Udinese batte Roma. Malore per Mazzarri. Ancelotti crede nel suo Napoli.
Di Alessandro LugliL’Udinese batte la Roma per 1-0 nell’anticipo della tredicesima giornata di Serie A. Alla Dacia Arena a punire i giallorossi ci pensa Rodrigo De Paul al 54′ regalando i tre punti a Davide Nicola, all’esordio sulla panchina friulana.
Perde il Real, perde a Roma e dunque c’e’ da attendersi un super march martedi’ all’Olimpico per la Champions. Dopo la pausa per le nazionali, non mancano novita’ di formazione per entrambi gli allenatori. Out Lasagna e dentro Pussetto per i friulani mentre il tecnico giallorosso deve rinunciare ad Olsen con l’esordio stagionale di Mirante. E il portiere ex Bologna al 15′ e’ subito chiamato ad intervenire: Fazio sbaglia il retropassaggio e l’estremo difensore anticipa Pussetto servendo Kolarov con i piedi.
L’Udinese sfodera una linea difensiva bassa per togliere profondita’ ai velocisti giallorossi e la Roma ci prova con iniziative individuali: al 18′ El Shaarawy salta tre avversari ma sbaglia la conclusione da fuori area. Ma l’Udinese non sta a guardare e al 26′ e’ pericolosa: Fofana vince il duello fisico con Nzonzi e innesca De Paul il cui passaggio in profondita’ per Pussetto viene in qualche modo neutralizzato da Santon prima e da Fazio poi. Un minuto dopo Cristante perde palla e da’ vita al contropiede dei friulani che si conclude col colpo di testa a botta sicura di Pussetto che termina a lato.
Al 35′ il primo squillo di Schick: Kolarov crossa in area dalla sinistra, il ceco di testa schiaccia ma Musso blocca. Il portiere dell’Udinese risponde presente anche pochi minuti dopo sulla punizione defilata di Kolarov e smanaccia in calcio d’angolo. La Roma continua a mantenere percentuali importanti di possesso palla (30%-70%) ma al 45′ si va negli spogliatoi sul risultato di 0-0.
Nella ripresa i giallorossi continuano a controllare il gioco e al 48′ c’e’ un episodio da moviola: Samir stende in area Pellegrini ma per Fabbri non c’e’ rigore. Al 54′ l’Udinese sblocca il risultato: De Paul salta Santon e Juan Jesus e batte Mirante in uscita per l’1-0 friulano. La Roma prova a reagire e sfiora il pareggio con un colpo di testa di Nzonzi a botta sicura sugli sviluppi di un calcio d’angolo: palla fuori. Al 63′ la difesa giallorossa sbaglia ancora e Pussetto punisce con il momentaneo 2-0 che viene annullato per un tocco col braccio rilevato col Var.
Di Francesco si gioca le carte Under e Dzeko al posto degli spenti Kluivert e Schick: al 73′ il bosniaco ha la palla del pareggio su assist del turco ma non ne approfitta. La Roma continua a controllare il pallino del gioco ma si conferma sterile in fase offensiva con Dzeko che entra bene in partita senza riuscire a pungere. All’89’ il bosniaco fa da sponda per El Shaarawy la cui conclusione termina tra le braccia di Musso.
Ma nel finale la Roma prova l’assedio e offre spazi per le ripartenze: Fofana lancia Machis che a tu per tu con Mirante si fa ipnotizzare dal portiere. Si tratta dell’ultima vera occasione di una partita che scaccia crisi per l’Udinese e convinzioni per la Roma: i friulani salgono a quota dodici punti in classifica, giallorossi fermi a diciannove.
Il tecnico del Torino, Walter Mazzarri, ha accusato un malore che lo costringe a sospendere l’attività sportiva.
Lo rende noto il club granata, precisando che l’allenatore si è “prontamente ripreso” e che lo stop è stato deciso dallo staff medico “a scopo prudenziale” per svolgere ulteriori accertamenti. Il tecnico, che non sarà dunque in panchina lunedì sera contro il Cagliari, potrà tornare ad allenare al completamento degli esami.
Dopo due vittorie consecutive, che avevano fatto pensare a una naturale rinascita, il Real Madrid frana clamorosamente nei Paesi Baschi, uscendo con un pesantissimo 3-0 dal campo dell’Eibar nell’anticipo della 13/a giornata della Liga.
Un risveglio brusco, traumatico, per l’allenatore Santiago Solari, che quasi un mese fa sostituì in panchina Julen Lopetegui, e i ‘suoi’, che sono andati sotto già dopo soli 16′ per effetto del gol realizzato da Escalante.
Nella ripresa, dopo soli 7′, la squadra guidata da José Luis Mendilibar ha trovato il raddoppio di Enrich, servito da Cucurella; Kike al 12′, su passaggio di Enrich, ha calato il tris. Sul terreno dello stadio Municipal Ipurua, Solari ha lasciato inizialmente fuori Isco, gettando nella mischia fin da subito Asensio, e inserendo il fantasista solo al 18′ st, ma al posto di Luka Modric.
Un pessimo avvicinamento per il Real Madrid campione d’Europa e del mondo alla sfida di martedì contro la Roma all’Olimpico, valida per la Champions League.
“Riguardo questa psicosi degli scontri diretti dico che, nei primi quattro scontri diretti precedenti, siamo stati penalizzati da piccolezze ed errori individuali. Ma abbiamo nelle corde certe partite, altrimenti non avremmo vinto due volte contro la Juve l’anno scorso e le semifinali di Coppa Italia contro la Roma”. Lo dice l’allenatore della Lazio, Simone Inzaghi, alla vigilia del big-match di domani allo stadio Olimpico contro il Milan.
“Domani le motivazioni faranno la differenza. Sarà una partita difficile per noi – precisa Inzaghi, in conferenza stampa, a Formello – affrontiamo un Milan che ha qualche problema di formazione, ma anche noi abbiamo qualche defezione: avrei preferito che entrambe le squadre avessero tutti gli uomini a disposizione ma, quando giochi le coppe, è normale. Gattuso? Al Milan ha un’ottima media punti: è un grandissimo motivatore e organizza le sue squadre nel migliore dei modi”, specifica Inzaghi.
“Nel derby la Sampdoria deve giocare a calcio e non avere rimpianti: sono partite in cui ti devi mettere in gioco”. L’allenatore dei blucerchiati, Marco Giampaolo, indica la strada ai suoi ragazzi verso il match contro il Genoa di domani sera.
Il tecnico non vuole che la ‘sua’ squadra cambi la propria identità: “La squadra deve cercare la vittoria come sa fare, cioè giocando a calcio. Queste sono partite diverse dalle altre e puoi interpretarle nel modo migliore soltanto se la giochi e la vivi, non certo se la subisci”
Giampaolo si aspetta un Genoa pronto a reagire dopo un periodo non semplice: “Troveremo una squadra aggressiva, che cercherà di non concederci spazi. Noi dovremo mantenere la nostra identità: ho molto rispetto per il Genoa ma anche molta fiducia nella Sampdoria”, conclude l’allenatore doriano.
Questa serie di partite prima della sosta, “la consideriamo un’opportunita’ per restare ancor piu’ competitivi nella seconda parte della stagione”. Lo ha detto il tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, alla vigilia della sfida del San Paolo con il Chievo.
“Dobbiamo sfruttare le partite da qui a dopo Natale per accorciare le distanze dalla prima della classe e passare il turno in Champions – spiega in conferenza stampa il mister degli azzurri – Milik? Ci sono dei giocatori che, come tutti, passano momenti buoni e meno buoni. Lui fa parte di una batteria di attaccanti che, in generale, mi ha soddisfatto e fatto benissimo, perche’ non abbiamo mai avuto problemi realizzativi. Non deve dimostrarmi nulla di piu’ di quanto mi ha gia’ fatto vedere”.
“I sei punti dalla Juventus? Preferiremmo averne di meno, ma questo ci da’ piu’ motivazioni. Piu’ che demerito nostro, e’ merito di una squadra che sta facendo grandissime cose. Cosa sarebbe successo a calendari invertiti? E’ difficile fare questi conti, la classifica esprime il valore delle due squadre. La Juve e’ partita fortissimo, noi abbiamo trovato delle difficoltà ma ora abbiamo continuita’”.
Una rete per tempo e Verona e Palermo chiudono in pareggio l’anticipo della 13/a giornata del campionato di Serie B.Finisce 1-1 la sfida in un ‘Bentegodi’ semivuoto con la capolista che frena dopo tre vittorie consecutive e i veneti che non riescono a centrare un successo che ormai manca da quattro turni.
Ad aprire le marcature sono i ragazzi di Fabio Grosso con Di Carmine, a segno su assist di Matos, al primo vero tentativo dei padroni di casa (31′). Nella ripresa il pareggio dei siciliani con il colpo di testa vincente di Rajkovic su angolo di Trajkovski (67′). La squadra di Stellone sale a 25 punti ma può essere agganciata in vetta dal Pescara nel caso di vitoria degli abruzzesi con l’Ascoli. Il Verona raggiunge quota 19, piazzandosi provvisoriamente al sesto posto.
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