Juventus-Milan, terzo atto: osservati speciali e record da inseguire

Di

 Juventus-Milan, terza puntata: questa volta, dopo la Supercoppa di Doha e la gara di campionato, in palio c’è un posto in semifinale di Tim Cup, dove ad attendere Allegri o Montella c’è già il Napoli. Altro che trofeo minore, la Coppa Italia: un quarto di finale di lusso, cui seguirà un doppio confronto di alto profilo.

Non sono più i tempi in cui la seconda competizione nazionale veniva snobbata. Forse accade ancora al pubblico pagante, ma non a chi scende in campo. Per questo Juventus e Milan daranno spazio a chi gioca meno pur senza stravolgere completamente l’undici di partenza. I rossoneri avranno la terza occasione stagionale per battere la Vecchia Signora e, al di là dell’orgoglio, è l’unico altro contesto (oltre alla Supercoppa) nel quale Montella e i suoi potranno continuare a sognare di conquistare un trofeo. Per la Juventus c’è invece un record da inseguire: il terzo titolo consecutivo in Tim Cup, impresa mai riuscita a nessuna squadra.

Il Milan arriva all’appuntamento dello Juventus Stadium dopo aver eliminato, non senza difficoltà, il Torino agli ottavi (2-1 in rimonta); i bianconeri hanno dovuto sudare altrettanto per avere ragione dell’Atalanta (3-2). Risultati che sono lo specchio di un momento di forma non perfetta, a seguito del richiamo di preparazione durante la sosta, anche se il Milan ha dimostrato spesso di uscire alla distanza nei secondi tempi, sintomo di una condizione superiore a molte altre formazioni. Inclusa la Juventus che, al netto del successo più che convincente per mentalità e modulo contro la Lazio, deve ritrovare continuità (soprattutto perché a breve suoneranno di nuovo le note della Champions League).

Per questo, come accennato poco sopra, sia Allegri che Montella non vogliono stravolgere lo schieramento di partenza. Tuttavia qualche novità è inevitabilmente prevista, se non dall’inizio almeno in corsa. E qualche osservato speciale c’è da entrambe le parti. In casa Milan la curiosità è tutta per Deulofeu, in prestito dall’Everton e arrivato da meno di 72 ore: difficile immaginare che abbia la possibilità di giocare l’intero incontro, ma con Suso in riserva, l’esclusione di Niang (sempre più lontano dai piani di Milanello) e l’ostracismo verso Honda, Montella potrebbe decidere di gettarlo nella mischia per qualcosa in più di uno spezzone di partita. Il giovane esterno spagnolo, abile in tutte e due le fasi di gioco e su entrambe le fasce, pare un predestinato: scuola Barcellona, esordio precoce, fascia da capitano nell’Under 21 iberica; giusto un rallentamento dovuto all’impatto in Premier. Ora l’occasione giusta, con l’allenatore giusto che ama plasmare i giovani, potrebbe consacrarlo definitivamente.

Non solo Deulofeu, però: Montella darà spazio a Bertolacci, cui gli infortuni hanno spesso tolto la possibilità di dimostrare che i 20 milioni spesi per il suo cartellino non sono stati una follia, e forse a Lapadula. L’ex attaccante del Pescara è diventato in breve tempo un amuleto per il Milan e un vero idolo per la Curva Sud, grazie a impegno e piglio da gladiatore che compensano una tecnica lontana dai puri fuoriclasse. Lapadula è ancora alla ricerca del gol pesante, perché fin qui le sue vittime sono state Empoli, Crotone e Palermo (più l’assist per Bacca con il Cagliari). Serve una rete pesante per convincere definitivamente il tecnico rossonero a puntare su di lui e non sul colombiano che, anche contro il Napoli, ha deluso e non ha mai visto la porta.

Sul versante della Juventus gli occhi di Allegri sono puntati su Rugani e Pjaca. L’ex difensore empolese ha scalato posizioni da inizio stagione, ma l’allenatore bianconero ancora lo centellina: forse non lo vede del tutto pronto (del resto Rugani è un classe ’94, compirà 23 anni a luglio), però di lui si fida già un po’ di più. E 11 presenze impreziosite da 3 reti (2 in campionato più l’acuto in Champions) potrebbero indurre Allegri a non accantonarlo con il cambio di modulo che porterà spesso a vedere la difesa a 4. Il discorso sull’attaccante croato, classe ’95, è leggermente diverso: seppure ha giocato meno di Rugani (soltanto 9 gettoni), Pjaca ha mostrato quale sia il suo repertorio: tecnica, carattere, fisico e duttilità tattica. Quando verrà impiegato con continuità, ci sono pochi dubbi sul fatto che possa diventare uno dei calciatori più forti in circolazione. E già questa sera Allegri potrebbe concedergli qualcosa in più dei 6 minuti con la Lazio.

PROBABILI FORMAZIONI:

Juventus (4-2-3-1): Neto; Barzagli, Rugani, Bonucci, Alex Sandro; Rincon, Sturaro; Cuadrado, Pjanic, Dybala; Mandzukic. All.: Allegri.
Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Zapata, Romagnoli, Calabria; Kucka, Locatelli, Bertolacci; Suso, Bacca, Bonaventura. All.: Montella


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloPallone.it – Il calcio che passione supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009