che lo alimenta. La gara di ritorno del Vicente Calderon sarà da gustare fino in fondo.

 

TUTTI I RISULTATI DEGLI OTTAVI DI FINALE (gare di andata):

Psg – Chelsea 2-1 (rit. 9/3), Benfica – Zenit 1-0 (rit. 9/3), Gent – Wolfsburg 2-3 (rit. 8/3), Roma – Real Madrid 0-2 (rit. 8/3), Arsenal – Barcellona 0-2 (rit. 16/3), Juventus – Bayern Monaco 2-2 (rit. 16/3), Psv Eindhoven – Atletico Madrid 0-0 (rit. 15/3), Dinamo Kiev – Manchester City 1-3 (rit. 15/3)

 

 


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