Atalanta monumentale. Milan ai sedicesimi di Europa League
Di Lorenzo CristalloIl giovedì delle squadre italiane impegnate in Europa League lascia in eredità l’impresa compiuta dall’Atalanta, in grado di surclassare con un perentorio 1-5 l’Everton, presso la cornice del Goodison Park di Liverpool, conquistando, così, l’accesso ai sedicesimi di finale. Missione compiuta anche per il Milan che a seguito del 5-1 casalingo ai danni di una modesta Austria Vienna, ottiene il pass per il turno successivo. Niente più che di una semplice sgambata per la Lazio, già matematicamente ai sedicesimi di finale di Europa League, che pareggia 1-1 all’Olimpico contro gli olandesi del Vitesse. Come detto, gli orobici compiono un’impresa che passerà inevitabilmente nella storia. La banda di Gasperini, inserita in un girone, quello E, tutt’altro che agevole alla vigilia, sbaraglia la concorrenza dell’Everton e del Lione, nutrendo ottime chance di poter chiudere il raggruppamento al primo posto. Qualificazione ai sedicesimi ottenuta a margine di una vittoria roboante e pienamente convincente in casa di un Everton tramortito e sorpreso dalla continua spinta propulsiva e dalla determinazione dei nerazzurri bergamaschi. A spezzare l’equilibrio ci pensa al 12’ Cristante. Ad inizio ripresa, al 48’, il “papu” Gomez si fa intercettare un penalty da Robles, ma qualche minuto più tardi, al 64’, dagli sviluppi di un corner battuto proprio dal numero dieci argentino è ancora il centrocampista orobico, di testa, a non lasciare scampo all’estremo difensore spagnolo. I “toofees” accorciano le distanze al 71’ con Ramirez, ma all’ 86’ con un bolide dal limite dell’area è Gosens a ristabilire il doppio vantaggio. Nei minuti finali della gara si scatena il neo entrato Cornelius, che all’88’, su assist di Caldara, spedisce la sfera al di là della linea di porta ed infine, al 94’, con un’inzuccata aerea, su cross dalla bandierina del “papu” Gomez, mette a segno la sua doppietta personale, inchiodando il punteggio sull’ 1-5. Al triplice fischio finale, intercettato dai giornalisti, queste le dichiarazioni principali rilasciate da un raggiante Gian Piero Gasperini, artefice del miracolo targato Atalanta: “Una vittoria così eclatante non è immaginabile. Abbiamo dilagato nel finale, ma è stata una gara combattuta. Cristante? Sono contento per lui, è un giocatore straordinario, che sta avendo un’evoluzione importante. Deve cercare di ambire a raggiungere i grandi giocatori”. L’altra sfida del gruppo E ha visto il Lione tramortire l’Apollon Limassol con un sonoro 4-0. A novanta minuti dal termine comandano Atalanta e Lione, entrambe a quota undici e già qualificate per il turno successivo. Nella prossima gara, tra le due compagini, in quel di Reggio Emilia, si deciderà chi accederà ai sedicesimi da prima della classe e chi come seconda. Più distanziati i ciprioti dell’Apollon fermi a quota tre, chiude l’Everton, mestamente, a uno. Il Milan, invece, si sbarazza anch’essa per 5-1 di una modesta e rimaneggiata Austria Vienna, centrando, con novanta minuti d’anticipo, la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Obiettivo minimo per il club di via Aldo Rossi che comunque non andava fallito per non alimentare ulteriori critiche. Dinnanzi ad un San Siro spettrale, a passare in vantaggio, un po’ a sorpresa, è proprio la compagine austriaca, al 21’, con Monschein, il quale supera in velocità Donnarumma in uscita, per poi, da posizione defilata, spedire il pallone in porta, complice un intervento decisamente rivedibile di Bonucci, intento nel compiere un salvataggio a ridosso della linea di porta. Il “diavolo” dopo aver accusato il colpo, si risveglia e al 27’ ottiene il pareggio. Cross di Calhanoglu indirizzato all’interno dell’area, sponda aerea di Borini per Ricardo Rodriguez, il quale intercetta la sfera per poi scaraventarla in rete. Al 36’ i padroni di casa mettono la freccia: punizione calciata da Ricardo Rodriguez, intercettata da André Silva, che a tu per tu con Pentz sfodera tutto il suo killer instinct. Al tramonto della prima frazione di gioco i rossoneri mettono a segno il 3-1 attraverso un ‘azione avviata da Ricardo Rodriguez, prolungata da Borini, il quale effettua un assist pregevole per il baby Cutrone, che di testa, libero in area, spedisce la palla in rete. Nella ripresa, la gara, per il Milan, si tramuta in un semplice test amichevole, cogliendo così l’occasione per rimpinguare il punteggio. Al 70’ su assist di Calhanoglu è di nuovo André Silva, a stoppare la sfera all’interno dell’area, per poi estrarre dal cilindro una conclusione chirurgica che mette fuori causa l’estremo difensore della compagine austriaca. Il definitivo 5-1 giunge in pieno recupero, al 93’, quando Antonelli appoggia in verticale per Cutrone, che non deve far altro che superare in dribbling l’uscita di Pentz, per poi spedire la palla in fondo al sacco. Doppietta anche per il giovane attaccante classe 1998. Il Milan bissa, così, lo stesso risultato ottenuto a Vienna, un 5-1 che dona ottimismo ad una squadra che ora dovrà concentrarsi pienamente sul campionato, al fine di recuperare posizioni, come testimoniato dalle parole di Vincenzo Montella in mixed zone: “Mi è piaciuto che la squadra non ha perso la ragione dopo lo svantaggio. La squadra è convinta di quello che sta portando avanti, anche se contro un avversario non di altissimo livello. Ora ho le idee molto più chiare sulle caratteristiche dei giocatori e a quello che possono dare. Dobbiamo concentrarci sul campionato e recuperare, perché credo che questa squadra meriti di più rispetto alla classifica di oggi. Non dico che ci hanno tolto qualcosa, ma sicuramente ci è mancato qualcosa che dobbiamo ritrovare”. Sempre nel gruppo D la gara tra AEK Atene e Rijeka si è conclusa con il risultato di 2-2. A seguito di ciò il Milan è in testa con undici punti e già qualificato come primo della classe ai sedicesimi di finale, tutto aperto, invece, per quanto concerne la bagarre per il secondo posto con l’AEK Atene a sette, mentre Austria Vienna e Rijeka inseguono a quota quattro. Alle ore 19, la Lazio, invece, già ai sedicesimi di Europa League con due turni d’anticipo, non va oltre l’1-1 con gli olandesi del Vitesse. A passare in vantaggio sono gli ospiti, al 13’, con Linssen dagli sviluppi di un calcio di punizione dal limite. Il pareggio dei biancocelesti giunge al 42’ con lo spagnolo Luis Alberto, abile nello scaraventare in rete, al volo, un assist dalla corsia di destra di Basta. Nella ripresa niente di particolare da segnalare se non un infortunio muscolare per Nani, che di certo lo terrà lontano dai campi per un lasso di tempo ancora da stabilire. Al termine del match, Simone Inzaghi giudica così la performance dei suoi uomini a margine di una gara che non aveva nessun significato per la compagine capitolina, già ampiamente appagata: “Sono soddisfatto perché era una partita difficile per noi. Quando non hai nulla da chiedere alla classifica non è semplice. Loro hanno trovato un goal su punizione, ma i ragazzi sono stati bravi a rimanere in partita contro una squadra che l’anno scorso ha vinto la Coppa d’Olanda. Ora guardiamo alla prossima partita, fortunatamente in Europa ci siamo qualificati con due giornate d’anticipo e possiamo gestirci. Da questa partita mi prendo tante cose, come Murgia davanti alla difesa che ha fatto un’ottima gara”. L’altro match del girone K ha visto il Nizza prevalere per 3-1 sullo Zulte Waregem grazie ad una doppietta di Mario Balotelli. La classifica recita: Lazio prima con tredici punti e Nizza seconda a quota nove, entrambe qualificate per i sedicesimi di finale. Chiudono il raggruppamento lo Zulte Waregem a quattro e il Vitesse a due.
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